Note di regia di "Mahmood"


Note di regia di
I documentari sono un’occasione per scoprire storie, persone, vita reale. Non mi piace mai arrivare troppo preparato, preferisco avere una base di partenza, e poi far sì che strada facendo possa crearmi il mio punto di vista o parere sull’argomento o personaggio protagonista del film. Con Mahmood è stato così. C’è voluto del tempo per capire chi avessi esattamente di fronte. Per settimane, in giro, in tour, a casa o nei giorni off, abbiamo girato quello che accadeva, con un approccio observational, senza invadere i suoi spazi e tirar fuori le cose contro voglia. Alessandro è una persona molto socievole ma che non si apre facilmente su temi intimi e personali: quelli li mette nelle sue canzoni. Anche nelle interviste c’è bisogno di tempo, devi guadagnarti la sua fiducia. Abbiamo avuto modo di fotografare da vicino lo splendido rapporto che Alessandro ha con sua mamma Anna, assoluta co-protagonista di questo film. Alessandro mette nei suoi testi tante cose che nella vita di tutti i giorni fa fatica a comunicare; per questo molto spesso ho optato per un approccio di ripresa molto intimo durante le parti live, non di rado in piano sequenza, come se quei brani, in quel momento fossero uno speech, piuttosto che una performance.

Giorgio Testi