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A RIVEDER LE STELLE - Dal 3 marzo al cinema


Un documentario di Emanuele Caruso con Giuseppe Cederna, Maya Sansa e con la partecipazione straordinaria del Dott. Franco Berrino.


A RIVEDER LE STELLE - Dal 3 marzo al cinema
Realizzato dalla Società di Produzione di Alba (CN) Obiettivo Cinema, con il sostegno della Film Commission Torino Piemonte - Piemonte Doc Film Fund e del Parco
Nazionale della Val Grande, “A Riveder le Stelle” a marzo 2022 uscirà al cinema e si potrà finalmente vedere in sala.

Il Direttore di Film Commission Torino Piemonte, Paolo Manera, ricorda che: “Ci ritroviamo con molta emozione, dopo una pausa forzata di due anni, ad accompagnare Emanuele Caruso in questo progetto che FCTP ha sostenuto con convinzione attraverso il Piemonte Doc Film Fund. “A Riveder le Stelle” conferma ancora una volta tutte le caratteristiche di unicità e originalità che contraddistinguono da sempre le opere del giovane regista e produttore piemontese, sia nel percorso produttivo che in quello di diffusione e incontro con il pubblico
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"Emanuele Caruso torna in Val Grande per farci riflettere sul destino del nostro pianeta" - dichiara Massimo Bocci, Commissario Straordinario Ente Parco Nazionale Val Grande - "e lo fa con un viaggio, con una sorta di compagnia dell'anello di tolkeniana memoria, attraverso la natura prorompente del nostro Parco. Abbiamo accolto con entusiasmo l’Anteprima del docufilm “A Riveder le Stelle” a Domodossola come occasione speciale per festeggiare il nostro trentesimo compleanno che cade esattamente il 2 marzo. Muoversi lentamente assaporando, passo dopo passo, il contatto con la natura: una natura che cura è dunque la ricetta, perché la nostra società recuperi quei valori e quelle attenzioni un po’ dimenticate - fino a che il Covid non ce le ha brutalmente ricordate - che serviranno per lasciare ai nostri figli un mondo migliore".

Realizzato nel 2019, la distribuzione del film fu bloccata dalle restrizioni imposte dalla pandemia. La difficile scelta del regista e di Obiettivo Cinema è stata quindi quella di attendere la riapertura delle sale cinematografiche per poter presentare la pellicola sul grande schermo e non in streaming o su piattaforme online.
Nella filosofia della casa di produzione, infatti, la visione in streaming diventa un punto di arrivo di un percorso che parte dalla sala cinematografica e dalla fruizione collettiva del film. Una dimensione pubblica capace di innescare confronti e di creare nuove consapevolezze sui temi proposti. Come è già avvenuto per i suoi precedenti lavori, il regista introdurrà personalmente gran parte delle proiezioni in sala, creando un rapporto diretto ed entrando così in relazione con il pubblico presente in sala.

La sera del 3 marzo 2022 alle ore 20.30, alla presenza del Dott. Franco Berrino e del regista e produttore Emanuele Caruso, il cinema Reposi di Torino, sarà sede dell’Evento Speciale pensato per festeggiare l’uscita del film in sala. Dato il grande afflusso di pubblico già prenotato, una seconda proiezione si svolgerà, sempre il 3 marzo, alle ore 21 in una seconda sala del cinema.
Le altre due Anteprime del Film si svolgeranno a Domodossola (VCO) il 2 marzo 2022 e ad Alba (CN) il 4 marzo 2022.
Tutta la programmazione nelle sale si trova alla pagina: www.stellefilm.it.

Girato i primi di agosto 2019, in appena una settimana, utilizzando solo due cellulari e un piccolo drone, alimentati a energia sostenibile, “A Riveder le Stelle” è un progetto sperimentale concepito come una lettera al futuro dell’umanità: un lavoro originale e a impatto zero che, attraverso un linguaggio comunicativo fuori dai canoni, punta i riflettori sull’ambiente e sulle conseguenze del cambiamento climatico.

In questi due lunghi e complessi anni, molti ci hanno chiesto di vedere il film on line" - racconta il regista - "ma la produzione ha preferito aspettare perché il nostro documentario doveva essere, e speriamo sarà, un’occasione di incontro e di confronto. Proprio per questo siamo felicissimi di annunciare che, dopo due lunghi anni, A Riveder le Stelle sarà nei cinema a partire dal 3 Marzo 2022. Arriviamo da due anni intensi e difficili" - prosegue Emanuele Caruso - "anni in cui il mondo è cambiato completamente, sono cambiate anche le nostre abitudini. Il Covid 19 era un’emergenza per la quale nessuno di noi era pronto. Ecco, il film nasce su un’altra emergenza che sarà ancora più profonda di quella del Virus, che è quella del cambiamento climatico. In questi decenni abbiamo sfruttato troppo questo pianeta, abbiamo consumato troppo le sue risorse, abbiamo inquinato oltre ogni limite. Il nostro stile di vita, in qualche modo, farà sì che questo pianeta nei prossimi anni verrà a chiederci il conto, che lo vogliamo oppure no. Ed è proprio su questa esigenza e riflessione che nasce il mio film, un viaggio a piedi di 7 giorni, con dei protagonisti di eccezione, per cercare di cambiare la nostra visione e il nostro modo di ragionare”.

Dopo lo straordinario e inaspettato successo de "La Terra Buona", oltre 55.000 biglietti venduti (Fonte Cinetel) con un incasso al botteghino superiore ai 310.000 Euro, il regista piemontese torna al cinema con un progetto del tutto originale: un viaggio sospeso nel tempo tra i percorsi montani della Val Grande (VCO). Protagonisti della pellicola l’attore e alpinista Giuseppe Cederna, l’attrice Maya Sansa e il Dottor Franco Berrino che ha partecipato attivamente alla “spedizione”, apportando un contributo che resta unico per il film.

Il documentario racconta un cammino lungo 7 giorni, in cui vengono percorsi 36 km con un dislivello di 5.000 metri, alla riscoperta della natura e dell’umanità.
È dunque su queste tematiche che si interroga il regista, seguendo passo dopo passo, un gruppo di 6 ‘viandanti d’eccezione’. Compagni di cammino che non si conoscevano e che, arrivando da mondi totalmente diversi, hanno voluto condividere una esperienza unica, affrontando insieme un viaggio che, giorno dopo giorno, diventa anche un percorso interno.

La sfida, coraggiosamente lanciata dal giovane regista di Alba e subito accolta con entusiasmo dai partecipanti, è stata quella di immaginare un mondo dove l’uomo non è riuscito a salvare il proprio Pianeta e provare a rispondere, ognuno a suo modo, alla domanda che il nostro futuro ci impone: “Come abbiamo potuto permetterlo?”. Ad accompagnarli in questa loro esperienza di scoperta personale e collettiva, gli incredibili panorami del Parco Nazionale della Val Grande: una delle aree Wilderness più estese in Europa, al confine fra il Piemonte e la Svizzera. Luoghi selvaggi, incontaminati, in cui la società non ha messo le radici e dove le stelle, la sera, sono l’unica luce che l’occhio umano percepisce.

Abbiamo camminato connettendoci con la natura e tra di noi" - racconta l’attore Giuseppe Cederna" - "lo abbiamo fatto con una grande umiltà, creando un vero laboratorio di apertura verso il mondo, dove ognuno di noi si è raccontato e si è messo continuamente in gioco. Dell’esperienza vissuta in questo Parco, realmente selvaggio, mi resterà per sempre impressa l’accoglienza e la grande generosità delle Guardie Forestali e il rapporto con la natura che ognuno di noi si è impegnato a riscoprire. Nel corso dei sette giorni in cui è durata la passeggiata, abbiamo creato dei veri e propri ritratti umani, guardandoci dentro e imparando a convivere con persone sconosciute e diverse da noi”.

Tra i camminatori c’era anche l’epidemiologo, esperto di sana alimentazione, Dottor Franco Berrino che commenta così l’esperienza vissuta: “Per me il viaggio è a piedi. Meglio se in salita, in montagna, dove la fatica e il ritmo pacificano la mente. Amo accompagnare il ritmo del cammino recitando mentalmente un mantra, una sillaba ad ogni passo: RaMa DaSa SaSe SoHam, io sono questo, sono uno con l’infinito. Condividere la fatica del camminare rivela e consolida amicizie, come quelle nate in quei giorni con gli altri protagonisti della compagnia: Chiara, Corrado, Emanuele, Giuseppe, Lorenzo, Maya, Stefania, Valter”.

23/02/2022, 17:06