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FESTA DEL CINEMA DI ROMA 16 - "Futura", il paese reale


Il film collettivo di Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher, presentato in prima mondiale alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes e in Italia ad Alice nella città. Arriverà nei cinema italiani il 25, 26, 27 ottobre. Una produzione Avventurosa con Rai Cinema.


FESTA DEL CINEMA DI ROMA 16 -
"Futura" di Munzi, Marcello, Rohrwacher
Un’inchiesta collettiva portata avanti per diversi anni dai registi Pietro Marcello, Francesco Munzi e Alice Rohrwacher: un viaggio attraverso l’Italia per incontrare le nuove generazioni e interrogarli sulla loro idea di futuro. Il documentario "Futura" ha uno stile che ricorda e omaggia i “Comizi d’amore” di Pier Paolo Pasolini e la serie televisiva “I bambini e noi” di Luigi Comencini della quale nel documentario sono presenti alcuni spezzoni significativi.

Da Roma a Palermo, da Venezia a Milano fino alle periferie di Napoli e della Toscana: le idee, le considerazioni, le emozioni e le preoccupazioni di tanti giovani che mostrano le loro vite prima e dopo la pandemia. Il caso, infatti, ha voluto che i tre registi cominciassero a girare pochi mesi prima del primo lockdown, per poi continuare dopo le prime riaperture, tramutando il loro progetto in un documento ancora più significativo rispetto all’idea iniziale.

"Futura" infatti fotografa un momento di cambiamento inaspettato nei ragazzi e nelle ragazze italiane che dalla spensieratezza pre-pandemia passano all’incertezza dei mesi successivi, quando il futuro è diventato per tutti ancora di più un punto interrogativo. I desideri comuni sono quelli di realizzarsi, di essere finalmente indipendenti e ricambiare in qualche modo i genitori del loro amore e dei sacrifici fatti per crescerli e tentare di esaudire le loro aspirazioni. Che sia diventare un giocatore, un’estetista, un attore, un atleta, un meccanico o un medico non importa, tutti sono accomunati dal sogno di essere felici, con una famiglia o da single, nel paese dove sono nati o all’estero. Le paure sono tante e quello che emerge dalla maggior parte di loro è una sfiducia verso il nostro paese e le sue istituzioni e uno sconforto pensando al lavoro, tra i tasti più dolenti toccati.

C’è tanta inquietudine e pessimismo ma non manca la speranza quella che illumina i tanti giovani volti di una generazione spesso bollata come priva di contenuti. I ragazzi di “Futura” sono lo specchio del paese reale che ha già in parte superato una prima, grande e inaspettata prova, e le loro testimonianze un archivio prezioso per il futuro.

25/10/2021, 08:42

Caterina Sabato