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MIX MILANO 35 - I vincitori


MIX MILANO 35 - I vincitori
Grande successo per la 35a edizione del MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer, il più importante e seguito festival italiano dedicato alla migliore cinematografia LGBTQ+ nazionale e internazionale, tra i più rilevanti a livello europeo, che si è chiuso domenica 19 settembre, con quattro giorni di sold out al Piccolo Teatro di Milano e record di pubblico online sulla piattaforma Nexo+, accessibile da tutta Italia. La cerimonia di premiazione, nella serata di domenica al Teatro Strehler, è stata preceduta dall’incoronazione di Francesca Michielin come Queen of Music, accompagnata dalla performance di Sem&Stenn, dall’intervento del comico star del web Daniele Ciniglio e dallo show infuocato dei Melancholia che ha scatenato il pubblico trascinato dalla front woman Benedetta.

Le tre giurie internazionali, formate da esperti e critici di cinema – Juliette Canon presidente di giuria Lungometraggi, Pilar Monsell presidente di giuria Documentari, Daniel Cristian Tega portavoce della Giuria dei Cortometraggi – hanno assegnato i premi: Feast di Tim Leyendekker come Miglior Lungometraggio, Things We Dare Not Do di Bruno Santamaría come Miglior Documentario e Camille et moi di Marie Cogné come Migliore Cortometraggio. Tra gli altri riconoscimenti, il premio per la Miglior Sceneggiatura assegnato da una giuria presieduta da Lidia Ravera è andato a Aos Nossos Filhos di Maria de Medeiros, il Premio MIX laF a Gabi, Between Ages 8 and 13 di Engeli Broberg, il Premio Mix Nexo + a My First Summer di Katie Found, il Mix Queer Shorts to Be al progetto Riprenditi le tue cose di Beniamino Rosa e il Premio del Pubblico attraverso l’APP ufficiale “MiX Festival”, a Sublet di Eytan Fox.

Non solo tante proiezioni ma anche tanti ospiti sul palco del Piccolo Teatro Strehler e per la prima su quello della “Flying Tiger Mix Young Arena” ospitata nel cortile di Palazzo Reale, da Veronica Pivetti Queen of Comedy all’intervento video di Liliana Segre Premio More Love della 35esima edizione, da Paolo Camilli conduttore della serata inaugurale ad Alessandro Zan, dai registi e dalla protagonista di Veneno, l’acclamata serie tv spagnola, sbarcata su HBO Max negli USA e apprezzata in tutto il mondo, fino a Vergo, David Blank e Blue Phelix protagonisti della programmazione musicale del festival insieme ai Melancholia e Sem&Stenn. Grande successo anche per gli eventi off del festival, come i due appuntamenti librari del MiX Book Klub e l’incontro Queering the Social fra attivismo e ironia, un momento di riflessione sui social, con Pierluca Mariti (@Piuttostoche), Edoardo Zaggia e Alberto Sacco (Rubrichette), Aldo Mastellone, Muriel e Ethan, che ha registrato un altro sold out.

Di seguito tutti i film vincitori con le motivazioni.

Concorso Lungometraggi
La Giuria del 35° MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ – Concorso Lungometraggi, presieduta da Juliette Canon, (coordinatrice della piattaforma Festival Scope e programmatrice del queer film festival Chéries-Chéris) e composta da Stefano Casi (sceneggiatore, giornalista, drammaturgo e direttore artistico di Teatri di Vita a Bologna), Elisa Cuter (critica cinematografica e autrice), Andreina Di Sanzo (critica cinematografica e docente) e Mauro Giori (docente di Storia e critica del cinema e Cinema e studi culturali presso Università degli Studi di Milano), assegna i premi:

Miglior Lungometraggio a:
Feast di Tim Leyendekker
Con la seguente motivazione: Per la capacità di affrontare un evento di cronaca disturbante in modo originale. Il film decostruisce il caso in blocchi tematici e formali, con una forza concettuale che sa approdare anche a esiti poetici.

Menzione speciale a:
Valentina di Cássio Pereira dos Santos
Con la seguente motivazione: Per l’urgenza del tema della transfobia in un contesto particolarmente ostile dal punto di vista culturale, sociale e burocratico, come il Brasile di questi anni.

Menzione speciale a:
The Surrogate di Jeremy Hersh
Con la seguente motivazione: Per la capacità di mettere lo spettatore al centro del film, portandolo a interrogarsi in modo non aprioristico, attraverso il tema della gestazione per altri, sul rapporto con la disabilità e l’alterità e sul conflitto tra etica e autoproiezione.

Concorso Documentari
La Giuria del 35° MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+, presieduta da Pilar Monsell (regista, artista e ricercatrice) e composta da Franck Finance-Madureira (giornalista e critico cinematografico), Stefano Tomassini (critico e insegnante di danza e studi queer presso l’Università Iuav di Venezia), assegna i premi:

Miglior Documentario a:
Things We Dare Not Do di Bruno Santamaría
Con la seguente motivazione: La giuria ha deciso di premiàre questo film per èssersi preso il tempo necessàrio a créscere con il protagonista, mostràndo il suo innàto coraggio. Per aver saputo raccontare con la forza visuale del cinema e, infine, perché bisogna sapere mostràre senza spiegàre.

Menzione speciale a:
Rebel Dykes di Harri Shanahan e Sian Williams
Con la seguente motivazione: Per l’incredibile uso dei materiali di archivio, invisibile e preziosi, e la musica che accompagna tutto il film, in forte risonanza con gli anni che documenta. E anche per l’importanza dell’attivismo di oggi, su temi come il razzismo l’antisemitismo e l’omo lesbo bi transfobia.

Concorso Cortometraggi
La Giuria del 34° Festival MIX Milano – Concorso Cortometraggi, composta da giovani universitari rappresentanti il variegato spettro della comunità LGBTQ+, assegna i premi:

Miglior Cortometraggio a:
Camille et moi di Marie Cogné
Con la seguente motivazione: “Che spreco”, “è una fase passeggera”, “come fate l’amore, chi fa l’uomo?”, “come crescerà un bambino di una coppia omosessuale?” Tutti quanti nella nostra vita ci siamo sentiti fare commenti e domande di questo tipo, ed è quello che succede anche alle protagoniste di questo corto e non solo all’inizio della loro storia, ma a ogni traguardo della loro relazione. In un quarto d’ora siamo immersi nella descrizione completa e sincera della storia di una coppia omosessuale che combatte per i propri diritti. Adottando il punto di vista di Marie, il cortometraggio ci obbliga a identificarci con lei e a vivere attraverso lo sguardo, il sorriso, le espressioni e i piccoli gesti della sua compagna Camille l’ansia del coming out alla madre, la gioia per la nascita del figlio, l’esultanza per l’elezione di Hollande del 2012 e per la legalizzazione dei matrimoni per le coppie omosessuali in Francia nel 2013, meno di dieci anni fa. Per questi motivi, per averci fatto sorridere, commuovere e riflettere su quanto il mondo sia cambiato in così poco tempo e su quanto ancora possa cambiare, e per aver raccontato una storia dal carattere universale della comunità LGBTQI+ vince il premio miglior cortometraggio “Camille et moi” di Marie Cogné.

Menzione speciale a:
All those sensations in my belly di Marko Dješka
Con la seguente motivazione: Il rossetto provato da bambina che diventa parte di lei, lo scambio di energie quando conosce qualcuno che le piace, gli omofobi che diventano lupi, i ragazzi che spariscono dalla sua vita in un soffio di vento, la rinascita in un giardino dai caratteri edenici. Queste sono solo alcune delle metafore semplici ed efficaci che questo corto animato utilizza per mostrarci i sentimenti della protagonista.
Per aver mostrato in modo delicato, semplice e d’impatto il percorso di transizione di una persona e le sfide che deve affrontare con il mondo esterno e per aver detto una verità tanto semplice quanto necessaria, ovvero che una ragazza trans è e può scegliere di vivere come una ragazza qualunque, vince la menzione speciale il cortometraggio “All those sensations in my belly” di Marko Dješka.

Premio per la Miglior Sceneggiatura

La giuria del Premio per la Miglior Sceneggiatura, riservato ai titoli del concorso Lungometraggi, presieduta da Lidia Ravera (giornalista e scrittrice) e composta da Federico Zappino (filosofo, scrittore e traduttore), Tiziana Triana (direttrice editoriale di Fandango Libri e editor di saggistica), Mariangela Mianiti (giornalista, scrittrice, ex pianista) e Francesca Manieri (sceneggiatrice) assegna i premi:

Migliore sceneggiatura a
Aos Nossos Filhos di Maria de Medeiros
Con la seguente motivazione: Per la capacità di indagare in modo critico, ed empatico, le molteplici e conflittuali declinazioni del rapporto col materno, mettendo in scena due donne che hanno vissuto tempi diversi e vite diverse. La madre ha lottato contro la dittatura, imprigionata e torturata, ha perso un figlio. La figlia, lesbica, nata anni dopo, sta per avere un figlio con la sua compagna. Per aver saputo smascherare le insidie nel nostro desiderio di genitorialità all'interno del sistema eterosessuale e capitalista, il premio per la migliore sceneggiatura della 35' edizione del Mix va a Aos Nossos Filhos di Maria de Medeiros.

Menzione Speciale a:
Sublet di Eytan Fox
Con la seguente motivazione: Per la grazia con cui attraversa la relazione fra due generazioni distanti di gay - distanti dal punto di vista generazionale, ma anche sociale, economico, geografico. Per la capacità di risignificare l'archetipo della relazione fra padre e figlio, sfondando il tabù dell'incesto, la menzione speciale della giuria va a Sublet di Eithan Fox.

Premio MiX Short to Be

La giuria del Premio MiX Short to Be rivolto a cortometraggi in via di sviluppo, composta dai direttori artistici dei festival del Southern European LGBTQIA+ Film Festival - Pedro Andrade, Zinegoak film festival; Laurent Bochaut, Chéries-Chéris film festival; Nikos Hatzitrifon, GLAD Thessaloniki – assegna:

Premio MiX Short to Be a
Riprenditi le tue cose di Beniamino Rosa
Con la seguente motivazione: Dopo un anno e mezzo così dificile in cui la pandemia ha avuto un forte impatto anche sulle comunità queer di tutto il mondo sentiamo seriamente il bisogno di ridere. Per questo motivo, nonché per la sua brillante presentazione e per la volontà di dare supporto al filone della commedia queer italiana, la giuria assegna il premio Mix Queer Shorts to be al progetto “Riprenditi le tue cose” di Beniamino Rosa.

Premio MIX laF a
Gabi, Between Ages 8 and 13 di Engeli Broberg

Consegnato da Luca Bagni Amadei, programming coordinator laF- tv di Feltrinelli (Sky 135), al miglior documentari in concorso; il Premio MIX laF trasmetterà l’opera vincitrice sul suo canale.

Con la seguente motivazione: Per il suo linguaggio semplice ed immediato, per l’avvincente - e produttivamente impegnativa - narrazione, che copre temporalmente 5 anni di vita, e per il suo messaggio fortemente educativo e proiettato nel futuro. Gabi ha la forza di essere quello che è contro tutti i preconcetti, i pregiudizi e le convinzioni imposte dalla società, ed in questo percorso è accompagnato dalla sua famiglia, che lo supporta e ascolta costantemente, come tutte le famiglie dovrebbero fare, lasciandoci intravedere un mondo sempre più pronto e inclusivo.

Premio Mix Nexo+ a
My First Summer di Katie Found

Premio consegnato da Lucrezia Giacomini, Programming and Communication Manager di Nexo+, alla migliore opera di una giovane o di un giovane filmmaker.

Con la seguente motivazione: Per la tenerezza e la delicatezza con cui la regia di Katie Found riesce ad affrontare temi complessi e dolorosi, quali l’abbandono, il suicidio, la crescita, le prime volte, i propri sentimenti, l’io, l’altro. Il film ci racconta i sentimenti di un’estate, che hanno il sapore familiare del periodo più magico dell’anno in cui sogni, speranze e amori sembrano più veri che mai; il periodo in cui il mondo non si estende oltre il nostro sguardo, gli altri si identificano con la persona amata e le cose davvero importanti sono “solo” i sentimenti che crescono in noi.

20/09/2021, 14:42