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TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 19
- "Blood Bags", in cerca di sangue


TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 19 -
Una Torino da cartolina (dalla Mole ai Palazzi reali, la camera si muove fino al campus universitario e a molti altri scorci tipici) accoglie la storia raccontata da Emiliano Ranzani nel suo lungometraggio horror d'esordio "Blood Bags", girato nel 2017 e dopo lunga attesa presentato in anteprima mondiale al Trieste Science+Fiction Festival 2019.

La vicenda è facilmente sintetizzabile: in una villa abbandonata si aggira una creatura mostruosa e misteriosa, assetata di sangue ("prelevato" in ogni modo possibile). Ne sono vittima prima una coppia di sfortunati ladri e poi due giovani studentesse straniere, in cerca di una location per un loro progetto. Provare a salvarle sarà compito impossibile.

Cast giovane e di buona resa, location interessante e svolgimento rapido sono i punti di forza del film. Ad una inevitabile povertà di mezzi produttivi (100.000 euro il budget annunciato) si prova a compensare con una grande conoscenza del genere (Ranzani è autore di cortometraggi molto apprezzati e cultore di registi come Tobe Hooper e Lucio Fulci, dichiarati ispiratori di questo progetto).

Operazione riuscita in parte: "Blood Bags" conferma la padronanza del mezzo da parte del suo autore e una buona vitalità del genere horror prodotto dal basso in Italia, ma sconta un immaginario non nuovissimo e l'impossibilità economica di realizzare le proprie (interessanti) visioni.

01/11/2019, 08:15

Carlo Griseri