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TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 19 - "Firenze VR", la fine di un'era


TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 19 -
Da Piazza della Signoria a Ponte Vecchio fino alla maestosa Piazza Duomo. Una app interattiva rende possibile esplorare in lungo e in largo le bellezze di Firenze attraverso un tour virtuale guidato da Federico Russo. Ma qualcosa d'un tratto va storto, e quella che da sempre è una delle città in assoluto più ricche di turisti diventa completamente deserta.

In anteprima assoluta al Trieste Science+Fiction Festival 2019 arriva "Firenze VR", solo l'ultimo di una serie di film realizzati in realtà virtuale dal regista Omar Rashid e dalla Gold Productions.

Un'apparentemente innocua esperienza tecnologica lascia spazio all'immagine di un futuro prossimo in cui i fiorentini hanno completamente venduto la propria anima al dio denaro, rendendo la propria città dapprima una sorta di totale B&B, poi un'inerme realtà su cui far speculare lobby di ogni tipo, fino all'opera d'arte privata di un magnate russo.

Simulando il "craccaggio del tempo reale", lo spettatore viene così catapultato in una grigia e fredda Firenze completamente svuotata da esseri umani, in cui per brevi istanti è possibile intravedere i fantasmi di tempi più floridi, quando le strade traboccavano di turisti e i soldi sembravano "facili".

Come da migliore tradizione sci-fi, il film breve di Rashid utilizza la distopia come chiave per riflettere politicamente e cinicamente su quanto l'essere umano sia così impegnato a monetizzare e cannibalizzare l'oggi, per accorgendosi di come stia distruggendo il suo domani.

Un'esperienza cinematograficamente notevole che ribadisce quanto il VR stia sempre di più cambiando pelle, mutando da semplice tecnologia a geniale mezzo culturale.

02/11/2019, 22:49

Antonio Capellupo