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CINGOLI ROSSI - Anteprima il 28 giugno a Bologna


CINGOLI ROSSI - Anteprima il 28 giugno a Bologna
Mercoledì 28 giugno, alle ore 21, al Cinema Odeon di Bologna, sarà presentato in anteprima assoluta Cingoli Rossi, dedicato alla straordinaria figura del bolognese Edo Ansaloni, pioniere del florovivaismo europeo, collezionista, cineoperatore e fotografo della Liberazione di Bologna, fondatore del Museo Memoriale della Libertà, un unicum nel panorama museale e collezionistico internazionale sui temi della seconda guerra mondiale.

Prodotto da Video Magazine con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso l'Emilia-Romagna Film Commission, e con il contributo di Banca Patrimoni Sella & C. e dell’ANPI di Bologna, il film ripercorre l’incredibile vita di Edo Ansaloni, uomo dalle mille passioni, attraverso un racconto che si dipana lungo tutto il ‘900, dalla metà degli anni Venti fino al 2020, quando Edo scompare a 95 anni lasciando un’eredità straordinaria.

Grande appassionato di fotografia e di meccanica - suoi gli scatti e le riprese della Liberazione di Bologna, avvenuta il 21 aprile 1945 - Edo fin dagli inizi lavorò, incrementandola, nell’azienda vivaistica del padre Arturo, uomo altrettanto geniale che per primo avviò la raccolta di mezzi militari nel dopoguerra intuendo l’importanza di un loro riutilizzo in agricoltura e nella vivaistica. Pioniere indiscusso del florovivaismo italiano ed europeo, grazie anche a una serie di viaggi negli Stati Uniti e non solo, Edo rivoluzionò tutti i campi del suo settore, dalla produzione alla commercializzazione e conservazione dei prodotti florovivaistici, fino alla creazione dei Garden Center, i primi in Europa, nel 1960 a Roma e nel 1961 a San Lazzaro di Savena. Amante dei motori, passione che lo porterà a stringere una duratura amicizia con Nicola Bulgari, mise insieme una vasta collezione di automobili d’epoca tra cui anche una BMW appartenuta a Marcello Mastroianni, e fondò nel 1969 il primo Club del fuoristrada in Italia. Ma la sua creatura più amata fu proprio il “Museo Memoriale della Libertà”, fondato nel 2000 a Bologna, grazie alla sua volontà e ostinazione, con l’aiuto dei figli: un percorso immersivo e sensoriale composto da 5 stanze tematiche che raccontano la vita civile e militare durante la seconda guerra mondiale; l’esposizione di numerosi veicoli militari originali; un convoglio ferroviario originale che ospita una mostra permanente sulla deportazione verso i campi di sterminio. Un vero regalo per la città di Bologna che fino ad allora non aveva ancora visto sorgere un museo dedicato a quei tragici anni.

Il film è impreziosito da numerose immagini e video inediti, provenienti dall’Archivio della famiglia Ansaloni, e dalle testimonianze di familiari, amici e collaboratori che hanno lavorato con Edo. Il tutto arricchito dalle illustrazioni di Otto Gabos, artista e fumettista, con le musiche di Riccardo Nanni e Pino Dieni e con la fotografia di Andrea Dalpian.

Autore e regista, Danilo Caracciolo dal 1997 realizza documentari, cortometraggi, spot pubblicitari, videoclip musicali oltre a curare la regia di eventi istituzionali. Giornalista pubblicista, ha realizzato oltre 200 video-servizi per il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ricevendo nel 2010 il premio giornalistico “Medardo Manara”. Collabora anche con L’Università di Bologna, occupandosi di produzione audiovisiva e media education. Tra gli ultimi documentari premiati, ricordiamo Piccolo cane nero, storie di case del popolo, premio miglior sceneggiatura e miglior regia al Festival Cinema Libero di Roma; Sergov, Menzione speciale della giuria Collecchio FF; e Una mappa per due, premio del pubblico al French Riviera Motorcycle Film Festival 2020 di Nizza.

Storico, scrittore, giornalista pubblicista, Mauro Maggiorani insegna Integrazione politica ed economica dell’Unione europea all’Università di Bologna. Ha pubblicato saggi sull’Italia contemporanea e, relativamente alle tematiche europee, sulla politica estera della sinistra italiana, tra cui L’Europa da Togliatti a Berlinguer, scritto con Paolo Ferrari e con la postfazione di Giorgio Napolitano (il Mulino, 2005) e Un sogno chiamato Europa, con l’introduzione di Romano Prodi (Clueb, 2021). Fa parte, inoltre, della presidenza dell'Anpi di Bologna.

29/06/2023, 09:08