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IL GIORNO DEL RICORDO - La programmazione Rai per non dimenticare
la tragedia delle Foibe e dell'esodo Giuliano Dalmata


IL GIORNO DEL RICORDO - La programmazione Rai per non dimenticare la tragedia delle Foibe e dell'esodo Giuliano Dalmata
La tragedia delle Foibe - nelle quali i partigiani comunisti fedeli a Tito gettarono, tra il 1943 e il 1945, migliaia di italiani - e il dramma degli esuli istriano-dalmati, costretti ad abbandonare le loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, seguita alla sconfitta dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, è una delle pagine più dolorose della storia del nostro Paese. Dal 2004 il Parlamento italiano ha istituito il “Giorno del Ricordo”, da celebrare ogni anno il 10 febbraio, con l’obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe. La Rai, nella propria mission più alta di Servizio Pubblico, dedicherà parte della programmazione di mercoledì 10 febbraio alla ricorrenza, a partire dal primo appuntamento in palinsesto, Uno Mattina, in onda su Rai1 alle 6.45, seguito da Storie Italiane, alle 9.55. Alle 11, a cura di Rai Parlamento, andrà in onda, in diretta da Montecitorio, la “Celebrazione del Giorno del Ricordo” , alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, della Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e del Presidente della Camera, Roberto Fico.
Ancora su Rai1, altri due appuntamenti: nel pomeriggio, alle 14, all’interno di Oggi è un altro giorno, e, in seconda serata, al termine di Atalanta-Napoli, ritorno della semifinale di Coppa Italia, con Porta a Porta.

Su Rai2, invece, sono previsti tre spazi di approfondimento all’interno di altrettante trasmissioni (I Fatti Vostri alle 11.15, Ore 14.00 e Restart, alle 23.40) e un Tg2 speciale “Il giorno del ricordo” in onda alle 17.00.

Le iniziative editoriali di Rai3 dedicate alla ricorrenza si apriranno alle 13.15 con una puntata speciale di Passato e Presente, dal titolo “Foibe, una violenza senza confini”, con il professore Raoul Pupo, docente di Storia contemporanea all’Università di Trieste, ospite di Paolo Mieli. Alle 15.25 andrà in onda uno speciale di Frontiere, con tante voci di studiosi, giornalisti e testimoni ad arricchire il racconto di Franco Di Mare: Paolo Mieli, Guido Crainz, Nino Benvenuti, Toni Capuozzo e Anna Maria Mori. Subito dopo, alle 16.25, Giorno del Ricordo delle Foibe, un’edizione speciale della Testata Giornalistica Regionale in onda in ambito nazionale su Rai3, a cui seguirà, alle 17.00, un approfondimento all’interno di Geo.

Tutte le Testate giornalistiche Rai dedicheranno ampia copertura informativa alla ricorrenza, con RaiNews24 che darà spazio al Giorno del Ricordo con servizi, interviste e collegamenti con le cerimonie ufficiali e con la TGR, che anche nelle varie edizioni dell’informazione regionale, si occuperà della ricorrenza. In particolare, la TGR Lombardia seguirà in diretta la cerimonia prevista al Monumento dei Martiri in Piazza della Repubblica e nella sede della Regione, per il conferimento di un premio a studenti meritevoli, mentre la TGR Puglia tornerà al Villaggio Trieste di Bari, dove fu allestito un campo profughi per accogliere nel capoluogo pugliese i profughi sfuggiti alle persecuzioni attuate nei loro confronti dalla Jugoslavia di Tito. La redazione della TGR Marche, infine, curerà un servizio da Servigliano (FM) che fu sede di uno dei campi in cui furono concentrati anche gli esuli giuliani e che recentemente è diventato Museo della Memoria. Particolarmente corposa, come sempre, la programmazione dedicata al Giorno del Ricordo da Rai Cultura sul canale Rai Storia.

Già da mezzanotte, con repliche nel corso della giornata, Il giorno e la Storia ripercorre la nascita della Giornata, istituita dal Parlamento italiano nel 2004, mentre alle 8.50 a Passato e Presente Paolo Mieli e il professor Raoul Pupo raccontano “Il dramma giuliano-dalmata, dalle Foibe all’esodo”, un capitolo tragico della nostra storia, riemerso dall’oblio solo a partire dagli anni 90 e tuttora oggetto di studi e ricerche con particolare attenzione alle fonti jugoslave che consentono di offrire un quadro più chiaro del dramma dell’esodo giuliano-dalmata.

Alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia protagonisti ancora Paolo Mieli e il professor Pupo che in “Foibe, una violenza senza confini” ricostruiscono le cause della nascita di quello che è considerato un vero e proprio “laboratorio” della violenza politica dell’età contemporanea, tra conflitti nazionalistici, economici e ideologici che portarono al lungo elenco di stragi tra alto Adriatico e Venezia Giulia. Nemmeno la fine della Seconda Guerra Mondiale pose fine allo stillicidio di violenze e intimidazioni, che ebbero un ulteriore drammatico esito nell’esodo Giuliano-Dalmata, quando centinaia di migliaia di italiani furono costretti a lasciare la propria terra e le proprie case.

Alle 14.30, invece, Mieli e Pupo in “Fiume e l’epurazione di Tito” si soffermano sulle violente trasformazioni operate alla luce del sole dagli jugoslavi, come lo spopolamento della città di Fiume voluto dal regime di Tito e la grande illusione dei comunisti monfalconesi sfociata nella repressione di regime nell’isola carcere di Goli Otok.

Alle, 19.00 sarà la volta de L’Italia della Repubblica, con una puntata dedicata al “confine conteso” e a quanti furono costretti a lasciare le proprie case perché dopo il trattato di pace, la Jugoslavia controllava la penisola istriana, mentre il Territorio libero di Trieste fu diviso in due zone, una affidata agli Alleati e una controllata dagli jugoslavi. Trieste dovette aspettare molti anni prima di tornare italiana e in questo tempo, fino al memorandum di Londra del 1954, gli italiani che vivevano in quella terra pagarono caro il prezzo della sconfitta. In studio, intervistata da Michele Astori, la giornalista e scrittrice istriana Anna Maria Mori.

Alle 21.10 (in replica giovedì 11 febbraio alle 9.30), Rai Storia propone in prima tv “Il Tempo del ricordo. Le foibe e l'esodo istriano giuliano dalmata” per raccontare le vicende del lungo esodo, degli italiani dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia costretti a lasciare le proprie terre e le proprie case senza alcuna certezza, incalzati e in alcuni casi trucidati dall'esercito di Tito. Località come la foiba di Basovizza, Vines, Pisino, Tarnova diventano i luoghi dove avvengono fucilazioni e sparizioni di migliaia di italiani. Inizia così quel viaggio, quell'esodo che ha nei campi profughi istituiti nella penisola italiana una prima tragica fase a cui si aggiungerà nel primo dopoguerra l'istituzione di più quaranta "quartieri" nelle maggiori città italiane dove inizierà una faticosa ricostruzione del tessuto sociale e del futuro di intere famiglie. Il quartiere "giuliano-dalmata" di Roma diventa dunque un luogo in cui la memoria costruisce, attraverso la presenza del museo "la Casa del Ricordo", un nuovo ponte di dialogo e di riconnessione con le famiglie e i parenti rimasti in quelle terre.

Alle 22.10, il documentario “L’ultima spiaggia. Pola tra la strage di Vergarolla e l’esodo” di Alessandro Quadretti e Domenico Guzzo ricostruisce l’attentato del 18 agosto 1946 vicino a Pola, costato la vita a un centinaio di persone, tra le molte che si erano riunite sulla spiaggia, in occasione di una gara di nuoto. Una strage rimasta senza colpevoli e che fatica a trovare spazio sui libri di scuola e nella memoria nazionale. Ma fu proprio quella strage a far comprendere alla popolazione italiana di Pola di essere a un bivio: rimanere nella propria città in balia di un potere che non offriva nessuna garanzia sul piano della sicurezza personale, né su quello della libera espressione del proprio sentire nazionale e politico, oppure abbandonare tutto per prendere la via dell'esilio.

La programmazione di Rai Storia per il Giorno del Ricordo si conclude alle 23.00 ancora con Passato e Presente: Paolo Mieli, la professoressa Orietta Moscarda e il professor Egidio Iovetic raccontano non solo l’esodo che coinvolse circa 250 mila italiani costretti a lasciare la propria terra e le proprie case, ma anche il successivo rientro in Italia che avvenne spesso nel segno del dramma, alimentato da diffidenze e pregiudizi.

Su Rai Scuola, invece alle 11.30 (e in replica alle 15.30, 19.30, 23.30 e alle 3.30) va in onda lo Speciale “Storie di confine: Giorno del Ricordo 2021” che racconta l'esperienza e il lavoro di un gruppo di liceali, accompagnati dai loro docenti e da storici, nella ricerca della memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo dalle loro terre, di Istriani, Fiumani e Dalmati all'indomani della Seconda Guerra Mondiale. Gli studenti del Liceo Classico Giulio Cesare di Roma e del Liceo musicale Marconi di Pesaro - che da anni portano avanti un programma dedicato al Confine orientale – illustrano le proprie riflessioni dopo aver incontrato testimoni dell'esodo.

Spazio alla ricorrenza, infine, anche sul Portale di Rai Cultura con “Il Giorno del Ricordo”, realizzato con filmati e materiale d’archivio dell’epoca e trasmissioni di approfondimento della Rai come “Passato e Presente”, “La Storia siamo noi”, “Enigma”, “Correva l’anno” e gli speciali a cura di Rai Scuola. Il documento ripropone anche la visione della miniserie televisiva “Il cuore nel pozzo”, ambientata in Istria nel 1943, prodotta e trasmessa dalla Rai nel 2005. L’offerta sarà rilanciata sul portale Rai Cultura e sui canali web e social.

In occasione del Giorno del Ricordo, anche RaiPlay dedicherà ampio risalto alla ricorrenza con una selezione di film, fiction, documentari, programmi, materiali storici delle Teche Rai, con testimonianze importanti di sopravvissuti. L'offerta sarà visibile nella Home Page RaiPlay con una playlist tematica e singoli contenuti saranno disponibili anche nelle sezioni "Da Non Perdere", "Film", "Documentari", "Storia", "Fiction" e "Teche Rai”.

L’offerta, nel dettaglio, prevede, tra i film, "Red Land (Rosso Istria)", per la regia di Maximiliano Hernando Bruno, con Selene Gandini, Franco Nero e Geraldine Chaplin: ambientato nell’estate del 1943, quando l’arresto di Mussolini e la firma dell'armistizio separato con gli angloamericani, l’8 settembre, condurrà al caos. L'esercito non sa più chi è il nemico e chi l'alleato. Il dramma si trasforma in tragedia per i soldati abbandonati a se stessi nei teatri di guerra ma anche e soprattutto per le popolazioni civili Istriane, Fiumane, Giuliane e Dalmate, che si trovano ad affrontare un nuovo nemico: i partigiani di Tito che avanzano in quelle terre, spinti da una furia anti-italiana. In questo drammatico contesto storico, avrà risalto la figura di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana, laureanda all'Università di Padova, barbaramente violentata e uccisa dai partigiani di Tito, con la sola colpa di essere italiana e figlia di un dirigente locale del partito fascista.
Nella sezione fiction, invece, sarà possibile trovare "Il cuore nel pozzo", emozionante fiction Rai di grande successo, per la regia di Alberto Negrin con Leo Gullotta e Beppe Fiorello nel cast.

Particolarmente numerosa, poi, la selezione dei programmi: La Grande Storia - L'Italia di frontiera: la guerra, le Foibe, l’esodo, Correva l'anno – Foibe, Istria il diritto alla memoria, Frontiere - La storia negata, Il tempo e la storia: Le Foibe, Memorie dall’abisso, Porta a Porta: Foibe: tragedia italiana, L’ultima spiaggia. Pola fra la strage di Vergarolla e l’esodo, Speciale Tg1 - Istria terra del mio dolore, Dopo l'esodo - speciale Rai Scuola, Passato e presente - Fiume e l'epurazione di Tito, Concerto per il Giorno del Ricordo, I ricordi e le speranza - Le Foibe, La Grande Storia - Le Foibe: la storia e i luoghi, Passato e presente: Il dramma giuliano-dalmata, Enigma - Le Foibe, Tg2 Dossier - Foibe, ad un passo dalla verità, Tg2 Storie- Le Foibe, La storia siamo noi – Le Foibe, Il tempo e la storia - Foibe: il giorno del ricordo.

09/02/2021, 17:58