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VISIONI SARDE NEL MONDO - Il Comitato Dante di
Kiel ospitera' i cortometraggi il 24 febbraio


VISIONI SARDE NEL MONDO - Il Comitato Dante di Kiel ospitera' i cortometraggi il 24 febbraio
Dopo Berna, Kiel.
Visioni Sarde dopo la tappa nella capitale Svizzera è stata chiamata a rappresentare il cinema italiano a Kiel, popolosa città sul Mar Baltico e capoluogo della regione di Schleswig-Holstein, nella Germania Settentrionale, nonché importante porto di imbarco per la Scandinavia.
Sarà la Dante di Kiel ad organizzare la proiezione presso la sede della Società italo- tedesca, Diedrichstraße 2, venerdì 24 febbraio alle ore 17:30.
Conduce la serata la dottoressa Chiara Matarese, presidente del Comitato. A rappresentare il cinema sardo è stato chiamato il nuorese Sergio Falchi. Il giovane regista, che vive tra la Sardegna e il Regno Unito, ha studiato ecologia, biologia, scrittura creativa e fotografia. È l'autore del cortometraggio "Senza te (Without you" uno dei tre in programma a Kiel.
Nelle sue note di regia si legge che "Senza te" è una storia di presenza e assenza: una storia d’amore. Uno sguardo nel mondo di un uomo solo che vive nelle difficoltà dell’elaborazione di una perdita, non compresa anche per la scarsa comunicazione e lo scarso contatto con la nipote, dovuta alla diversa età e aggravata dalla speciale condizione che tutti noi abbiamo vissuto negli anni del Covid. Il corto, autoprodotto, è stato girato in soli 3 giorni anche in funzione delle condizioni di salute dell'amato Giampaolo Loddo, attore protagonista, purtroppo scomparso qualche mese dopo, nell’aprile 2022.
"Senza te" è il secondo cortometraggio di Sergio Falchi, dopo il suo primo "Eccomi (Flamingos)" realizzato nel 2017, anch'esso inserito nella rosa della rassegna Visioni Sarde

Giampaolo Loddo è altresì presente nel secondo cortometraggio in cartellone "12 Aprile", di Antonello Deidda. Un ironico viaggio nel tempo che unisce il mitico giorno, in cui nel 1970 la squadra di calcio del Cagliari vinse lo scudetto e quello del 2020, in pieno lockdown, in una città deserta e inquietante.

Antonello Deidda è giornalista e scrittore. Ha lavorato per i due quotidiani sardi, L’Unione Sarda prima e La Nuova Sardegna poi, occupandosi di cronaca nera, giudiziaria, sport e spettacoli. Ha collaborato con quotidiani nazionali come La Repubblica e il Corriere della Sera. Ha iniziato la sua attività di scrittore nel 2000 con “Tori scatenati” e ha proseguito dal 2014 con “Eravamo giovani nel ‘67”, “Un’estate sudamericana” e “La notte "di Cagliari.
“12 aprile” è la mia esperienza da film maker - ha dichiarato Deidda - ed è stata anche la scoperta di un mondo nuovo: quello del cinema. L’idea di opera cinematografica era per così dire “naif” e un po’ ingenua. Un tizio dietro la macchina da presa che riprende persone e cose in movimento. Come insegna Truffaut, invece “la realizzazione di un film assomiglia ad un viaggio in diligenza nel far west: all’inizio sembra facile arrivare a destinazione, poi a metà percorso iniziano i dubbi di non farcela, prima di arrivare alla fine e di capire che è stato durissimo”. “12 aprile” è stato davvero un viaggio: prodotto da me stesso con un basso budget, ho incontrato numerose difficoltà, prima fra tutte la scelta delle location, trovate grazie all’aiuto di amici. Una scena è stata girata in un circolo privato, un’altra nel Luna Park del Poetto e infine una nella piazzetta dove ogni anno parte la processione di Sant’Efisio. Gli attori si sono dimostrati tutti molto bravi ma una menzione va a G
iampaolo Loddo, recentemente scomparso, grande personaggio della scena cagliaritana, qui in una delle sue ultime interpretazioni".
Il trittico cinematografico è completato da "La Venere di Milis" di Giorgia Puliga, una commedia giallo-rosa che prende le mosse dal ritrovamento di una "Venere sarda". La storia si dipana tra tentativi di imboscamento da parte di Tonio, agricoltore rassegnato interpretato da Angelo Orlando, equivoci e momenti di suspense, con le donne del passato lontano o del presente sempre forze motrici del destino degli uomini.

Giorgia Puliga è nata a Oristano nel 2000, vive e lavora a Roma. La sua passione per il cinema nasce nei primi anni di liceo e la porta a frequentare il suo primo corso di regista con il maestro e regista Gian Paolo Vallati. Si iscrive quindi all'Accademia di Belle Arti di Roma, dove frequenta l'ultimo anno del corso di Teorie e Tecniche Audiovisive. Ha partecipato a diversi workshop, campus e stage, e come giurata alla 57a Mostra Cinema Internazionale del Nuovo di Pesaro. "La Venere di Milis" è il suo primo cortometraggio professionale.
Questo lavoro - ha dichiarato Giorgia Puliga - per me è stato un momento di apprendimento unico non solo sotto l'aspetto della produzione e artistica che mi ha consentito, grazie alla collaborazione con i miei insegnati, di conoscermi meglio sotto il profilo professionale.

Il concorso Visioni Sarde è nato nel 2014 nell'ambito dello storico Festival Visioni Italiane con lo scopo di promuovere il giovane cinema sardo. La rassegna è co-organizzata dalla Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna e dalla Cineteca di Bologna. Gli impegni della distribuzione in Italia e all'estero sono assolti dal Circolo sardo "A. Gramsci" di Torino e dall'associazione bolognese di promozione cinematografica "Visioni da Ichnussa"

21/02/2023, 19:03