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TFF40 - Luca Scivoletto: "I miei pionieri sono ragazzi come tanti"


TFF40 - Luca Scivoletto:
Luca Scivoletto accompagna la sua opera prima nel lungometraggio di finzione, "I Pionieri", in selezione ufficiale al Torino Film Festival 40. Un film interpretato da attori di esperienza come Peppino Mazzotta, Eleonora Danco e Lorenza Indovina (per non dire dello splendido Claudio Bigagli come Berlinguer), ma anche e soprattutto di giovani come Mattia Bonaventura, Francesco Cilia, Danilo Di Vita e Matilde Sofia Fazio.

"Come ho scelto i miei giovani attori protagonisti?", spiega l'autore. "Abbiamo avuto poco tempo per il casting, siamo stati bravi e fortunati. Sono contento di tutti loro, la cosa fondamentale era che funzionassero come quartetto, non tanto singolarmente. Abbiamo anche fatto molte prove prima, che sono servite tantissimo: quando ci siamo trovati a girare, in breve tempo avevamo le scene buone".

"L'idea è nata 5 anni fa, quando ho scritto il soggetto da Fandango mi hanno proposto di trasformarlo anche in un libro. Poi è arrivato il Covid e il progetto cinematografico ha avuto ritardi, per cui ora mi immagino che sembri un film tratto da un romanzo: non è così, sono nati insieme ma mi sento di consigliarla come procedura, dà modo a un autore di conoscere meglio i suoi personaggi, dare profondità alla storia".

"Torno all'Italia a cavallo tra anni '80' e '90, un periodo molto importante non solo per i Paesi dell'est ma anche per noi italiani, in cui il Partito Comunista aveva molta importanza. Da un giorno all'altro quel mondo è sparito e un intero 'pacchetto' di valori non servivano più a nulla. I miei protagonisti dodicenni vivono questo passaggio e si trovano persi: grazie alla loro avventura, alla fuga da casa, riprenderanno in mano la situazione".

"Sono figlio di dirigenti del PCI, quindi in parte viene dal mio DNA. Ma i Pionieri quando ero ragazzo non esistevano già più: Massimo D'Alema ne è stato uno dei capi quando aveva 8 anni, lo ricorda nella sua biografia. Era obbligatorio per i figli dei dirigenti, tutta la trafila di crescita tra compagni era simile per certi versi a un ordine religioso".

"Credo che questo film possa parlare anche ai ragazzi di oggi, mi concentro con ironia su un momento magico della crescita di tutti. Quel brivido che senti quando capisci che stai per fare il salto verso l'età adulta, quando inizi a mettere in discussione in modo sano i valori della tua famiglia, senti il bisogno di un po' di ribellione. Ora sto progettando nuovi lavori, che in parte mi faranno restare nel passato... ma ci sarà anche del contemporaneo, finalmente":

29/11/2022, 13:34

Carlo Griseri