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Note di regia di "10 Giorni con Babbo Natale"


Note di regia di
Dopo “10 giorni senza mamma” abbiamo voluto riunire la famiglia Rovelli per una nuova avventura natalizia con l'idea, condivisa con i produttori di Colorado Film e Medusa, di realizzare un film che potesse divertire tutta la famiglia. Credo che il "gioco" che abbiamo allestito sia piuttosto inconsueto per il nostro cinema. Una volta riuniti gli attori nell'ambiente ristretto del camper abbiamo messo in atto tutte le dinamiche possibili per sfruttare al massimo le potenzialità comiche della situazione, sia rispettando il copione che avevamo scritto nel modo più preciso e dettagliato possibile, sia assecondando sul set la capacità d’improvvisazione dei vari interpreti.
Anche se si tratta di una commedia esplicitamente "natalizia", il nuovo film porta al suo interno vari altri codici come quello del road-movie e dei ruoli ribaltati nelle dinamiche familiari tra moglie e marito. Se nel primo film vedevamo in scena un marito/padre assente e troppo preso dal lavoro, che viene lasciato dalla moglie vinta dallo stress a gestire da solo casa e bambini, qui vediamo Carlo intento alle prese a tempo pieno con le incombenze domestiche e con i figli mentre la moglie è tornata a lavorare, assumendo su di sé l'inevitabile frenesia che porta a non trovare mai abbastanza tempo per seguire la famiglia. La vera novità è quella dell'ingresso in scena di un Babbo Natale alquanto inedito e mostrato non come avviene abitualmente, ovvero un personaggio da fiaba. Indossa il suo meraviglioso costume, ma è evidentemente molto umano, pregi e difetti compresi.
Posso senz’altro rassicurare il pubblico sul fatto che Babbo Natale non ha subìto maltrattamenti durante la lavorazione del film.

Alessandro Genovesi