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TAORMINA FILM FEST 65 - Favino, a Venezia con Craxi?


Interprete di due personaggi importanti come Tommaso Buscetta, che gli è valso il nastro d'Argento, e bettino Craxi nel prossimo film di Gianni Amelio


TAORMINA FILM FEST 65 - Favino, a Venezia con Craxi?
Pierfrancesco Favino, "Il Traditore" di Marco Bellocchio
Due personaggi diversi: Tommaso Buscetta e Bettino Craxi, entrambi interpretati da Pierfrancesco Favino rispettivamente ne "Il traditore" di Marco Bellocchio, presentato al Festival di Cannes, e in "Hammamet" di Gianni Amelio che con molta probabilità sarà alla prossima Mostra di Venezia.

“Di Craxi non parlo - dice l'attore alla masterclass tenuta al Taormina Film Festival - Lo deve fare prima Amelio”, aggiungendo “Non posso in realtà parlare né dell’uno né dell’altro, sono personaggi troppo grandi per me, ma il privilegio di averli interpretati entrambi nello stesso anno con due grandi registi è una cosa davvero meravigliosa”.

Ma a proposito di Buscetta, favino prosegue "di eroi ci sono solo i magistrati che ci hanno rimesso la vita nella lotta contro la mafia. Buscetta invece fa una scelta precisa, non appartenendo a una famiglia mafiosa si ritrova ad aderire alla mafia. Non solo. Mi riesce davvero difficile credere a una persona che cambia faccia in continuazione come faceva lui, come se non volesse mai somigliare a se stesso. Quando lo studiavo per interpretarlo, la domanda che mi ponevo sempre: ‘Cosa vuole Buscetta che io non sappia di lui? Di sicuro la genialità di Buscetta è stata quella di tradire facendo intendere che tradiva di fronte al tradimento di certa mafia. Comunque un uomo che aveva il piacere di stare sul palco".

A proposito di se stesso e della carriera l'attore ha proseguito "Spero che questo di ora non sia l’apice del successo e che debba ancora arrivare. Ora sono felice di ciò che sono, faccio il mestiere sognato da bambino che mi permette anche di pagare i conti, che posso volere di più? Tutti quanti noi abbiamo una maschera." ha detto Favino "tutti facciamo la voce da bambino quando vogliamo qualcosa. Noi stessi non esistiamo davvero, ma siamo in un certo modo in relazione con la persona con cui ci stiamo relazionando in quel momento. A me l’identità non mi ha mai interessato davvero. Prendiamo sempre esempio da Buscetta parlava in un modo con Falcone e in un altro con Calò".

A proposito della famiglia "Mio padre non era d’accordo che facessi l’attore, era in fondo un genitore sano. Se le mie figlie volessero seguire il lavoro dei loro genitori come potrei impedirlo, non potremmo entrambi dire di no. Lo farei solo se intuissi che dietro quella loro scelta ci sia più volontà di emulazione che vera passione".

30/06/2019, 19:30

Stefano Amadio