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VICINI DI CASA - Sesso, sesso, sesso e...


La nuova commedia diretta da Paolo Costella mette in scena due coppie alle prese con il sesso. Ma non è questo il tema del film, è soltanto uno spunto per parlare di sé. Con Claudio Bisio, Valentina Lodovini, Vittoria Puccini, Vinicio Marchioni. In sala distribuito da Medusa dal 1° dicembre


VICINI DI CASA - Sesso, sesso, sesso e...
Il cast e il regista di "Vicini di casa"
Annunciato come un film afrodisiaco, "Vicini di casa" è in realtà un film logorroico. I quattro personaggi, che ci aspettiamo si scatenino in numeri da kamasutra, rimangono per un'ora e mezza a parlare di loro stessi, con un'esplosione di ego che solo sui social è possibile trovare oggigiorno.

La commedia borghese, alla francese, piena di ironia, di battute al vetriolo, ma anche, nel caso, di sensualità è solo uno spunto. Nel film di Costella, alle parole non seguono i fatti. Quello che non si sviluppa è l'empatia con i personaggi e la complicità per la situazione. Come spesso accade nei film italiani, tutta una vita, nel bene e nel male, è riassunta nei dialoghi di una serata, tutto è estremamente sottolineato ma senza andare a creare approfondimenti sui personaggi, dal carattere solamente accennato. La scelta di ciò che accennare e ciò che approfondire sembra invertita, con dialoghi lunghi (il primo dura venti minuti...) su argomenti poco interessanti, utili solo per presentare una situazione familiare e dettagli comici (la tirchieria del padrone di casa, ad esempio che ben usata farebbe personaggio) trattati in superficie. Il tutto condito da pochissime battute di spirito capaci di far sorridere. E poi lo sbandierato "sesso" è solo un argomento di conversazione: a fronte di una timida avance, non si passa a una situazione intrigante o a un'immagine sexy. Parole e solo parole.

Paolo Costella mette in scena bene gli attori, muovendoli in casa come su un palcoscenico, ma non riesce a creare, anche per colpa di una sceneggiatura che non decolla mai, il giusto feeling tra personaggi e spettatori, ma anche tra gli stessi personaggi, indispensabile in una commedia che dovrebbe fare del coinvolgimento l'arma vincente.

I quattro interpreti fanno fatica a parlare del nulla, dovendo imporre se stessi prima di ogni altra cosa. Claudio Bisio continua a commentare con le faccette e gli sguardini ogni situazione (un film non è Zelig), annullando le già esili battute e situazioni. Vittoria Puccini fa il suo ma sembra leggera come il personaggio, mentre Vinicio Marchioni e Valentina Lodovini, aiutati dalle loro "strane" abitudini, riescono a proporre personaggi un po' più articolati, ma anche per loro tutto si risolve nelle parole e poco nei fatti.

05/12/2022, 08:12

Natalia Giunti