Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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TI RACCONTO TUO PADRE - Iniziato il viaggio di Fabrizio Bracconeri


Il film di Daniele Gangemi è un atto d’amore incondizionato di un padre verso un figlio al quale vuole assicurare a tutti i costi un futuro, anche dopo di lui.


TI RACCONTO TUO PADRE - Iniziato il viaggio di Fabrizio Bracconeri
Fabrizio Bracconeri
Il vero autismo è uno stato di indifferenza per le iniziative della collettività, è un’esistenza privata.”, secondo lo scrittore Philp K. Dick.

Un invito sicuramente ad aprirsi agli altri, per chi ha la fortuna di poterlo fare, e forse anche un’esortazione ad agire al posto  ed in favore di chi non può.

L’autismo vero invece purtroppo non permette questa apertura al mondo, né tanto meno di agire per una causa o per qualcun altro.

Una tragedia che colpisce oggi circa un bambino su cento in Italia, cambiando per sempre la vita delle famiglie coinvolte.

Ne sa qualcosa Fabrizio Bracconieri, star della televisione italiana noto anche per aver interpretato il ruolo del mitico Bruno Sacchi nel telefilm cult “I ragazzi della terza C”, che da quasi diciott’anni convive con la malattia di uno dei figli.

Ed è proprio a lui che si rivolgerà l’attore romano parlando a cuore aperto della sua vita nel documentario prodotto dallo Studio Gazzoli dal titolo “Ti Racconto tuo Padre”, che vedrà dietro la macchina da presa l’elegante e visionario regista Daniele Gangemi.

Il suono sarà affidato invece all’orecchio infallibile del fonico di presa diretta Carmelo Sfogliano, la produzione esecutiva all’eccellente organizzatrice generale Caterina Grillo, mentre tra gli sceneggiatori figura già anche il nome del prezioso autore Fabrizio Gucciardi.

Un viaggio filmico iniziato il 14 di questo mese a Palermo, passando da Roma, Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma, Trapani e Valderice.

Un atto d’amore incondizionato di un padre verso un figlio al quale vuole assicurare a tutti i costi un futuro, anche dopo di lui.

Ad accompagnare in questa avventura Fabrizio, ci saranno i contributi unici di amici come Rita Dala Chiesa, Massimo Senise, Fabio Ferrari, Claudio Risi e Nino D’Angelo.

Tutti assieme uniti per vincere l’indifferenza da cui ci mettevano già in guardia nel secolo scorso le parole dello scrittore americano venuto a mancare poco prima che il protagonista di questo docufilm conoscesse il successo e del quale ancora sentiamo una profonda mancanza.

28/03/2019, 16:49