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BERGAMO FILM MEETING 41 - "Subuk"


BERGAMO FILM MEETING 41 -
Il primo film della mostra concorso della 41.ma edizione del Bergamo Film Meeting è “Subuk”, del regista polacco Jacek Lusinski.

E’ l'ultimo lavoro dei produttori di “Carte Blanche”, “The Last Family” e del film candidato all'Oscar 2020 “Corpus Christi”.

Il faticoso ed ostinato percorso di una giovane madre di un ragazzo autistico, in una Polonia che passa dal regime comunista al post-comunismo. Tratto da una storia vera.

Una giovane ragazza, Maryśka, rimane incinta di Darek, un poliziotto più anziano. L'uomo non vuole il bambino e costringe la donna ad abortire. Nonostante una situazione finanziaria precaria e progetti di vita ambiziosi, Maryśka decide di partorire e Darek si allontana dalla sua vita. Poco dopo nasce suo figlio, nella cui educazione è sostenuta dalla sorella maggiore, Marta. Ben presto si scopre però che il ragazzo è molto diverso dai suoi coetanei: è stranamente chiuso, introverso, e l'unica parola che pronuncia è "śubuk".

Passano gli anni e al figlio di Maryśka, regolarmente espulso dagli asili frequentati, viene diagnosticato l’autismo. Inizialmente Maryśka non sa come affrontare questa situazione, e nella Polonia degli anni '90 nessuno comprende questo disturbo e le relative conseguenze familiari. Maryśka non si arrende e decide di imparare il più possibile sull'autismo e di fare di tutto affinché suo figlio possa avere un'educazione scolastica normale e non isolata. Sa che il ragazzo è sopra la media come intelligenza, ma necessita di più attenzione e pazienza dall'ambiente e dalla società, non preparata a cambiamenti e sensibilizzazioni su queste problematiche.

Sfidando il servizio sanitario e il sistema educativo polacco, Maryśka trova altre madri in una situazione simile, che sono ignorate dal sistema. Da quel momento la donna non si fermerà davanti a nulla per raggiungere il suo obiettivo e garantire l'accettazione e la comprensione sociale di suo figlio. Tutti quegli anni di testardaggine e di lotta contro la burocrazia e la spietatezza umana portarono cambiamenti significativi ed epocali nel sistema educativo polacco.

"Śubuk" è una storia che va dritta al cuore, piena di emozioni, ottimismo e tenero umorismo, senza mai prendere la deriva patetica e malinconica. Una storia sulla forza femminile, la gioia di vivere, una diversa percezione del mondo e il potenziale nascosto, che giace dormiente in ognuno di noi.

Dichiara il regista, presente in sala dopo la proiezione: “Ho avuto l’opportunità di osservare le madri che portano i loro figli in terapia in un centro specializzato. Di solito venivano da sole. Incuriosito, ho iniziato a parlare con loro. E’ emerso che la maggior parte dei mariti le aveva lasciate quando avevano scoperto che avrebbero avuto figli “con problemi”. Quindi ho deciso di affrontare questo tema”.

12/03/2023, 07:35

Luca Corbellini