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Corto e Fieno, Festival internazionale del cinema rurale sul Lago d’Orta, tra le province di Novara e Verbania, in Piemonte. Quattro i comuni coinvolti: Borgomanero, Gozzano, Miasino e Omegna. Novità di quest’anno è la collaborazione con il Festival della Dignità Umana di Borgomanero.
Corto e Fieno è un festival ben radicato nel tessuto locale ma con uno sguardo aperto su scala mondiale: 27 film in arrivo da tutto il pianeta; visioni globali di ruralità che ci faranno viaggiare attraverso Russia, Francia, Belgio, Slovenia, Croazia, Danimarca, Armenia, Giappone, Germania, Taiwan, Svizzera, Finlandia, Gran Bretagna e Cina.
Da sempre festival indipendente e di ricerca, Corto e Fieno è nato nel 2010 da un’idea dell’Associazione Asilo Bianco ed è diretto da Davide Vanotti. Giunto alla sua quindicesima edizione, è l’unico festival cinematografico in Italia interamente dedicato al mondo della ruralità, con proiezioni e incontri che guardano alla terra, ai suoi frutti e a chi se ne prende cura.
Quest’anno i film hanno un approccio più multidisciplinare, annoverando fra i registi architetti, designer e artisti, ma anche scienziati che propongono nuovi punti di vista.
Tra le sezioni del festival, due quelle competitive:
Frutteto, concorso internazionale di cortometraggi con in gara 15 opere.
Germogli - Disegnare il cinema, concorso internazionale per animazioni e cortometraggi animati con 6 opere.
Completano il programma due sezioni fuori concorso:
Mietitura, sezione lungometraggi, che venerdì 4 ottobre alle 21 al Cinema Sociale di Omegna apre il festival con "
Domus de Janas" di Myriam Raccah, film vincitore del 62° Ann Arbor Film Festival come miglior documentario e il Prix du film sull’ Art (Premio della giuria), premio del pubblico al BAFF – Brussels Art Film Festival. Sabato 5 ottobre al Cinema Nuovo di Borgomanero si proietta
Nessun posto al mondo di Vanina Lappa.
Sempreverde, sezione dedicata alla ruralità classica, che domenica pomeriggio alla SOMSI di Gozzano presenta quattro film nati dal mondo che ruota attorno al festival: "
Arvaia", di Anita Corradi, Aurora Farli, Roberta Stirpe e Stefano Triggiani, Diciassette di Thomas Horat, "
The ice builders" di Francesco Clerici e Tommaso Barbaro, "
Even tide" di Francesco Clerici.
Oltre alle proiezioni e agli incontri in sala coi registi, venerdì 4 ottobre alle ore 11 presso l’Auditorium dell'IT Da Vinci a BORGOMANERO ci sarà un momento di incontro dedicato ai ragazzi delle scuole con lo scrittore e fotografo napoletano Davide Cerullo. Artista che, oltre alla scrittura e alla fotografia, dedica anima e corpo ai bambini diScampia per i quali ha fondato l'associazione L’Albero delle Storie. Tra i suoi libri ricordiamo L'orrore e la bellezza (AnimaMundi 2021), Soldatini di piombo. Amore e morte a Scampia (Becco Giallo 2022) e Volti di Scampia. I giusti di Gomorra (AnimaMundi 2023).
Dedicata a Davide Cerullo anche la mostra fotografica I volti di Scampia visitabile dal 4 al 13 ottobre a Villa Nigra – Piazza Beltrami 5, Miasino. Dal venerdì al sabato dalle ore 15,30 alle ore 18.
La locandina del 2024 è firmata dall’illustratore ed editore della marinonibooks Antonio Marinoni che nel disegnarla ha rappresentato il paesaggio rurale di pianura che si staglia davanti ai suoi occhi ogni giorno, cristallizzandolo nel momento di passaggio fra il dì e la notte.
Tutte le proiezioni di
Corto e Fieno, fin dalla sua prima edizione, sono a ingresso gratuito.