Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di produzione di "Voglio vivere senza vedermi"


Note di produzione di
Questo film nasce dall’incontro di sensibilità e immaginari diversi, ma profondamente legati da una precisa idea di cinema. Due registi diversi per formazione ed età, due produttori indipendenti attenti da anni al cinema di ricerca, una compagnia teatrale affascinata dal cinema, che entra nel progetto portando non solo attori, ma competenze tecniche e location. Tutte queste persone, e le loro energie creative, hanno prodotto Voglio vivere senza vedermi. Questo film si propone come un viaggio in una esperienza autentica, cercando anche di approfondire l'analisi di una condizione umana che entra inevitabilmente in conflitto con la morale e i costumi della società contemporanea. Voglio vivere senza vedermi cerca una collocazione diversa nel panorama del cinema italiano perché insegue forme e metodologie alternative anche nella produzione. È un film veloce, diretto, libero nelle scelte di vedere, di raccontare e di sentire. Il film rivendica e amplifica un modo di pensare e produrre cinema che ci appartiene e che ci contiene. Sposa immagini evocative, un importante lavoro di attori, elementi di documentario, formule produttive libere e in continuo divenire, che attraverso una camera agile e diretta, priva di condizionamenti espressivi, sia capace di muoversi in massima libertà, restituendo al progetto tutta la sua forza e modernità.