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3/19 - Quando la vita cambia direzione


Il nuovo film diretto da Silvio Soldini racconta la storia di camilla, una donna in carriera che, di fronte a un ostacolo imprevisto e doloroso, riesce a riprendere in mano le redini della sua vita privata. Con Kasia Smutniak, Francesco Colella, Caterina Forza e Paolo Mazzarelli. In sala dall'11 novembre con Vision Distribution


3/19 - Quando la vita cambia direzione
Kasia Smutniak, Camilla nel film di Silvio Soldini
Camilla è un’avvocatessa di successo, mediatrice, a Milano, di grandi transazioni economiche e societarie. Come spesso accade nella vita, e anche al cinema, la sua esistenza è completamente centrata sul lavoro, h24, week-end compresi. La convivenza con la figlia, ormai diciottenne, procede distrattamente in secondo piano. Una notte di pioggia la distrazione, o meglio il completo assorbimento dal business, la fa cadere vittima di un incidente stradale: al semaforo, viene investita da uno scooter con due persone a bordo. La morte sul colpo del passeggero e la non assoluta certezza d’aver attraversato con il verde, spingono Camilla in una condizione di insicurezza emotiva che la porterà presto ad allontanarsi da ogni interesse consueto nella speranza di scoprire l’identità della vittima.

Silvio Soldini racconta una Milano immersa negli affari ma anche sempre più distratta nei rapporti con il prossimo. Le relazioni sembrano obbligate, tutt’altro che spontanee, come fossero la costruzione di un percorso di vita suggerito da una società che procede in un’unica, collettiva direzione. Uno shock, un ostacolo improvviso riesce a far deviare dal sentiero tornando per qualche istante a riassaporare una vita più vera e umana. Un rapporto sentimentale sincero e non costruito sul cliché, una relazione con la figlia che consideri le esigenze della ragazza, un lavoro che non sia ad assorbire il cento per cento della vita.

Scritto da Soldini con Doriana Leondeff e Davide Lantieri, 3/19 (che sta per terzo morto senza nome a Milano del 2019) ricorda in molti aspetti e in qualche immagine "Still Life" di Uberto Pasolini, affrontando il tema della solitudine, sempre in agguato nella grande città malgrado si viva in un contesto sociale articolato e di successo. La visione dei vicini, apparentemente felici, nelle case di fronte, l’obitorio, l’uomo senza nome e la ricerca di un indizio che porti all’identificazione, ma anche il funerale finale ricordano il bel film ambientato a Londra che riuscì a emozionarci senza ricatti.

09/11/2021, 09:00

Stefano Amadio