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L'AMORE OLTRE IL TEMPO - Omaggio al cinema muto


L'AMORE OLTRE IL TEMPO - Omaggio al cinema muto
L'amore oltre il tempo” è il titolo del cortometraggio di 14 minuti di immagini surreali, poetiche e oniriche con il quale Emanuele Pellecchia, giovane e polivalente artista, regista cinematografico, grafico e romanziere napoletano, ha vinto il Globo d’oro 2020, il più importante premio cinematografico assegnato dalla stampa estera.

Il portare allo schermo l’incontro di due personaggi che vivono oltre il tempo e che non si sono mai incontrati è servito a rivisitare in dimensione onirica e lirica i luoghi e rivedere i personaggi del cinema d’altri tempi, quello che abbiamo amato in modo incondizionato e che ha fatto la nostra formazione, con predilezione per Charlot e Buster Keaton, facendolo rivivere per pochi ma intensi minuti nella storia d’amore tra un personaggio lunare e una deliziosa e sbarazzina fanciulla, riservata, pudica, che resiste alle “avances” dello spasimante ma che poi, travolta dall’amore, si concede in un abbraccio vulcanico strepitoso.

Il film è muto e in bianco e nero, secondo i canoni delle prime comiche delle quali è impregnato. Il protagonista che cammina con le movenze di Charlot e ha una certa rassomiglianza con il primo Benigni fa ruotare intorno a se una miriade di trovate umoristiche, comiche, esilaranti. La mancanza della parola dà al gesto, alla mimica, una forza comunicativa dirompente che interessa e conquista lo spettatore. “Amore” e “tempo”, parole significative nel titolo del corto, già annunciatrici della dimensione surreale del film, sono surclassate dal significato dell’avverbio “oltre” che in modo definitivo lo colloca nell’universo dei sogni realizzabili o irrealizzabili. La scenografia scarna e essenziale fa sì che gli occhi e il cuore degli spettatori si catalizzino sui personaggi e sulla storia romantica a lieto fine.

Emanuele Pellecchia, appassionato di fotografia e cinema inizia, sin da giovanissimo, ad avvicinarsi alla macchina da presa, lavorando dapprima come collaboratore per fotografi; si specializza poi come operatore di ripresa iniziando, nel tempo, collaborazioni lavorative con la televisione e realizzando progetti personali. Esperienza formativa e significativa è stata per lui il corso di cinematografia diretto dal maestro Giuseppe Ferrara, con cui lavorerà come cameraman per gran parte delle riprese della docufiction “Mater Mediterranea”.

Nel 2016 fonda la Phoenix Independent Production, un'associazione di produzioni video indipendenti. Nel 2017 dirige il cortometraggio Liliana, basato su uno spaccato della vita di Totò. Nel 2018 fonda la società di produzioni video Phoenix Film Production Srls, con annesso ramo editoriale, Phoenix Publishing. Nel 2019 il cortometraggio Leggende Napoletane unisce la tecnica televisiva a quella cinematografica aggiungendo un tocco di originalità con l'utilizzo del motion comics, proponendo una narrazione fantastica di interesse storico-culturale dedicata ai miti partenopei. È, inoltre, autore dell'omonima serie a fumetti. Nel 2019 pubblica il romanzo breve "Ritorno al 221B di Baker Street".

22/07/2020, 09:56

Augusto Orsi