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Note di regia di "The Prison of Zarqa"


Note di regia di
Lideazione della storia partita dal voler estrapolare un tema da eventi realmente accaduti e costruirvi unimpalcatura concettuale per discutere dinamiche universalmente condivise. Dopo un periodo di intensa lettura, trama, dialoghi e tematiche cominciavano a prendere forma. Il fenomeno della Primavera Araba diventa una premessa per dibattere rabbia e irrazionalit nelle persone. Nel contesto turbolento della rivoluzione, il personaggio pi giovane incarna la forza e necessit di cambiamento ma anche la mancata lungimiranza dei leader. Il personaggio pi anziano rappresenta la mente, la ragione dietro lazione e la costante resistenza contro il serpeggiante rifiuto delleducazione e la marginalizzazione degli intellettuali. Il simbolismo della storia viene rafforzato dal confinamento spaziale. Il bunker, reminiscente dellAllegoria della Caverna platonica, teatro di verit ed illusioni. Lunit di spazio e la fotografia estrapola i personaggi dal contesto realistico e socio-politico e li pone in uno pi metaforico. Allo stesso modo, lutilizzo del mitodi Zarqa al-Yamama, figura di saggezza soppressa dalla cecit umana, dona alla storia ulteriori sfumature simboliche.
Per quanto concerne lo stile, ho cercato di costruire questibrido tra realismo e simbolismo, sperimentando con diversi media. Il flusso di immagini mescola materiale darchivio, live action e illustrazioni in acquarello. Con il procedere della storia, la situazione si separa progressivamente dal piano della realt. Allo stesso modo, le immagini si spostano sulla gamma ontologica. Il film si apre con del materiale darchivio, il quale mostra immagini originali filmate durante le rivolte della Primavera Araba. Cos facendo, viene data unindicazione temporale e spaziale. Tuttavia, il film si stacca gradualmente dagli eventi reali per raccontare una storia pi personale ed allegorica che culmina nellutilizzo degli acquarelli. Questultimi, con colori accesi e figure stilizzate, appartengono al lato opposto della gamma ontologica e rappresentano lanima mitico filosofica del corto. Il live-action che occupa la maggior parte del corto, si posiziona tra il documentario e animazione. Da un punto di vista ontologico, esso rispecchia lobiettivo della regia di destreggiarsi tra il reale ed il simbolo.

Ian Cardinali