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MANTOVA FILM FEST 16 - Il manifesto ufficiale dedicato a Pietro Germi


MANTOVA FILM FEST 16 - Il manifesto ufficiale dedicato a Pietro Germi
Per il sedicesimo anno consecutivo, ecco il MantovaFilmFest. Cinque giorni di cinema in festa, tra proiezioni, incontri, eventi speciali e tanti film, alla scoperta delle nuove voci del cinema italiano e delle grandi figure del passato. Il programma dettagliato verrà illustrato all’inizio del mese di agosto in una conferenza stampa di presentazione, ma il cammino del MantovaFilmFest inizia ufficialmente ora, con lo svelamento del manifesto ufficiale di questa sedicesima edizione.

A darci il benvenuto a questa nuova edizione è lo sguardo accigliato e carismatico di Pietro Germi, fondamentale regista, autore e interprete del cinema italiano tra gli anni ’40 e ’70 che forse troppo poco è stato celebrato finora. Eppure Germi è stato tra le figure più decisive per costruire l’identità cinematografica italiana del dopoguerra. Basti pensare che fu mutuando il titolo di uno dei suoi capolavori, Divorzio all’italiana del 1961, che sulla stampa nazionale e internazionale iniziò a circolare la definizione di “commedia all’italiana” per identificare il genere che più di tutti ebbe successo nelle sale e ai botteghini di tutto il mondo.

A partire della versione restaurata de Il ferroviere (1956) realizzata dalla Cineteca di Bologna e presentata allo scorso festival di Cannes, da cui è tratta l’immagine del manifesto ufficiale, il MantovaFilmFest dedica la sua retrospettiva ad un autore poliedrico e intransigente, distintosi dapprima come interprete e successivamente anche come regista, che con le sue prime opere ebbe la forza di discostarsi dai registri del Neorealismo, in un momento storico in cui l’Italia cinematografica si identificava quasi interamente con quel movimento.

La produzione di Germi è variegata e sorprendente, spaziando dal melodramma sociale alla commedia satirica, con incursioni nel giallo e nel western sui generis. Un maestro di molti maestri, se consideriamo le collaborazioni con Fellini e soprattutto con Mario Monicelli, che inizia la carriera come suo aiuto-regista e che ne coglierà il testimone per la realizzazione di Amici miei, il cui soggetto è firmato proprio da Pietro Germi, costretto ad abbandonare il progetto a causa della malattia che ne causerà la morte nel 1974. Il film uscirà l’anno seguente, e il nome di Germi sarà il primo a comparire nei titoli di testa.

Un omaggio in cinque film che seguono la varietà di stili della produzione di Germi per comporre la Retrospettiva del MantovaFilmFest 2023, a cui si accompagnano le altre sezioni del festival: il Concorso opera prima che come da tradizione vedrà il pubblico premiare col Lauro di Virgilio il film più apprezzato tra gli otto esordi della stagione selezionati; la sezione Filmdoc che raccoglie alcuni tra i più interessanti lavori documentari dell’anno; le Opere prime internazionali che scavalcano i confini nostrani per scoprire le voci nuove del panorama mondiale.

Il MantovaFilmFest 2023 si svolgerà dal 18 al 22 agosto 2023 presso il cinema Mignon di via Benzoni 22, con proiezioni nella sala interna e nell’arena estiva, ma non mancheranno alcune “escursioni” fuori porta e fuori tempo che verranno svelate in occasione della conferenza stampa di presentazione del programma, prevista all’inizio del mese di agosto.

21/07/2023, 16:30