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Note di regia di "Uomini in Marcia"


Note di regia di
Dopo l’uscita in sala nel 2018 del mio film documentario Uno sguardo alla Terra tornai a Carbonia e rimasi colpito, rovistando tra gli archivi del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema, da un evento che legò nel 1992/93 ventisette comuni del Sulcis Iglesiente e relativamente al quale il Centro stesso aveva già avviato un importante lavoro di raccolta di testimonianze e documentazione, con l’obbiettivo di restituire alla memoria collettiva, proprio attraverso la realizzazione di un film, uno degli episodi più importanti della storia del lavoro nel territorio. Quelle persone marciando dapprima nel loro territorio, per poi arrivare a Roma, unendo la loro “voce”, davano un forte segnale al resto dei lavoratori italiani. E proprio quella marcia di uomini, donne e bambini, fece da apripista di tante lotte per il lavoro nel nostro Paese. Ma cosa è successo prima di quell’evento? E cosa sta accadendo ora? Da quel momento in poi ho iniziato a “disturbare” e interrogare lavoratori, sindacalisti, politici, professori di diritto, registi, cantanti, per farmi raccontare il mondo del lavoro in Italia. Volti, voci, colori, suoni, dolore, passione e soprattutto tante immagini. Man mano il racconto prendeva forma. Volevo ripercorrere alcuni dei momenti salienti della questione “lavoro” nella nostra nazione, e di riflesso nella mia Sardegna. Un passato doloroso e un presente poco chiaro, complici gli errori della classe dirigente di ogni epoca. L’incontro, con il mio professore universitario Gianni Loy, poi con il maestro Ken Loach, Laurent Cantet e altri, mise in ordine le mie idee. Il grande regista inglese, autore di capolavori indiscussi, in due giorni a Londra, mi ha mostrato la sua “radiografia” della Terra. Ho avuto così gli spunti per chiudere la mia opera che racconta certo tematiche del lavoro, ma sottolinea l’importanza e l’impegno di uomini e donne qualunque per il futuro delle nuove generazioni. Possiamo salvarci, se abbiamo cura dell’ambiente che ci ospita. Tutto passa da lì. Temevo di realizzare un saggio, invece mi pare di no: è stato un pretesto per studiare e andare avanti nel mio lavoro. La storia va sempre tenuta in considerazione, perché il futuro va affrontato con grande consapevolezza.

Peter Marcias