In occasione della 78. Mostra Internazionale di Arte Cinematografica giovedì 9 settembre alle ore 16.30 presso la sede della Fondazione Ente dello Spettacolo, sala Tropicana verrà presentato il documentario Mondo Giusto. Prodotto da FEdS e realizzato da Respiro Produzioni, il film per la regia di Manuele Mandolesi è stato realizzato in occasione dei 50 anni di fondazione dell'Ong di Lecco Mondo Giusto e a 26 anni dalla strage del 1995 nel parco del Virunga (ex Zaire) in cui persero la vita quattro volontari e due figli piccoli di uno di loro.
All'evento In Un mondo giusto interverranno: Manuele Mandolesi, regista; Chiara Pelizzoni, giornalista di «Famiglia Cristiana» e direzione artistica del documentario per conto di FEdS; Lucia Bressan, infermiera e volontaria storica di AMG. Modera: mons. Davide Milani, Presidente FEdS. L'evento si può seguire in diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione (https://www.facebook.com/entespettacolo/videos/435403057825518/).
«Siamo nella fase di montaggio del documentario e più guardo il girato più mi accorgo di quanto sia forte la motivazione che spinge i volontari ad aiutare il prossimo» commenta il regista Manuele Mandolesi. «Provo profondo rispetto per chi come loro mette al primo posto l’altro nonostante le tante difficoltà, i pericoli che vivono in prima persona e le tragedie e le sofferenze delle popolazioni che aiutano. Nonostante io sia abituato ad ascoltare e raccontare storie, le parole dei volontari di AMG emotivamente mi stanno coinvolgendo nel profondo. Non è certo facile sintetizzare in poco più di 50 minuti un’attività che va avanti da 50 anni, un percorso che ha cambiato e sta cambiando la vita di tante persone, ma cercheremo di raccontarlo nel miglior modo possibile».
Scopo del documentario: custodire la memoria di quell'evento luttuoso e cruciale per l'organizzazione, ma – evitando che diventi un memoriale - guardare avanti: al bene che genera bene con i progetti che i realizzati negli anni e che tuttora vanno avanti; alla centralità dei volontari, ieri come oggi, si impegnano con Mondo Giusto. Il tema, l'amore che è più forte della morte. Attraverso la testimonianza dei volontari di Mondo Giusto verrà ripercorsa la storia dell'Associazione, il dolore dell'attentato - avvenuto nello stesso parco dei gorilla di Virongo dove è stato ucciso a febbraio l'ambasciatore italiano Luca Attanasio, l'agente di scorta, Vittorio Iacovacci, e il loro autista - per guardare, anche concretamente con i contributi che arriveranno dall'Africa, alla bellezza del fare il bene e a che cosa ha generato tanto amore.
«Questo documentario è un'occasione importante per l'Associazione» afferma Lucia Bressan, infermiera e storica volontaria di AMG. «Per diffondere il messaggio e l'operato di Mondo Giusto e farlo arrivare ai giovani che possono mettere in pratica questo esempio a favore di chi non ha avuto le loro stesse fortune. Noi tutti volontari abbiamo visto quanto lo stare insieme sia un arricchimento reciproco perché non è solo nel dare, ma anche nel ricevere che si hanno grandi soddisfazioni e come le persone aiutate riescano, solo standogli accanto, a migliorare la loro vita».
La produzione. Associazione Mondo Giusto, fondata dai coniugi Colombo, Domenico e Alessandra Carsana, ha avuto l’idea di fare conoscere l’esperienza dell'associazione tramite un film documentario affidandone la realizzazione a Fondazione Ente dello Spettacolo presieduta da mons. Davide Milani. «Questa storia di bene merita di essere conosciuta e imitata - spiega mons. Milani - così come il sacrificio dei loro volontari uccisi 26 anni fa deve fare riflettere sulla serietà con cui il bene ha bisogno di essere compiuto. L’obiettivo di questo film che stiamo realizzando è di portare questa storia a tutto il pubblico italiano affinché il bene continui a generare il bene, nelle piccole azioni così come nei gesti eroici».
La regia del documentario è di Manuele Mandolesi, autori Claudio Centioni e Teresa Lucente, tutti di Respiro Produzioni. La direzione artistica è affidata a Chiara Pelizzoni, giornalista di Famiglia Cristiana.
Il regista. Classe 1977, originario di Civitanova Marche, Manuele Mandolesi ha esordito con il documentario Il cammino di Santiago; ha collaborato come filmmaker e regista per Raitre, La7, Mtv, Sky, Canale5, Focus e con il Corriere della Sera. Nel 2014 ha trascorso sei mesi su una nave militare per raccontare, con il docufilm La scelta di Catia, la vita della prima comandante donna durante l’operazione “Mare Nostrum”, poi vincitore del premio Flaiano. Nel 2017 ha vinto il Walles International Documentary Festival con il corto documentario Far East. Con Vulnerabile bellezza – il racconto intimo della vita di una famiglia di allevatori dopo il sisma che ha colpito il centro Italia - ha vinto il premio Popoli DOC-CG Entertainment come miglior film italiano al Festival dei Popoli 2019, poi il Globo d’Oro 2020 come miglior documentario e il premio Dolomiti Unesco al Trento Film Festival 2020. Ha da poco concluso le riprese di Sogno Azzurro la docuserie Rai in onda dal 7 al 10 giugno che racconta il percorso degli azzurri verso gli europei.
Il film documentario è realizzato grazie al sostegno della famiglia Domenico e Alessandra Colombo, Giambattista Locatelli e la Fondazione comunitaria del lecchese e con il supporto tecnico di "B&b Pescarenico".