Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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PRISMA - Ragazzi e ragazze alla ricerca di se stess*


La serie Original italiana in 8 episodi sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in 240 Paesi e territori nel mondo a partire dal 21 settembre. Diretta da Ludovico Bessegato e scritta dal regista insieme ad Alice Urciuolo. Nel cast Mattia Carrano, Lorenzo Zurzolo, Caterina Forza, Chiara Bordi, LXX Blood, Matteo Scattaretico, Zakaria Hamza Nella colonna sonora una nuova canzone scritta da Achille Lauro


PRISMA - Ragazzi e ragazze alla ricerca di se stess*
Chiara Bordi e Mattia Carrano in "Prisma"
Fluidità. È la parola d'ordine di questa nuova serie targata Prime e destinata al pubblico teen sempre a caccia di nuove serie a cui affezionarsi. Prisma è ambientata in una cittadina del Lazio (Latina) benestante e a quanto pare anche di aperte vedute, almeno nei primi episodi, in cui un gruppo di coetanei, studenti e non, iniziano a inciampare nei primi rapporti sentimentali, spinti dall'ormone, dalla curiosità e da un onda social sempre meno attaccata alla relazione maschio femmina.

Di storia ce n'è poca ma i fili rossi su cui camminano le vicende dei singoli si incrociano in maniera interessante e curiosa. Più che sapere come va a finire ci interessa vedere l'evoluzione di personaggi che ci sembra, dopo pochi minuti, di conoscere da tempo: figli, vicini di casa, protagonisti di racconti ed episodi familiari e di cronaca.

Sono lì che si girano intorno, annusano, mordono come degli animali in preda a una incontenibile voglia di affermazione dell'io in un contesto che spesso li mette in secondo piano. E allora, forse inconsapevolmente, di crearsi un proprio mondo fatto di social di trap, di canne, di sguardi d'amore o di odio.

Ludovico Bessegato sa come cogliere il segno e coinvolgere il suo pubblico, usando un cast acerbo ma convincente, senza troppe star (specie tra gli adulti) ma con una base semplice e credibile. "Prisma", sulla strada di altre serie giovanili italiane, somiglia sempre più alle produzioni internazionali e la scelta di spingere sul pedale dell'identità sessuale potrebbe sembrare stereotipata (alla Mostra di Venezia ce n'era in ogni film) ma, al momento appare vincente.

15/09/2022, 18:40

Stefano Amadio