ANIMAPHIX 8 - I premi dell'VIII edizione del Festival


ANIMAPHIX 8 - I premi dell'VIII edizione del Festival
La giuria della competizione nazionale Animaphix, composta da Nico Bonomolo (regista), Christian Uva (professore di Cinema e Tecnologia al DAMS di Roma Tre) e Giulia Conoscenti (illustratrice, animatrice e docente all'Accademia di Belle Arti di Siracusa) assegna il Premio Giannalberto Bendazzi a Pentola di Leo Černic (Italia, 2022) e motiva così la scelta: «La storia di un uomo intrappolato in un matrimonio infelice che diventa quella di un (super)eroe dei nostri tempi. A renderla incisiva e originale è un’animazione vibrante e spigolosa in cui leggerezza e complessità si tengono idealmente insieme per dare vita a una piccola ma intensa parabola sull’identità, l’amore e la libertà»; menzione speciale a Graziano e la giraffa di Fabio Orlando, Tommaso Zerbi (Italia, 2022) che «Con uno stile grafico frizzante, racconta con ironia e originalità un mondo in cui gli elettrodomestici smettono di essere meri macchinari ausiliari alle nostre vite e con ritrovata consapevolezza iniziano a vivere una loro esistenza parallela, e forse antagonista, alla nostra. Con un finale imprevedibile, feroce e primitivo che lascia lo spettatore senza parole ma con tanti pensieri!». Il pubblico premia Il sogno di Donato Sansone (Italia, 2022).

La giuria della competizione internazionale composta da Chiara Magri (coordinatrice e direttrice artistica del corso d'Animazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema e Membro del Comitato scientifico di Animaphix), Olivier Cotte (storico del cinema di animazione, scrittore, sceneggiatore di graphic novel e regista) e Annegret Richter (amministratore delegato di AG Animationsfilm, vicepresidente di ASIFA International e programmer) premia Backflip di Nikita Diakur (Germania, 2022) con la seguente motivazione: «All'inizio, il film potrebbe rivelare solo un compito semplice e forse anche stupido. Ma una volta che il film va avanti, sono tante le questioni che ne emergono e tante le domande: dal rapporto tra essere umano e macchina al legame tra l'artista e il suo mezzo espressivo. Il film diventa un'esperienza intensa, sia a livello emotivo che intellettuale»; e assegna una menzione speciale a Steakhouse di Špela Čadež (Slovenia, 2021) dichiarando: «Bastano pochi istanti per capire e sentire la situazione problematica in cui si trova la protagonista. Con una grande qualità nell'animazione, nella recitazione, nella narrazione e nell'atmosfera, il film rivela cosa stia succedendo nella sua mente e tocca il nostro cuore con un sottile umorismo nero». Il premio del pubblico va a Downfall di Rona Fayad (Libano, 2021).

Per la competizione sperimentale la stessa giuria premia Orgiastic Hyper Plastic di Paul Bush (Danimarca, 2021), e commenta: «Il regista si diverte a giocare con la bellezza della plastica, e anche noi, come pubblico, a guardare il film. È colorato e leggero, perfettamente sincronizzato e realizzato. Ma alla fine, ciò che rimarrà è un forte senso di colpevole piacere, perché noi come esseri umani siamo parte del lato brutto. Quello che ci piace è che il film nasconda un'affermazione forte e rilevante sotto strati di divertimento, plastica e bellezza»; ad Orgiastic Hyper Plastic spetta anche il premio del pubblico.

La giuria della competizione dei documentari animati (Anidoc) formata da Costanza Quatriglio (regista e direttrice artistica del CSC Documentario - Sede Sicilia), Joshua Whalen (regista e direttore artistico del festival Documentaria) e Lawrence Thomas Martinelli (giornalista culturale, saggista e docente) premia The Garbage Man di Laura Gonçalves (Portogallo, 2022) con la seguente motivazione: «Testimonianze collettive del protagonista scomparso "uomo della spazzatura". Animazione fluida in "stile fatto a mano", che informa, illustra e diverte insieme. La musica sta in piedi da sola, anche se ben integrata nella trama. Nuovo approccio senza ridondanza. Documentazione multilivello dell'impostazione della cena, dell'attività del protagonista, della guerra coloniale, della dittatura portoghese, che emergono da discorsi familiari registrati»; assegna due menzioni speciali: la prima a Love, Dad di Diana Cam Van Nguyen (Repubblica Ceca, 2021), e dichiara: «Un’opera raccolta e intimista in grado di combinare, con singolare delicatezza, riprese dal vero e diverse tecniche d’animazione. In Love, Dad è anche la grande sensibilità narrativa dell’autrice a catturare l’attenzione dello spettatore traghettandolo all’interno di un rapporto familiare privato»; la seconda a The Seine's Tears di Yanis Belaid, Eliott Benard, Nicolas Mayeur, Etienne Moulin, Hadrien Pinot, Lisa Vicente, Philippine Singer, Alice Letailleur (Francia, 2021) per «L'ottima padronanza dei tempi narrativi, maestria tecnica e un’interessante costruzione drammaturgica. Meritevole anche il coraggio mostrato nel reinterpretare, in una chiave personale e lirica, un drammatico e controverso avvenimento storico». La scelta del pubblico cade su I am Chuma di Wendy Spinks e Clea Mallison (Sudafrica 2022).

17/10/2022, 10:11