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ROMANTICI A MILANO - Il 2 aprile su Rai5


ROMANTICI A MILANO - Il 2 aprile su Rai5
Dietro i grattacieli da Dubai “meneghina”, resiste una Milano nascosta, inquieta come la grande città di superficie. Animata da vite non riducibili al cliché liofilizzato dei social. Una realtà fotografata dal doc di Giuseppe Sansonna “Romantici a Milano”, in onda in prima visione domenica 2 aprile 2023 alle 22.00 su Rai 5.

Milano è un mosaico geometrico, come una tavola del fumettista Paolo Bacilieri, bravo a restituire quanto sia incisivo ancora oggi, lo sguardo di Scerbanenco su Milano. Ben inquadrata anche da fotografi dall’occhio lungo, e dall’anima profonda, come Uliano Lucas e Maria Vittoria Backhaus, che hanno visto la città più europea d’Italia cambiare pelle così in fretta e così spesso da smarrirsi. Una città che si lascia raccontare da comici di tre generazioni diverse, come Cochi Ponzoni, Paolo Rossi e Luca Ravenna, capaci di aprire gli occhi sulle miserie e sulle grandezze della milanesità, senza smarrire il gusto di ridere, di sé stessi e della vita. O cantata da musicisti veri come Ricky Gianco, che sanno ancora sciogliere l’amarezza in un sorriso, con voce nuda e chitarra acustica.
A proposito di musica e di intrecci generazionali, in piazza Buonarroti troneggia ancora la grande opera postuma di Giuseppe Verdi. Dimora in cui musicisti di lunghissimo corso vanno a riposare, non smettendo di trasmettere la propria esperienza a giovanissimi colleghi, ospiti della stessa struttura.

Anche il fumettista Sergio Gerasi cerca un dialogo con le generazioni precedenti, riversando il suo spaesamento da quarantenne nelle sue tavole. E racconta il mutamento cromatico della città. Nella sua Milano immaginaria, eppure autentica, addolcisce il brutalismo della Torre Velasca con una ricollocazione marina e cattura nel suo pennino il più inquieto dei fantasmi cittadini, il Manzoni senza Provvidenza.
Piero, invece, è un habitué del mitico Bar Giamaica e ha fatto in tempo ad intuire che le persone in carne ed ossa possono essere viste come sculture viventi: forse l’opera più interessante, da osservare ed ascoltare.
Ci sono anche i luoghi “magici”. Posti come la copisteria di Lambrate, capace di trasformarsi all’occorrenza in una galleria d’arte per giovani promettenti e per ospitare le opere del suo proprietario, Adriano Pasquali. Volti di un’altra epoca, manipolati e sottratti all’oblio. Figure scovate nella penombra milanese e nella controstoria cittadina, come i personaggi di Hurricane Ivan, fumettista underground.

Un altro luogo atipico è la palestra di boxe della periferia di Via Padova, ideata e gestita da un giovane pugile filosofo ispirandosi ad un ginnasio greco. Un luogo in cui convivono sacchi da colpire e libri da leggere, allenamenti all’ultimo respiro e concerti jazz. Una coesistenza tra mondi diversi, che aspira a diventare esempio di vita, senza un filo di retorica. A due passi dalla palestra c’è il Parco Trotter, affollato dagli alunni della Casa del sole. Scuola nata come utopia un secolo fa, perché i figli degli operai potessero vivere e apprendere all’aria aperta, lontano dalle malsane case della periferia. Dopo varie trasformazioni, oggi è ancora l’esempio di una didattica all’avanguardia, di un mondo possibile, vitale e multietnico.

01/04/2023, 18:42