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TORINO FILM FESTIVAL 41 - Virginia Bellizzi: "Passaggi in Valsusa"


TORINO FILM FESTIVAL 41 - Virginia Bellizzi:
Virginia Bellizzi presenta al Torino Film Festival il suo documentario "Oltre la valle", il racconto di alcuni migranti "fermi" in una valle al confine fra Italia e Francia, in attesa di un passaggio, di una nuova speranza, di un futuro.

Come è nato il progetto?

Inizialmente ho scritto una storia che parlava di passaggi di frontiera, ma ero indecisa se farla di finzione o documentaria. Quando poi ho approfondito la conoscenza di questa realtà ho capito che superava la finzione, che c'era l'esigenza di raccontare il reale e ciò che stava succedendo.
La sceneggiatura ha avuto il supporto di Film Commission Torino Piemonte e poi dei contributi selettivi del Ministero della cultura: durante i sopralluoghi c'è stata la mia conoscenza della Valle, ero interessata a questa zona grigia di frontiera, il colle del Monginevro, in alta valle di Susa, sono stata colpita dalla geografia della valle e da ciò che vi accadeva. E' fatta di tante anime ed è sempre stata una via di transito, oltre ad essere una zona strategica e militare è turistica, in estate e in inverno, ma come a Lampedusa non ci si accorge della presenza dei migranti.

Quando è iniziato il lavoro e come si è svolto?

Nel 2021, con un anno di ricerca e poi abbiamo girato, è seguito infine un periodo di montaggio di un anno circa. C'era uno sguardo più generale all'inizio, esploravamo anche ciò che avveniva a Ventimiglia ma poi i flussi migratori si sono spostati in Valsusa e una volta in Valle ci siamo resi conti che c'era molto da raccontare, stando lì si è aperto un mondo per noi.
Abbiamo cercato di avvicinarci al loro punto di vista, stare con loro in un momento di osservazione, senza interviste e senza indagare quello che avevano passato. Abbiamo cercato di coglierli nel qui e ora, un aspetto meno visto. Allo stesso tempo non c'era un approccio pietistico, che può essere anche respingente, abbiamo cercato anche la leggerezza che si portavano dentro, passando tanto tempo insieme. Ci sono i loro canti e i loro balli, momenti quasi partecipativi, abbiamo cantato e ballato con loro prima di metterci a filmare.

E ora?

E' tutto in divenire, spero che il TFF - che sentiamo particolarmente vicino per tanti motivi - possa aiutare il film a partire per un suo viaggio.

26/11/2023, 08:00

Carlo Griseri