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Note di regia di "Mirabile Visione: Inferno"


Note di regia di
Se Dante tornasse ora, cosa potrebbe dire del nostro mondo? Abbiamo provato a spiegarlo attraverso un docufilm, limitandoci per ora allInferno. Descrivendone alcuni aspetti che in molti, troppi non abbiamo colto quando lo abbiamo studiato al Liceo. E cioè che lInferno (come gli altri regni danteschi) non un luogo estraneo di un incomprensibile aldilà, ma la raffigurazione profonda e attualissima delluomo, delle sue possibilità, dei suoi limiti e dei continui superamenti che può intraprendere. Come dice il Poeta: in hac vita. I fenomeni, i processi e la crisi della societ capitalista, che crea disuguaglianze e accumulo smisurato per pochi. Ecco la terribile lupa! La manipolazione massmediatica, la rassegnazione che ci fa, passivamente, accettare linaccettabile. E poi lassenza di spiritualit, la distruzione dellambiente, la predazione delle risorse, loppressione esterna ed interiore. Mirabile Visione: Inferno quindi un grande mosaico dove si fondono, necessariamente, diversi linguaggi. Ma su che piano? Laico o spirituale? Di qui lidea di (non) risolvere questo dualismo affidando la narrazione a due distinte entità narrative, una Prof di Liceo da una parte, un prete cattolico dallaltra. Aspetto secolare e aspetto cristiano che convivono e si compenetrano. Un prete che non cita mai Dante, eppure sembra raccontare la Commedia. Una Prof che non cita mai il Vangelo, eppure sembra, in qualche modo, volerci salvare. In mezzo, il racconto del viaggio con una selezione di terzine dantesche come pietre miliari di un percorso di emozioni, suggestioni e riflessioni profonde sullessere umano e sulla società moderna, in un periodo storico particolarmente sensibile alle tematiche care al Sommo Poeta.

Matteo Gagliardi