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ALTA MAREA FESTIVAL 4 - Quindici cortometraggi in concorso


ALTA MAREA FESTIVAL 4 - Quindici cortometraggi in concorso
Quindici cortometraggi in concorso, storie da tutto il mondo, le voci del cinema italiano più autentico come Rocco Papaleo, ospite speciale, e la nuova musica italiana in riva al mare, da Erica Mou all’anteprima con Assurditè, con Yosh Whale e Ceneri: sono questi i protagonisti della 4a edizione di Alta Marea Festival, il festival di cinema e arte fuori dagli schemi, in programma nel Borgo Antico di Termoli dal 31 luglio al 2 agosto, ideato dal regista Antonio De Gregorio, che ne è anche direttore artistico. Le serate del festival saranno presentate dall’attore Marco Caldoro, di origini molisane.

"L’edizione di quest’anno" - ha detto Antonio De Gregorio, direttore artistico del festival - "presenta cortometraggi molto particolari per stile visivo e costruzione della storia. Mi aspetto di confermare e superare il successo degli anni passati, coinvolgendo sempre più appassionati di cinema e giovani. Un obiettivo importante è valorizzare il borgo antico di Termoli, facendolo vivere in un’atmosfera giovanile e rispettosa, dimostrando che un evento non deve essere invasivo per i residenti ma può arricchire tutti".

Star del festival sarà Rocco Papaleo, celebre attore e regista del cinema italiano e della tv, protagonista nella giornata di giovedì 1° agosto 2024. Alle 21 in Piazza Duomo, presenterà il suo ultimo lavoro “Scordato”, dove è regista e protagonista, in compagnia degli attori del film Angela Curri e Simone Corbisiero. In dialogo con la giornalista Martina Barone, Papaleo racconterà, dopo la proiezione in un incontro aperto al pubblico, anche aneddoti, curiosità e dietro le quinte della sua esperienza nel cinema in oltre trent’anni di carriera. Il film - che vede la cantante Giorgia al suo esordio come attrice - racconta di Orlando, un accordatore di pianoforti, freddo e cinico: la sua vita, già tormentata da un mal di schiena per via del suo lavoro, cambia quando incontra Olga, una fisioterapista che gli diagnostica una contrattura "emotiva" e gli chiede di portarle una sua foto da giovane, così che lei possa aiutarlo.

Il programma cinematografico presenta 15 cortometraggi d’autore scelti tra oltre 150 pervenuti. In gran parte provenienti dall’Italia, ma anche dagli Stati Uniti, dal mondo asiatico come le Filippine, dal Medio Oriente come l’Iran, si alterneranno sul grande schermo ogni sera in Largo Tornola a Termoli. I titoli in programma concorreranno per vincere i premi dell’edizione 2024: miglior cortometraggio, miglior attore, miglior attrice, miglior regista, miglior fotografia e infine miglior poster, uno dei premi più particolari e apprezzati del festival. A questi si aggiunge anche il premio del pubblico, assegnato da una giuria popolare composta da 100 persone e il premio Technology Award di KeyPartner. Dalle storie popolari alle tematiche di genere, dai legami familiari alle coincidenze della vita, i cortometraggi in programma intercettano la realtà più stringente attraverso uno sguardo cinematografico e autoriale. A valutarli la giuria composta dal regista Pierfrancesco Citriniti (volto noto del programma tv Propaganda Live), dalle attrici Greta Ferro, Angela Curri, Claudia Napolitano e dalla giornalista Martina Barone.

Tra i titoli in programma troviamo: "Destino" di Stefano Quaglia (Italia) che esplora le coincidenze e gli incontri casuali che determinano il corso della vita delle persone, mettendo in luce come il destino giochi un ruolo cruciale nella nostra esistenza; "48 gradi" di Andrea Di Iorio (Italia) è il racconto di una torrida giornata estiva, porta in scena le tensioni e le dinamiche tra i personaggi che cercano di sopravvivere al caldo estremo, riflettendo sulle relazioni umane in condizioni di stress; in "Mi piace Spiderman, e allora?" del regista Federico Micali (Italia), attraverso gli occhi di Cloe, da bambina a adolescente, sono affrontati gli stereotipi di genere dei nostri giorni, con leggerezza e puntualità. "Ma'" di Fabrizio Caperna (Italia) è una breve e intensa riflessione sul rapporto madre-figlio, esaminando i sacrifici, l'amore incondizionato e le sfide quotidiane che definiscono il legame familiare. È un misterioso racconto che intreccia storie di vita e di identità quelle al centro di "Ignoti" di Giuseppe Brigante (Italia). Si prosegue con "Bordovasca" di Giuseppe Zampella (Italia), riflessione su relazioni umane e sociali, profonde eppure leggere, come quelle durante il relax ai bordi di una piscina. Attraverso una lente contemporanea, esplorando temi di rinascita e trasformazione, "Kore" di Fabiana Russo (Italia) è un'opera che esplora miti antichi e moderni, mettendo in scena una reinterpretazione del mito greco di Persefone. "Dreaming of Venice" di Elisabetta Giannini (Italia) è un omaggio romantico e nostalgico alla città di Venezia, seguendo i sogni e le aspirazioni di un personaggio che immagina una vita tra i canali e le meraviglie della città lagunare. Una guida pratica e ironica alla vita quotidiana, presentando una serie di situazioni comuni con un tocco di umorismo e riflessione sulla società contemporanea, è quella che troviamo in "Vademekum" di Susy Laude (Italia). "Menomale" Alberto Palmiero (Italia) esplora le ironie e le coincidenze della vita, attraverso la storia di Peppe, infermiere venticinquenne, che aiuta la sua fidanzata Anna a traslocare nella città dove lavorerà come insegnante, cercando di capire cosa ne sarà della loro storia d’amore. "Cross My Heart and Hope To Die" della regista Sam Manacsa (Filippine) è, invece, un lavoro intriso di promesse, fedeltà, sulle conseguenze di mantenerle o infrangerle, esplorando le dinamiche umane e le emozioni profonde. In "S’ozzastru", corto animato di Carolina Melis, il racconto di un albero millenario, ambasciatore resiliente della natura e testimone silenzioso della storia, oggi sotto forma di tragedia. Storia di una pausa pranzo di Marco Del Mastro esplora le interazioni quotidiane e le riflessioni personali, ambientato appunto in un contesto lavorativo o sociale. E infine al centro di "Fortissimo" di Victor Cesca (Francia) troviamo Guy, un pianista appassionato della sua musica, che vede la sua vita capovolta quando la chiesa dove officia accoglie una misteriosa bambina, che presto gli ruberà la scena. Infine, parteciperà al festival “Miss Polly had a Dolly” diretto da Pietro Lafiandra, Flavio Pizzorno e Andrea Rossini (Italia), il primo corto italiano prodotto totalmente con l’intelligenza artificiale, con la parodia vocale di Scarlett Johansson e Peter Weller: le due voci si alternano sullo sfondo del deserto di Sonora, in un bunker adibito alla conservazione criogenica dei corpi defunti di alcuni milionari. Il corto riceverà il premio Technology Award Key Partner, il premio speciale per ragionare sul futuro del cinema.

28/07/2024, 11:35