FERRO - Ritratto privato di un artista pubblico
Dal 6 novembre su Prime Video in esclusiva il documentario di Beppe Tufarulo sul cantante Tiziano Ferro.
Dalle origini ai primi successi, dai momenti cruciali della sua vita personale (lo stop all'alcol, il coming out, il trasferimento a Los Angeles) fino alla grande esperienza di Sanremo 2020, da ospite d'onore che ogni sera era chiamato - alla vigilia dei suoi primi 40 anni - a interpretare i grandi successi immortali della musica italiano: c'è molto
Tiziano Ferro in "
Ferro", documentario di Beppe Tufarolo che omaggia uno dei più amati e seguiti cantanti contemporanei del nostro pop.
"Ferro" è un tributo al suo protagonista, inequivocabilmente complice della camera cui però si offre con grande sincerità, rivelando il suo passato da alcolista e mettendo sostanzialmente al centro del racconto proprio il suo percorso con la "bottiglia", l'importanza degli
Alcolisti Anonimi nel suo vivere quotidiano e la forza che da quella debolezza ha saputo trarre.
Molto velocemente si narrano i primi passi e i primi trionfi nella musica di Tiziano (curioso che il titolo del documentario sia solo il suo cognome, quasi a voler porre una distanza dall'oggetto della narrazione che nei fatti però non sussiste...), tanto si mostra la sua quotidianità a L.A. e la sua vita familiare (con il compagno e poi anche con le sue origini a Latina).
Quello che manca - ed è una scelta precisa, condivisibile o meno - è proprio la musica: qualche stralcio di ascolto, qualche bel ricordo (la panchina su cui nacque "
XDono"), qualche curiosità (il corso di italiano a Los Angeles in cui si impara con i suoi brani), e poi il lavoro sulle cover sanremesi.
Chi cercasse quindi un "best of" riassuntivo di una carriera importante potrà rimanere deluso, chi cerca invece qualcosa di più intimo e forse meno scontato, saprà trovarlo di interesse anche se non amasse la musica di "Ferro"...
05/11/2020, 12:32
Carlo Griseri
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Continua...