Il
PerSo - Perugia Social Film Festival, evento internazionale (ingresso gratuito) dedicato al cinema documentario, celebra i suoi dieci anni (dal 27 settembre al 9 ottobre 2024) con un'edizione - diretta sempre da Giovanni Piperno e Luca Ferretti - ricca di eventi, approfondimenti e ospiti.
Cinema macchina di pace è il claim scelto per raccontare il decennale del festival, che arriva in un momento storico complesso e tragico in cui le guerre in corso si allargano e si ampliano in maniera sempre più preoccupante. E allora riproporre l'idea del cinema come spazio di libertà, di speranza, di condivisione e di relazione fraterna anche fra popoli costretti alla guerra dai potenti si pone con urgenza. È questo lo spirito di una manifestazione da sempre impegnata a raccontare e mostrare storie, istanze, questioni che ribollono nelle diverse aree del mondo, con l'obiettivo di permettere al pubblico italiano di vedere il meglio del documentario italiano e internazionale in una selezione ufficiale che in questo 2024 vede lavori provenienti da 22 Paesi, tra cui 13 film in anteprima italiana o mondiale.
Due le categorie di concorso principali:
PerSo Award, concorso internazionale di film documentari, con 10 titoli in gara, e il
PerSo Short Award: concorso internazionale di cortometraggi documentari, con 10 corti in competizione.
Tante le questioni al centro dei film in concorso per il
PerSo Award, a partire proprio dalla guerra, quella israelo-palestinese che viene affrontata da un punto di vista personale e drammatico in "
Avant il n’y avait rien" (anteprima italiana) di Yvann Yagchi, e quella tra russi e ucraini che viene allusa ed evocata in "
Fragments of Ice" (anteprima italiana) di Maria Stoianova. L’altra grande questione è il cinema stesso, la necessità intrinseca al cinema di raccontare il mondo, di indagarlo, di darne testimonianza: così è il libanese "
Dancing On the Edge of a Volcano" di Cyril Aris, che documenta la volontà di una troupe cinematografica di continuare a girare un film nonostante l’esplosione del porto di Beirut del 2020; così è il film argentino "
Todo Documento de Civilisacìon" (anteprima italiana) di Tatiana Mazú González in cui viene setacciato il caso del rapimento di un uomo da parte della polizia e anche il brasiliano "
A Transformação de Canuto" (anteprima italiana, Premio Miglior Film - Envision Competition al IDFA Amsterdam 2023) di Ariel Kuaray Ortega e Ernesto de Carvalho, dove il tema dello sfruttamento della foresta e della colonizzazione viene mostrato in chiave metacinematografica. E poi "
Piblokto" di Anastasia Shubina e Timofey Glinin e "
Object of Study" (anteprima italiana) di Raúl Alaejo, due riflessioni visionarie sul ruolo che cinema e antropologia hanno nell’influenzare i loro “oggetti di studio”. Last but not least, il tema della psichiatria che è centrale nella storia di questo festival, visto che il
PerSo nasce come una rassegna di cinema psichiatrico, e allora, sempre restando al concorso, ecco tre film - tutti italiani - che ci fanno entrare in questo mondo: "
Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza" (anteprima assoluta) di Erika Rossi, alla straordinaria esperienza artistico-psichiatrica di Claudio Misculin, fondatore dell'Accademia della Follia a Trieste; "
Che ore sono" di Marta Basso e Tito Puglielli, che affronta il tema con tinte di commedia;"
Kripton" di Francesco Munzi, incentrato sulla relazione tra degenti e familiari.
La selezione del
PerSo Short Award si muove invece dalla questione dell’utilizzo dell’archivio nel cinema contemporaneo ("
Ci saranno i droni" e "
We Should All Be Futurist"), al ricorso sempre più frequente della pellicola - in particolare il Super8 - come tassello di memoria e libertà ("
Trasparenze" e "
We Were No Desert"), passando per relazioni familiari tenere o violente ("
L’uccello imbroglione", "
Aria" e "
Between Delicate and Violent"), fino ad arrivare a dolorose testimonianze private condizionate dalla società in cui si è cresciuti e in cui si vive ("
Z.O.", "
Contractions", "
Ever since, I have been flying").
È molto incentrato sul tema della memoria il
fuori concorso, una memoria che però viene ricostruita per guardare con maggiore speranza al futuro: dalla ricchezza politica e cinematografica della storia del PCI rievocata in "
16 millimetri alla rivoluzione" di Giovanni Piperno, alla casa-città come set cinematografico novecentesco nel brasiliano "
Retratos fantasmas" di Kleber Mendonça Filho, per arrivare alla riscoperta di gesti e suoni antichi in "
Zinzindurrunkarratz" di Oskar Alegria (di nuovo girato in Super-8), fino alla ricostruzione del ritrovamento dei Bronzi di Riace in
Semidei di Fabio Mollo e Alessandra Cataleta.
Giurie e premi: la Giuria ufficiale assegna il PerSo Award al Miglior Film [2.500 €]; Il pubblico in sala vota e assegna il PerSo Agorà – Premio del Pubblico [500 €]; la Giuria degli studenti universitari assegna un ulteriore premio al miglior film della sezione [1000 €]. La redazione della rivista Film TV assegna il PerSo Short Award [500 €]; la giuria composta da studenti delle scuole superiori (Liceo G. Galilei di Perugia) assegna il premio “La Settima Ora”; la giuria delle detenute del carcere di Perugia-Capanne assegna il premio PerSo Short Jail [500 €]. Inoltre, la terza edizione della sezione dedicata alle opere in Realtà Virtuale a tematica sociale (PerSo nella VR, quest’anno dedicata al tema dell’Ecofemminismo), proiezioni ed incontri con gli autori al carcere di Perugia-Capanne e percorsi di formazione per due giurie che coinvolgono oltre 40 studenti delle scuole e università perugine. Un evento capace di coinvolgere un'intera città (12 location nel centro di Perugia), comprese strutture, persone e “pezzi” di comunità non sempre integrate. Tra essi la giuria composta dalle detenute della Casa circondariale di Perugia-Capanne e le giurie degli studenti universitari e delle scuole superiori.
Una città (Perugia), 3 sale cinematografiche, 12 location, 11 giorni di programmazione ad ingresso gratuito, 55 titoli nazionali e internazionali, 13 anteprime italiane, 1 spettacolo teatrale, 1 cine-concerto, 1 retrospettiva, eventi speciali e oltre 50 ospiti in sala negli incontri con il pubblico.
Doppia ricorrenza al
PerSo quest'anno: si celebrano sia i
100 anni della nascita di Franco Basaglia che i
10 anni del festival, nato come rassegna di cinema psichiatrico. E allora la programmazione torna ad avere una natura (un approccio) basagliano.
Con il titolo “
100 Basaglia” saranno proposti un’ampia serie di eventi interdisciplinari. Tra gli ospiti, Peppe Dell’Acqua, Massimo Cirri, le registe Rossi e Monika Sthul. Tra gli appuntamenti spiccano la proiezione in anteprima nazionale di "
Mein Zimmer (La mia stanza)", girato a Perugia dalla regista Monika Sthul all’interno delle case del Progetto P.R.I.S.M.A. della Fondazione La Città del Sole – Onlus (27 settembre - ore 21.30 – Cinema Zenith), e lo spettacolo teatrale "
Tra Parentesi. La vera storia di un’impensabile liberazione" (28 settembre - ore 18.30 – Teatro Morlacchi) che porterà in scena la rivoluzione basagliana attraverso il racconto di Peppe dell’Acqua, allievo di Basaglia, e Massimo Cirri, noto conduttore di Caterpillar su Rai Radio 2. Da segnalare, inoltre, la proiezione di "
Kripton", di Francesco Munzi, con il dibattito a seguire che coinvolgerà la Salute mentale del territorio con Marco Grignani, direttore del Dipartimento di Salute Mentale USL Umbria 1, e di "
50 anni di Clu" di Erika Rossi, dedicato alla nascita della prima cooperativa sociale del mondo.
Gli altri due film italiani in concorso sono infatti tutti dedicati al tema, da "
Che ore sono" di Marta Basso e Tito Puglielli e "
Noi siamo gli errori che permettono la vostra intelligenza" di Erika Rossi che racconta lo straordinario percorso di Claudio Misculin, "matto di mestiere e attore per vocazione", che a partire dagli anni '70 a Trieste ripensò completamente l'idea del teatro come terapia, facendo anzi del teatro il palcoscenico per eccellenza dell'esplosione anarchica e folle. Il film è in anteprima mondiale
Cine-concerto “
Arrivederci, Berlinguer” (29 settembre - ore 21:30 - Cinema Zenith)In occasione del 40esimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer, un cine-concerto imperdibile, con le musiche live di Massimo Zamboni, chitarrista dei CCCP.
La proiezione, sabato 5 ottobre al PostModernissimo, in occasione del restauro del film girato e ambientato a Perugia: "
I corpi presentano tracce di violenza carnale" (Ita, 1973) di Sergio Martino, versione restaurata, con ospiti in sala il regista Sergio Martino e Luc Merenda (attore), e Alessandro Boschi (critico, docente e conduttore di Hollywood Party).
Altro evento importante è quello che racconta il pluriennale lavoro del
PerSo all'interno della Casa Circondariale di Perugia Capanne.
Mercoledì 2 ottobre, presso il ristorante inclusivo Numero Zero, ci sarà la presentazione libro “
Colmare le distanze: 10 anni di cinema in carcere”.
Per i dieci anni di attività del
PerSo Film Festival con i detenuti e le detenute del Carcere di Perugia Capanne sarà presentato il volume che raccoglie i contributi di autori, formatori e autorità sulle attività svolte e le opportunità di educazione al cinema e all’audiovisivo nei contesti carcerari. A seguire cena a buffet per il decennale del Festival e Dj Set.