Presentato, alla mostra concorso della 42.ma edizione del Bergamo Film Meeting, “
Fino alla fine della musica”, terzo lungometraggio della regista brasiliana
Cristiane Oliveira, presente in sala con il cast, anteprima europea.
Al centro della trama ci sono Alfredo e Chiara, sposati da piů di 50 anni, che percorrono le strade della Serra Gaúcha. Chiara, nonna di origini italiane, dopo la morte di un figlio e la decisione dell’altro di andare via di casa, č spaventata dalla solitudine. Decide quindi di accompagnare il marito nei suoi viaggi come commesso viaggiatore nei bar di montagna. Insieme, riscoprono le loro radici e se stessi. Tuttavia, quando Chiara viene a conoscenza della vita che il marito conduceva durante i suoi viaggi, viene alla luce una scoperta inquietante che scuote e mette alla prova il rapporto tra i due, con l’entrata in scena ed il “disturbo” di una piccola tartaruga…
Peculiaritŕ di
Fino alla fine della Musica č la scelta di usare il
talian come lingua principale del film, cioč una lingua che nasce dalla mescolanza del portoghese con i dialetti parlati dagli immigrati italiani del nord Italia (in particolare del Veneto), giunti in Brasile alla fine dell’Ottocento e ancora oggi parlata dai loro discendenti, riconosciuta ed insegnata in Brasile.
Commenta la regista: “
In Brasile dopo le elezioni presidenziali del 2018 che hanno dato potere ai politici di estrema destra, č fiorita una moralitŕ cristiana molto vicina al populismo fascista. In molte famiglie sono nate divisioni a causa delle difficoltŕ di dialogare sui diritti umani. Ma cosa č giusto? Mi sono sentita di porre la questione dell’intimitŕ di una coppia anziana, con tocchi di realismo magico e umoristico sottile ispirato dall’ironia tipica della comunitŕ ritratta nel film: i discendenti dei colori italiani. Il film segue il viaggio di una donna matura, Chiara, che cerca qualcosa di nuovo in cui credere, č una favola umana contemplativa che indaga sull’etica e la complessitŕ dell’amore”.
15/03/2024, 08:13
Luca Corbellini