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TOO SHORT TO WAIT - anteprima Spazio Piemonte, rassegna dedicata ai cortometraggi piemontesi che segna la prima fase della 21ª edizione del GLOCAL FILM FESTIVAL, diretto da Gabriele Diverio e in programma dal 10 al 14 marzo 2022 al Cinema Massimo MNC di Torino.
In attesa del festival, da venerdì 4 a domenica 6 febbraio, i 50 corti che hanno risposto alla call della storica sezione competitiva del Glocal “SPAZIO PIEMONTE” si mostreranno al Cineteatro Baretti (Via Baretti 4, Torino) suddivisi in 10 appuntamenti: venerdì e sabato alle ore 19.00, 20.30 e 22.00, mentre le proiezioni domenicali saranno alle 16.30, 18.30, 20.30 e 22.30 (ingresso 5 euro, ridotto 3 euro).
Dopo la versione online dello scorso anno, nella sua 10a edizione TOO SHORT TO WAIT porta nuovamente sul grande schermo il cinema breve prodotto nel 2021, restituendo l’espressione della creatività della settima arte regionale, grazie alla presenza in programma di corti da tutte le 8 province del Piemonte.
Dei 50 corti proiettati in questa 3 giorni, per la prima volta tutta incentrata sul formato breve di fiction, solo 15 accederanno alla fase finale del festival di marzo, attraverso il voto del pubblico e la selezione dei curatori Chiara Pellegrini, Roberta Pozza e Dario Cerbone, con la collaborazione di Ottavia Isaia.
In palio il PREMIO TORÈT Miglior Cortometraggio (1.500 €), il Premio ODS - Miglior Attore, il Premio ODS - Miglior Attrice e il Premio Pantaleon - Miglior Corto d'Animazione assegnati dalla giuria composta da Daniela Scattolin (attrice, protagonista della serie Netflix Zero), Claudio Di Biagio (regista tv, cinema e web, autore e speaker radiofonico e youtuber) e Matevž Jerman (responsabile della programmazione del festival sloveno FeKK Ljubljana short film festival), oltre ai premi speciali dei partner Machiavelli Music - Miglior Colonna Sonora e Scuola Holden - Miglior Sceneggiatura, e il Premio del Pubblico – Santa Clelia.
I 665 minuti di proiezione - frutto del lavoro di 67 registi e registe - affrontano un ampio spettro di tematiche. Non manca l'apertura alla leggerezza con commedie, satira e l'esplorazione del genere horror che da sempre contraddistingue molti corti della rassegna, ma il contesto attuale lascia inevitabilmente traccia in molti dei lavori in programma, dove la pandemia si insinua nelle vite di personaggi che si muovono in rapporti di coppia complicati, contesti famigliari tossici, violenza di genere e relazioni generazionali complesse.
Anche quest'anno il pubblico di TOO SHORT TO WAIT potrà riconoscere alcuni volti noti del cinema e della comicità, come quello di Hal Yamanouchi - protagonista di Dharma Bums di Francesco Catarinolo - attore e doppiatore giapponese naturalizzato italiano che conta nella sua filmografia 61 titoli girati in Italia e all'estero e che ha dato la voce a Ken Watanabe in L'ultimo samurai, Batman Begins, Inception, Godzilla, Pokémon: Detective Pikachu, Godzilla II e Massimiliano Loizzi attore, scrittore e stand-up comedian - volto del Terzo Segreto di Satira - protagonista di Cadde la notte su di me di Riccardo Menicatti e Bruno Ugioli.
Anche il territorio si fa protagonista di alcune storie, come ne La Vera Storia della Partita di Nascondino Più Grande del Mondo di Paolo Bonfadini, Irene Cotroneo e Davide Morando, mockumentary ambientato a Serravalle Langhe, in cui i luoghi nascondiglio dei concorrenti rimandano ai rifugi dei partigiani; Colli Novesi di Riccardo Bruno, con le colline di Novi Ligure a fare da sfondo a una gara ciclistica organizzata da Costante Girardengo; Il Tesoro di Monticchio di Giuseppe Varlotta, che segue la graduale scoperta del territorio locale da parte del protagonista; La Leggenda di Stinky-Puzzone di Carlo Ghioni, immerso tra i boschi di Mayne Island, British Columbia, in Canada; Il filo della vita di Maurizio Pellegrini, in cui una giovane si immerge nel territorio biellese di Miagliano tra magia e tradizione.
Tra i 50 corti in programma 18 sono in anteprima assoluta, mentre altri hanno avuto modo di partecipare a importanti festival, come Lui di Federico Mottica che ha debuttato ad Alice nella città - sezione parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni; Damua - La solitudine ai tempi del virus di Marzio Bartolucci e Washing Heart di Pietro Pedrazzoli presentati la prima volta al Paris Lift-Off Film Festival; I miei occhi di Tommaso Acquarone al Festival Européen du Film Court de Brest, Cortinametraggio e al Corto Dorico Film Festival.
Anche in questa 10ª edizione di Too Short To Wait è presente il cinema d'animazione con 8 titoli: Un corpo di Milena Tipaldo; Promised Land di Andrea Pierri; Favole dal Mondo Nuovo di Fulvio Nebbia; Qualcuno ha detto mostro? di Francesco Forti e 4 corti degli studenti del CSC Animazione, Il granaio di Arianna Binaghi, Gabriele Bollassa, Irene Frizzera e Gaia Rizzi; Princess di Lorenzo Bosi, Gabriele Scudiero, Alessandra Piras e Andrea Filippetti; Underwater Love di Veronica Martiradonna, Andrea Falzone e Cristina Fiore; Lucerna di Giorgia Ubaldi, Alessandra Quaroni, Luca Passafaro e Alessandro Spedicato.
Oltre ai 50 corti di fiction, altri 25 lavori sono arrivati dagli istituti scolastici della regione e al festival di marzo uno tra questi riceverà il Premio Miglior Corto Scuole; mentre i 24 film di durata inferiore ai 30’ in forma di documentario iscritti al festival, concorreranno nella nuova categoria DOC SHORTS del concorso Panoramica Doc per il Premio Cinemaitaliano.info - Miglior Corto Documentario, che cresce e si rafforza grazie al gemellaggio con il Toscana Filmmaker Festival, offrendo al corto vincitore e al suo autore o autrice la partecipazione anche dal festival toscano, in programma a Prato a giugno.
Ognuna delle proiezioni domenicali si aprirà con un episodio della mini-serie POST SCRIPTUM - UNO SGUARDO OTTIMISTA DALLA FINE DEL MONDO diretta dal duo torinese Elena Beatrice e Daniele Lince.
La docu-serie - presentata fuori concorso e per la prima volta integralmente in sala - mescola atmosfere sci-fi al racconto di quattro storie attuali raccontate da un futuro immaginario: sfide quotidiane, individuali e collettive, di persone che hanno vissuto una situazione unica tra pandemia e lockdown, e ne sono uscite rafforzate, con una nuova visione orientata al futuro. Protagonista è il “divulgatore del web” Barbascura X, che in Post Scriptum veste i panni di Alex, archeologo del futuro in missione per cambiare il mondo, che ci racconterà il 2020 con uno sguardo ottimista e con la sensibilità tipica di uno dei più brillanti YouTuber in circolazione, che unisce comedy e divulgazione. Il progetto è prodotto dalla torinese Grey Ladder Productions insieme a Infinity Lab, e distribuito in esclusiva da Infinity+.