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TRIBECA FILM FESTIVAL 18 - In concorso "Flesh Out"


Michela Occhipinti: "Dopo la Berlinale, il Tribeca è un sogno meravigliosamente assurdo..."


TRIBECA FILM FESTIVAL 18 - In concorso
Una scena di "Il Corpo della Sposa (Flesh Out)"
"Il Corpo della Sposa (Flesh Out)", opera prima di Michela Occhipinti, è stata selezionata alla diciottesima edizione del Tribeca Film Festival, in programna dal 24 aprile al 5 maggio 2019 a New York (USA). Il film è inserito nella sezione competitiva internazionale.

"L’idea del film è nata ad aprile 2011, quando guardandomi allo specchio ho iniziato a vedere le rughe sul mio viso, che mi ha portato a fare una riflessione più ampia sul corpo delle donne, sui canoni estetici, sulla libertà... Poi un giorno per caso ho letto un trafiletto su un giornale che parlava di gavage (alimentazione forzata). Una prospettiva opposta, era la storia che stavo cercando. Ho passato mesi a fare ricerche e nel 2012 sono partita per la Mauritania. Un mese in giro per le città a parlare con tantissime donne per capire di più di questa pratica. Verso la fine di quel primo viaggio, quando iniziavo a disperare di trovare la protagonista, ho incontrato Verida. Era molto giovane, ma qualche anno prima aveva già vissuto l’esperienza che volevo raccontare nel film. I suoi occhi erano quello che stavo cercando. Sono andata via dicendo che sarei tornata ma non avevo idea di quando, perché al momento non avevamo finanziamenti. Abbiamo iniziato a fare pitch in qualche festival, molti erano interessati ma scettici. Sono seguiti un paio di anni di fermo per motivi personali, un altro sopralluogo nel 2016 e un altro ancora nel 2018, periodo in cui sono arrivati anche i primi finanziamenti. Un film a basso budget in un paese complesso in cui si parla un dialetto arabo, fatto da italiani con una troupe di 8 valenti e coraggiosi più alcuni aiuti locali. 47 giorni tra preparazione e riprese senza scenografia, arredo, trucco, parrucco, costumi…quindi ognuno ha fatto molto più del ruolo che gli competeva. Ed è stato duro, intenso e indimenticabile" - ha dichiarato Michela Occhipinti.

"Essere stati selezionati a Berlino nella sezione Panorama è stato un gigantesco e fantastico giro di giostra. La cosa più bella è essere stati lì con parte della troupe e degli attori e vederlo tutti insieme su un grande schermo, in più alla Berlinale, è stato molto emozionante. Son seguiti giorni di interviste , incontri con i venditori internazionali, gli uffici stampa…e pensare che in Lettere dal Deserto ero sola, mi iscrivevo ai festival, facevo le copie dei DVD a casa e poi andavo a spedirli alla posta… Capito perché giro di giostra?! Sono anche uscite delle buone recensioni. Mi sento molto fortunata e non do nulla per scontato" - ha continuato Michela Occhipinti" - "E poi arriva Tribeca, un sogno meravigliosamente assurdo. Da non crederci…Nel concorso internazionale. Wow. Non torno a New York da una quindicina di anni ed era da un paio di anni che dicevo che avrei voluto tornarci e tra un mese e mezzo appena arrivo credo che canterò a squarciagola “…Now you’re in New York, concrete jungle where dreams are made of, there's nothin' you can't do…".

11/03/2019, 08:59

Simone Pinchiorri