MONDOVISIONI 2023 - A Bergamo dal 7 novembre al 12 dicembre


MONDOVISIONI 2023 - A Bergamo dal 7 novembre al 12 dicembre
Cinema Teatro del Borgo gestito da S.A.S, Servizio Assistenza Sale cinematografiche, organizza e porta a Bergamo per il quinto anno MONDOVISIONI, la nuova edizione della rassegna del settimanale Internazionale su attualità, diritti umani e informazione.

La proposta di quest’anno prevede 6 titoli, in programma tutti i martedì dal 7 novembre al 12 dicembre, alle 20.45, presso il Cinema Teatro del Borgo, su tematiche che riguardano aspetti di attualità politica e sociale di diversi paesi del mondo, perseguendo la volontà di informare e approfondire questioni chiave a livello mondiale.

I film attraversano i continenti e raccontano tematiche come sempre attualissime e interconnesse: il potere, i diritti umani, i conflitti. La rassegna apre martedì 7 novembre con Praying for Armageddon di Tonje Hessen Schei e ci porta negli Stati Uniti dove ci mostra, con lo stile del thriller politico, come il fondamentalismo religioso evangelico si sia fuso con la politica statunitense. A introdurre il film il prof. Paolo Barcella, storico e docente all’Università degli Studi di Bergamo. Il 14 novembre ci spostiamo in Cina con Total Trust di Jialing Zhang con un documentario che sulla sorveglianza cinese, la tecnologia, l’abuso di potere e la censura. A introdurre il film Laura B. Amponsah di Arci Base Palazzolo sull’Oglio. Dalla Cina alla Siria, per il film del 21 novembre, The Lost Soul of Syria di Stéphane Malterre & Garance Le Caisne che propone un racconto intenso e drammatico sulle torture e le uccisioni di civili da parte del regime siriano. L’introduzione al film è di Michele Linfozzi di Arci Base Palazzolo sull’Oglio. Il 28 novembre con Seven Winters in Tehran di Steffi Niederzoll lo sguardo si sposta in Iran e racconta la violenza maschile contro le donne e la resistenza messa in campo dalle vittime per far valere i propri diritti. Una persona di Non Una di Meno Bergamo curerà l’introduzione al film. Dal Medio Oriente all’Africa, con Theatre of Violence di Lukasz Konopa e Emil Langballe in programma il 5 dicembre, con un affondo sui bambini soldato in Uganda e una riflessione sui concetti di vittima e carnefice. L’introduzione verrà condotta da Giorgio Vitali di Fridays For Future Bergamo. Infine si conclude il 12 dicembre con 20 Days in Mariupol di Mstyslav Chernov che ci riporta in Europa, raccontando le prime settimane del conflitto russo-ucraino. Cooperativa Ruah proporrà una presentazione del film.

PROGRAMMA:

PRAYING FOR ARMAGEDDON – 7 novembre
di Tonje Hessen Schei
Praying for Armageddon è un thriller politico che indaga le pericolose conseguenze della fusione tra cristianesimo evangelico e politica statunitense. Frutto di anni di ricerche, il documentario rivela come le strutture del fondamentalismo indeboliscano il tessuto della democrazia americana ed evidenzia l’impatto devastante che la religione esercita sulla politica estera del Paese. Tra fondazioni religiose, mega-chiese evangeliche, e oscure manovre dietro le quinte di Washington, il racconto dall’interno di un movimento che, guidato da predicatori e politici accecati da una visione profetica della fine dei giorni, da anni contribuisce alla spirale di violenza in Medio Oriente e mira in ultima analisi a distruggere la nostra stessa civiltà.

TOTAL TRUST – 14 novembre
di Jialing Zhang
ll primo grande film sullo stato di sorveglianza cinese è una storia inquietante di tecnologia, (auto)censura e abuso di potere nel 21° secolo. Due famiglie combattono per la giustizia dall'interno della prigione digitale.
La conoscenza è potere e in Cina lo stato ora sa di più sulla popolazione di quanto le persone sappiano di loro stesse. La sorveglianza non ha mai un solo volto, ma è un mix fitto di riconoscimento facciale, analisi di big data e un sistema di punti in cui puoi guadagnare e perdere punti in base al tuo comportamento - un sistema quasi degno di una parodia distopica, se non fosse già una realtà. In mezzo a questa ragnatela di monitoraggio, i protagonisti combattono ciascuno una battaglia per la giustizia. Il marito di Chen è un avvocato attivista per i diritti umani che è stato incarcerato dal 2020 per il suo lavoro legale. Da allora, la sua vita è stata monitorata 24 ore su 24. Incontriamo anche uno dei pochi giornalisti indipendenti che ha avuto il coraggio di indagare sugli sconvolgenti sviluppi nel paese più grande del mondo. 'Total Trust' è il primo film importante che ritrae intimamente persone coraggiose che vivono nella società sempre più monitorata della Cina. Una storia illuminante e profondamente inquietante di tecnologia, abuso di potere e (auto)censura, che la pandemia di Covid ha solo fatto accelerare alla velocità di un razzo.

THE LOST SOULS OF SYRIA – 21 novembre
di Stéphane Malterre & Garance Le Caisne
27.000 foto di detenuti civili torturati a morte sono state rubate dagli archivi segreti del regime siriano da un disertore militare con nome in codice Caesar e rese pubbliche nel 2014. Il regista Stéphane Malterre e il suo coautore e consigliere storico, Garance Le Caisne, hanno indagato fino a che punto la giustizia internazionale si dimostra impotente nel perseguire il criminale stato siriano. Poiché il caso sembra destinato all'oblio, le famiglie delle vittime, insieme agli attivisti e allo stesso Caesar, cercano verità e giustizia attraverso i tribunali statali di tutta Europa. Più di cinque anni di indagini e lotte porteranno al primo processo contro gli alti funzionari della macchina della morte siriana.

SEVEN WINTERS IN TEHRAN – 28 novembre
di Steffi Niederzoll
Reyhaneh Jabbari, 19 anni, viene condannata per l'omicidio dell'uomo che ha cercato di violentarla. La sua successiva protesta la rende un simbolo della resistenza e dei diritti delle donne anche oltre i confini dell'Iran.
Teheran, luglio 2007: Reyhaneh Jabbari, 19 anni, ha un incontro di lavoro con un nuovo cliente. Quando cerca di violentarla, lei lo accoltella per legittima difesa. Più tardi quel giorno, viene arrestata per omicidio. Il suo processo si traduce in una condanna a morte. Grazie ai video personali e registrati segretamente forniti dalla famiglia di Reyhaneh, alle loro testimonianze e alle lettere scritte da Reyhaneh in carcere, il film ripercorre il destino di una donna che diventa simbolo della resistenza e dei diritti delle donne anche oltre i confini dell'Iran.

5 dicembre
THEATRE OF VIOLENCE – 5 dicembre
di Lukasz Konopa, Emil Langballe
Premiato al festival del documentario di Monaco. All'età di 9 anni, Dominic Ongwen viene rapito dall'LRA ugandese, che lo addestra a diventare un bambino soldato e lo colloca in un ruolo di comando. Anni dopo, ora affronta la Corte penale internazionale (ICC), ma dovrebbe essere giudicato per le sue azioni o è lui stesso una vittima?
Puoi essere un carnefice e una vittima allo stesso tempo?
Questa è la questione centrale per Krispus Ayena, che è stato nominato avvocato difensore presso la Corte penale internazionale dell'Aia nel caso più prestigioso della sua carriera. All'età di 9 anni, il cliente di Ayena, Dominique Ongwen, è diventato uno degli almeno 20.000 bambini rapiti dal Lord's Resistance Army (LRA) del leader ribelle Joseph Kony in Uganda. Ongwen ha subito il lavaggio del cervello da Kony, che ha utilizzato una combinazione di cristianesimo, stregoneria e torture per trasformare i bambini in fedeli soldati dell'LRA nella ribellione contro il presidente in carica, Yoweri Museveni. Ongwen apprese rapidamente che si trattava di uccidere o essere ucciso - e salì al grado di comandante prima di arrendersi un giorno alle autorità e il successivo processo all'Aia.
Ongwen è accusato di 70 diversi reati, tra cui tortura, stupro e omicidio. Ma il suo avvocato difensore, Ayena, lo vuole assolto perché crede che Ongwen non sia responsabile per come è andata a finire la sua vita.

12 dicembre
20 DAYS IN MARIUPOL – 12 dicembre
di Mstyslav Chernov
Premio del Pubblico del concorso World Cinema Documentary al Sundance.
Il film di Mstyslav Chernov racconta le prime terribili settimane dell'invasione russa, presentando filmati di bombardamenti, morti civili e l'attacco a un ospedale pediatrico.
Una squadra AP di giornalisti ucraini intrappolati nella città assediata di Mariupol lotta per continuare il proprio lavoro documentando le atrocità dell'invasione russa. In qualità di unici reporter internazionali che rimangono in città, catturano quelle che in seguito diventeranno immagini determinanti della guerra: bambini morenti, fosse comuni, il bombardamento di un ospedale di maternità e altro ancora.
Il film attinge alle notizie quotidiane di Chernov e alle riprese personali del suo paese in guerra. Offre un resoconto vivido e straziante dei civili catturati durante l'assedio, nonché una finestra su cosa vuol dire fare reportage da una zona di conflitto e sull'impatto di tale giornalismo in tutto il mondo.

20/10/2023, 08:31