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Note di sceneggiatura di "La Befana Vien di Notte 2 - Le Origini"


Note di sceneggiatura di
Dopo il successo del primo La Befana vien di Notte, abbiamo riunito il duo di sceneggiatura di Jeeg Robot con l’obiettivo di scrivere un film ancora più bello, ancora più magico, ancora più realistico ‐ nel senso che piace a noi. Un film cioè dove avventure, miracoli e superpoteri non sono echi di un mondo esotico e lontano, ma avvengono proprio qui, in Italia, a due passi da casa.
Per tanti anni abbiamo dato per scontato che il pubblico italiano non avrebbe creduto a personaggi straordinari che parlassero la nostra lingua. Ma questo non è vero. Basta guardarci alle spalle e studiare la nostra tradizione, cinematografica e non solo. La Befana, per dire, avrà parenti nordici ma è un personaggio rigorosamente italiano. E chi di noi, pensando alla propria infanzia, non ricorda l’emozione di scoprire, la mattina del 6 gennaio, cosa ci avrebbe portato?
La Befana vien di notte… e anche quando non si è più bambini ci evoca l’attesa della sera prima, della fatica di addormentarsi, del freddo quando si scivolava da sotto le coperte per correre a cercare i segni del suo passaggio, dell’eccitazione di trovare quella calza gonfia di regali.
Così ci siamo chiesti, ma chi è veramente la Befana? Quando è nata? E perché lascia i regali ai bambini? Per un po’ abbiamo provato a documentarci, ma alla fine abbiamo preferito inventare una storia universale, raccontando la trasformazione di una ragazzina egoista in una giovane donna che protegge i più piccoli e i più indifesi.
La nostra Paola è una ladruncola coi capelli arruffati e la faccia sporca di carbone, poco interessata al prossimo se non come mezzo per realizzare la propria felicità. E la sfida è stata farle imparare, attraverso un viaggio pieno di pericoli e colpi di scena, che la vera felicità è portare il sorriso sul volto degli altri.
C’è un’altra Paola che ha contribuito a trasformare questa storia in un film pieno di azione e di emozioni, come quelli che ci piacciono di più. È Paola Randi, la nostra regista, che fin da subito ha capito esattamente dove volevamo arrivare e col suo talento e la sua tenacia alla fine ci è arrivata davvero. Con lei abbiamo lavorato da vicino, molto di più di quanto ci accada di solito, il che ha comportato lunghe ore passate insieme sul set per adattare nella maniera più efficace quanto scritto sulla carta alle esigenze della realtà. Nello stesso spirito, Nicola si è occupato della direzione creativa del film con la sua Miyagi Entertainment e ha girato le scene della seconda unità.
Non è frequentissimo, per chi scrive una storia, vederla realizzata come se l’era immaginata: nel mondo delle idee, gli attori non hanno mai il raffreddore e gli effetti speciali non costano niente. Siamo orgogliosi che questa volta sia andata così.

Nicola Guaglianone e Menotti

24/12/2021, 12:14