Si sono chiuso, sabato 3 agosto 2019, la quattro giorni di cinema emergente della Treviso d’autore: un viaggio intenso ed entusiasmante nella produzione cinematografica indipendente, che dal 31 luglio al 3 agosto ha trasformato la città in una piattaforma di sinergie fra attori del territorio locale e protagonisti della scena creativa internazionale.
Confermando il trend già molto positivo registrato alla prima edizione, la grande affluenza di pubblico in sala e agli appuntamenti collaterali ha fatto da testimone al trionfo assoluto del talento internazionale under 35.
Vincitori delle tre sezioni ufficiali del concorso sono i film:
“
Happy Together” di Marie De Hert ed Ellen Pollard (Belgio, 2017) -
Premio per il Miglior Cortometraggio, per la capacità di rappresentare con grande sensibilità tematiche delicate quali la solitudine e la paura dello straniero, offrendo un quadro d’insieme che emoziona e fa riflettere sull’inutilità del pregiudizio;
“
Le Ciel, la Terre et l’Homme” di Caroline Reucker (Germania, 2018) -
Premio per il Miglior Documentario, per l’abilità dimostrata dalla regista nel costruire un’opera equilibrata e completa, in cui l’osservazione partecipata di matrice antropologica si mescola a momenti poetici e rarefatti;
“
Un giorno all’improvviso” di Ciro d’Emilio (Italia, 2018) -
Premio per il Miglior Lungometraggio, per la sensibilità e la delicatezza con cui tratta tematiche sociali e psicologiche particolarmente complesse ed attuali.
Accanto ai vincitori, le Giurie Tecniche del festival hanno voluto riconoscere l’originalità, la sensibilità e la delicatezza degli sguardi degli autori in concorso sulle questioni intime e collettive che contraddistinguono la contemporaneità individuando tre
menzioni speciali: “
Inanimate” di Lucia Bulgheroni (Regno Unito, 2018) -
Menzione Speciale Sezione Cortometraggi; “
Synti, Synti (l’île écorchée)” di Marion Jhöaner (Francia, 2018) -
Menzione Speciale Sezione Documentari; “
The Pigeons Thieves” di Osman Nail Doğan (Turchia, 2018) -
Menzione Speciale Sezione Lungometraggi.
Al film “
Copper Mountains” della regista tedesco-finlandese Carolin Koss va, invece, il
Premio Speciale Donne Si Fa Storia, assegnato dalla Giuria composta da Cristina Greggio, Emanuela Zilio e Eric Rittatore e presieduta dell’ospite internazionale d’eccezione Michel Ocelot. Il Premio sarà consegnato alla regista in un apposito evento organizzato nel corso della 76^ Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, nello Spazio Regione del Veneto, sabato 31 agosto 2019.
Il nuovo
Premio della Direzione Artistica è stato assegnato dai Direttori Artistici Gloria Aura Bortolini, Giuseppe Borrone e Sandro Fantoni al film statunitense “
The French Teacher” di Stefania Vasconcellos, premiato per la capacità dell’opera di ritrarre il tema del conflitto generazionale con grande sensibilità e competenza, attraverso una fine dialettica fra linguaggi e idiomi diversi. Da lodare, inoltre, la capacità di introspezione psicologica, enfatizzata dai dialoghi serrati e dalla solida padronanza del mezzo espressivo, che ha interessato il personaggio complesso e sfaccettato di una donna matura ideato da una giovane autrice.
Alla regista vincitrice del Premio della Direzione Artistica è dedicata un’opera tessile realizzata dall’artista trevigiana Patrizia Polese, in collaborazione con Tessitura La Colombina, a testimonianza della volontà del festival di valorizzare a tutto tondo il potenziale artistico del territorio in cui il festival si radica, mettendolo in dialogo con il fermento creativo dei giovani cineasti internazionali in concorso.
Infine, i
Premi della Giuria Popolare: il
Miglior Lungometraggio è assegnato a “
Bad Bad Winter” di Olga Korotko (Kazakhstan, Francia, 2018), quello per il
Miglior Documentario a “
Vostok N° 20” di Elisabeth Silveiro (Russia, 2018) e quello per il
Miglior Cortometraggio a “
Gli Arcidiavoli” di Lorenzo Pullega (Italia, 2018).