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L'UNO - L'ospite inatteso della notte di Capodanno


Il film dei T3 e Paolo Carenzo pronto all'esordio in streaming (dal 23 novembre) per poi andare in sala (appena possibile).


L'UNO - L'ospite inatteso della notte di Capodanno
Una novità improvvisa, giunta sulla Terra modificando lo status quo e rimanendo impassibile per lungo tempo, arrivando a diventare parte della quotidianità e costringendo - al contempo - tutti a un nuovo stile di vita, precario e dettato da rigide regole (come un coprifuoco entro cui rientrare nelle proprie case...). Potrebbe essere la trama per un film sul 2020 e sulla convivenza con il Covid-19, e invece è "L'Uno", film tratto da uno spettacolo teatrale di qualche tempo fa (epoca non sospetta) che cerca - con ironia e garbo - di mostrarci come siamo, nelle nostre precarie convinzioni e minime certezze, come di fronte a un grande specchio.

Durante le ultime ore dell'anno, quando da mesi nel cielo si trova una misteriosa costruzione aliena, ribattezzata "L'Uno", i destini di una coppia in crisi e dei loro amici più stretti sono messi alla prova dallo scorrere sempre più rapido degli eventi. La "relazione" con l'Uno li ha cambiati, li sta cambiando e probabilmente li cambierà, non per forza in peggio.

La compagnia Contrasto di Torino e il regista Paolo Carenzo sono stati sollecitati dai T3 (collettivo che comprende Alessandro Antonaci, Daniel Lascar e Stefano Mandalà) a trasformare il loro testo in un film. "L'Uno" non rinnega la propria origine (quasi tutto si svolge in un unico luogo e tempo, durante la veglia di Capodanno) ma travalica l'impostazione teatrale grazie ad alcuni semplici ma efficaci flashback e a un uso intelligente degli spazi.

La coesione del cast (co-autore anche del testo) è evidente e rafforza il progetto, l'indipendenza della produzione e l'inevitabile scarsità di mezzi non indeboliscono il tutto, rendendolo anzi più immediato e coinvolgente.

19/11/2020, 08:15

Carlo Griseri