Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

Note di regia di "Diversi Come Due Gocce d'Acqua"


Note di regia di
Prima di partire per un progetto mi piace sempre farmi delle domande per poi cercare assieme a tutti quelli che parteciperanno all’avventura delle risposte e condividerle: che film vogliamo fare? come possiamo raccontare la nostra storia?
Davanti a Diversi come due gocce d’acqua ho pensato che fosse interessante cavalcare l’idea di una favola contemporanea: la storia di Sharon e Gaetano ha infatti in sé alcuni ingredienti vincenti tipici della più classica delle storie d’amore. Parlo dell’amore impossibile fra un ragazzo e una ragazza apparentemente distanti, ma che proprio nel corso della nostra vicenda si avvicineranno rendendosi conto che non è così. Una commedia romantica classica, con una venatura di Cenerentola, una spruzzata di Pretty Woman e Notting Hill, ma senza rinnegare la passione di una città fantastica come Napoli e tutte le dinamiche umane che
comporta.
Le favole perlopiù vivono di contrasti, a volte estremizzati anche esteticamente, per sottolineare la natura dei personaggi: il principe e Cenerentola, Cappuccetto Rosso e il lupo, il miliardario e la prostituta, la star di Hollywood e il libraio bohémien. Nel nostro caso la figlia del pescivendolo e l’aristocratico della famiglia bene, la famiglia degli Heglen. In quest’ottica di contrasto ho da subito immaginato che tutti gli elementi di messa in scena dovessero andare in questa direzione: dalla scenografia al suono, dalla fotografia ai movimenti di macchina, tutto doveva contribuire ad accrescere la dissonanza tra questi due mondi che a poco a poco invece iniziano ad entrare in contatto, contaminandosi.
Per questo troveremo un iniziale scarto tra l’elegante villa di Gaetano e il fatiscente palazzo
dove abita Sharon, tra la compostezza delle inquadrature del mondo degli Heglen e
l’irrequietezza dei movimenti di macchina al mercato, per poi arrivare ad unire i due modi in
una fusione armonica, come quella che nasce tra i due protagonisti.
Una nota particolare merita il vero coprotagonista della storia: Napoli. Il fatto che una storia romantica avvenga a Napoli non può essere considerato un elemento secondario (e parlando da milanese è chiaro che Napoli possiede per me un fascino unico), bensì quell’elemento che rende la nostra storia ancora più potente. E questo perché, in una
favola che vive di contrasti, quale città possiede più contrasti se non la stupenda Napoli? In
questo senso la città è davvero da considerare una co-protagonista al pari di Sharon e
Gaetano, mostrandoci quanto sia possibile la contaminazione tra mondi apparentemente diversi eppure vicini, come “due gocce d’acqua”.

Luca Lucini

08/12/2022, 18:47