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CA' FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL IX - Presentato il programma


CA' FOSCARI SHORT FILM FESTIVAL IX - Presentato il programma
La nona edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival il primo in Europa interamente concepito, organizzato e gestito da un’università si svolgerà dal 20 al 23 marzo 2019, all’Auditorium Santa Margherita di Venezia. I 30 cortometraggi del Concorso Internazionale dedicato agli studenti delle scuole di cinema e delle università di tutto il mondo saranno affiancati da una serie di programmi speciali, workshop e masterclass di altrettanto interesse. Il Festival, realizzato con la collaborazione della Fondazione di Venezia, con il supporto della Fondazione Levi e dell’hotel NH Venezia Rio Novo e con la partnership di M9 – Museo del Novecento, mantiene fede alla sua mission di manifestazione pensata dai giovani per i giovani: sono loro i protagonisti di questa grande festa, dall’una e dall’altra parte dello schermo. Lo “Short” è infatti concepito come momento professionalmente formativo per gli studenti volontari di Ca’ Foscari (oltre 200) coinvolti in tutte le fasi della realizzazione del festival con il coordinamento del direttore artistico e organizzativo Roberta Novielli.

L’edizione 2019 – impreziosita per il terzo anno da un manifesto firmato da Giorgio Carpinteri – viene presentata oggi presso la sede centrale dell’Università Ca’ Foscari Venezia da: Flavio Gregori, Prorettore alle Attività e Rapporti Culturali Università Ca’ Foscari; Giovanni Dell’Olivo, Direttore Fondazione di Venezia; Roberta Novielli, direttore artistico e organizzativo del Ca’ Foscari Short Film Festival; Roberto Calabretto, presidente del comitato scientifico della Fondazione Ugo e Olga Levi; Giovanni Andrea Martini, presidente della municipalità di Venezia Murano Burano; Carlo Montanaro, direttore della Fabbrica del vedere; Livio Karrer in rappresentanza di M9 - Museo del Novecento, Christian Locatelli – General Manager dell’hotel NH Venezia Rio Novo.

“Il Ca’ Foscari Short Film Festival giunge alla nona edizione" – spiega Flavio Gregori, Prorettore alle Attività e Rapporti Culturali di Ateneo (Università Ca’ Foscari) – "e dietro c'e' tantissimo lavoro. E' un programma di assoluto rilievo nazionale e internazionale con ospiti di grande prestigio. Questo e' l'unico festival ideato e organizzato direttamente da una università e di questo siamo orgogliosi. Il Festival si avvale anche della presenza del Master in Fine Arts and Filmaking di Ca' Foscari che rafforza le attività didattiche e scientifiche in questo ambito di studi”.

“Quest’anno abbiamo potuto fare una grandissima selezione" – dichiara Roberta Novielli, Direttrice del Festival - "e il livello dei corti è molto alto qualitativamente poiché sono stati ben 3400 i corti arrivati da 114 paesi. Il tema che si è rivelato dominante è stato quello dei migranti, una problematica che ha attraversato tutto il concorso internazionale”

I 30 cortometraggi del Concorso Internazionale sono stati selezionati tra i migliori lavori prodotti nell’ultimo anno nelle scuole di cinema di tutto il mondo, arrivando a rappresentare ben 23 paesi differenti, dal Brasile all’India, dagli Stati Uniti alla Malaysia, passando naturalmente per l’Italia. Erano stati oltre 3.400 i corti inviati provenienti da 114 paesi. Nonostante una provenienza così eterogenea emerge un tema forte e attualissimo che lega molte delle opere in gara, quello dell’immigrazione, intesa in tutte le sue forme – fisiche e psicologiche – e a tutte le latitudini. E non poteva che essere l’Italia al centro di una simile problematica, come dimostrano due dei tre italiani in concorso: Rosso, su un pescatore che trova il cadavere di un migrante in mare, e Nooh sul difficile impatto di un bambino africano con la sua nuova realtà. Lo spagnolo Clandestine è ancora più duro e diretto, mettendo in scena l’ambigua figura di uno scafista, vittima e carnefice allo stesso tempo. Con Raheel ci si sposta invece sul confine tra Iran e Afghanistan, insieme a una donna alla ricerca del marito. Altri preferiscono trattare la figura del migrante una volta che si è già inserito nel paese che lo ‘ospita’, è il caso di due corti, entrambi polacchi: Saszka, storia di una donna che si sposa per ottenere il passaporto e cerca di ricostruirsi una vita e People Talk, una favola allegorica che vede protagonisti dei bambini rom in un contesto xenofobo. Non mancano comunque film dai toni più leggeri come l’indiano Dhachka, o altri più smaccatamente di genere, con un particolare riguardo per il thriller, come nel cinese The Intruder e per l’animazione, come il francese Stuck in the Middle mentre il terzo italiano in gara, Così in terra di Pier Lorenzo Pisano, tratta con delicatezza e realismo le vite dei sopravvissuti al terremoto della zona di Amatrice del 2016.

Ad assegnare il Grand Prix e la Menzione speciale Volumina sarà una giuria internazionale composta da:

Teresa Cavina, storica programmatrice del Festival di Locarno prima e della Festa di Roma poi, che ha portato l’Abu Dhabi Film Festival a diventare l’evento cinematografico di riferimento per tutta l’area del Medio Oriente; Ayat Najafi regista iraniano trapiantato a Berlino, autore di apprezzati documentari presentati in molti festival internazionali come Football Undercover (2008) - miglior documentario alla Berlinale - e No Land’s Song (2014) il cui cinema dialoga a distanza con il proprio paese d’origine, affrontandone le ferite non ancora rimarginate del presente e del recente passato; l’animatore estone Ülo Pikkov, produttore, regista e docente universitario, che ha collaborato con i più importanti studi d’animazione del suo paese. Particolarmente apprezzati sono i lavori sperimentali realizzati con la tecnica della stop-motion, con i quali ha girato i maggiori festival mondiali di settore.

I giurati saranno come di consueto protagonisti anche di un Programma speciale della giuria durante il quale incontreranno il pubblico e presenteranno cortometraggi da loro diretti o selezionati

Il Premio Levi alla miglior colonna sonora e il Premio ‘Pateh Sabally’ assegnato dalla Municipalità di Venezia e dedicato ai temi della multietnicità, saranno invece assegnati da giurie apposite.

Ad accompagnare il Concorso ci saranno programmi speciali, omaggi e masterclass di prestigio, a cominciare da uno dei registi francesi più importanti degli ultimi decenni, Patrice Leconte, protagonista di una lunga intervista e incontro sul pubblico durante il quale commenterà anche alcuni spezzoni delle sue opere.

Prestigiosa è anche la presenza di uno dei più influenti animatori sperimentali europei, l’italiano Leonardo Carrano che presenta le sue opere e sarà protagonista di una preziosa masterclass sul suo originale metodo di lavoro.

Lo Short è inoltre lieto di lanciare anche in Italia uno degli astri nascenti del cinema indiano, Maaria Sayed, con la proiezione di due suoi cortometraggi per un cinema che pone particolare attenzione allo sguardo femminile e alla posizione problematica della donna all’interno della società indiana

All’insegna dell’eterogeneità e della commistione fra media è l’omaggio a una delle saghe videoludiche più famose degli ultimi due decenni, Assassin’s Creed, del quale saranno presentati tre cortometraggi live-action e una serie di trailer di lancio dei videogiochi.

Obiettivo puntato poi su una selezione di opere del World Film Fair, nuovissima iniziativa che mescola le logiche dei festival a quelle della distribuzione per creare un network internazionale in grado di promuovere talenti emergenti.

Giovani lo sono anche gli studenti della scuola di cinema di Babelsberg, la più antica di Germania. Fiore all’occhiello della scuola è il suo dipartimento di animazione, dal quale provengono le cinque opere proposte.

Sempre all’insegna del cinema prodotto nelle scuole sono i programmi dedicati ai corti realizzati dagli studenti del Master in Fine Arts and Filmmaking di Ca’ Foscari e ai progetti video realizzati dagli studenti della Venice International University.

Tornano poi gli appuntamenti ormai diventati irrinunciabili e che sono parte integrante dell’anima dello Short: quello con la video-arte italiana è intitolato Lo sguardo sospeso a cura di Elisabetta Di Sopra quest’anno mette a confronto il corpo femminile con quello maschile. Per il consueto viaggio nel tempo alla scoperta del cinema delle origini sarà invece la volta di C’era una volta il 3D, curato da Carlo Montanaro un focus sul cinema di Wladyslaw Starewicz, vero e proprio pioniere dell’animazione tridimensionale, con esperimenti che partono già dagli anni Dieci. Ci si sposta poi in Estremo Oriente, per scoprire con lo speciale East Asia Now le ultime tendenze delle cinematografie orientali. Tornano infine il VideoConcorso Pasinetti, da sempre partner dello Short, con una selezione dei vincitori della scorsa edizione e il divertente gioco del Video-oke!, applicazione cinematografica del karaoke.

Per quanto riguarda i concorsi collaterali, giunge alla sesta edizione il Premio “Olga Brunner Levi”, per la migliore colonna sonora rivolto a studenti liceali di tutto il mondo e dedicato alle donne nella musica, mentre si tratta della terza per il Music Video Competition, concorso internazionale per video musicali realizzati da studenti di cinema e università. Quest’anno sarà inoltre presentato un nuovo concorso, I creativi del futuro, dedicato alla realizzazione di concept e spot pubblicitari aperto agli studenti delle scuole di cinema e delle università di tutto il mondo.

Lo spettacolo della serata finale sarà affidato quest’anno a Cosimo Miorelli e Giorgio Pacorig che con CU(L)T! proporranno una performance dal vivo nella quale musica e live-painting digitale daranno vita a un’esibizione unica nel suo genere.

Quest’anno il Concorso Internazionale “raddoppia” perché, grazie alla partnership con il nuovissimo M9 – Museo del Novecento di Mestre, un museo multimediale unico in Italia, le opere in gara saranno protagoniste anche di due giornate di proiezioni - l’11 e il 12 aprile - all’interno di questa struttura all’avanguardia, con l’intervento di numerosi ospiti.

I premi sono sculture in vetro originali, appositamente realizzate dal mastro vetraio muranese Alessandro Mandruzzato, discendente di una storica famiglia di vetrai di Murano. Le sue opere sono visibili in gallerie e collezioni private di tutto il mondo: da Milano a New York, da Dubai a Mosca.

26/02/2019, 16:44