locandina di "Non c'è più Niente da Fare"

Cast

Interpreti:
Rocco Papaleo (Avvocato Massimo Lupi)
Alba Caterina Rohrwacher (Letizia)
Paolo Ruffini (Ivan)
Cristina Cirilli (Chiara)
Stefano Filippi (Enrico)
Isabella Cecchi (Marta)
Fabrizio Brandi (Daniele)
Valeria Valeri (Aldina)
Raffaele Pisu (Otello)
Andrea Buscemi (Baciocchi)
Lucia Poli (Lucia)
Carlo Monni (Paolo Di Scalzi)
Cristiano Militello (Ufficiale Giudiziario)
Paolo Migone (Scaricatore)
Simone Fulciniti (Operaio)
Raffaella Lebboroni (Diana)

Soggetto:
Emanuele Barresi
Francesco Bruni
Maddalena De Panfilis (Collaborazione)

Sceneggiatura:
Emanuele Barresi
Francesco Bruni
Paola Tiziana Cruciani (Collaborazione)

Musiche:
Guia Farinelli Mascagni
Sercio Licursi

Montaggio:
Carlo Fontana

Costumi:
Bettina Bimbi

Scenografia:
Emidio Bosco

Fotografia:
Massimo Lupi

Suono:
Marco Grillo

Aiuto regista:
Eva Calabresi

Produttore:
Federica Cirilli
Alessandro Cirilli

Non c'è più Niente da Fare


Regia: Emanuele Barresi (opera prima)
Anno di produzione: 2007
Durata: 92'
Tipologia: lungometraggio
Genere: commedia
Paese: Italia
Produzione: Teatro Luce
Distributore: Eagle Pictures
Data di uscita: 08/02/2008
Ufficio Stampa: Eagle Pictures / Studio Nobile Scarafoni
Titolo originale: Non c'è più Niente da Fare
Altri titoli: I Dilettanti

Sinossi: Là dove si narrano le sorti della pregiata Compagnia dei Perseveranti, ovvero una commessa della COOP, un avvocato, due pensionati, un disoccupato, un’ impiegata postale, una sarta, uno studente e un falegname artigiano. I Perseveranti sono afflitti durante il giorno da mille affanni e solo la sera, nel loro teatrino, sono felici. Sognano di essere davvero il pallido Principe di Danimarca, il traditore Jago, la perfida lady Macbeth. Questo li aiuta a sopravvivere: il Principio di fantasia rende accettabile il Principio di realtà. Una cura semplice, buona per tutti, specie in questi tempi così poco rassicuranti.
Il padrone del teatrino dove gli attori fanno le prove decide di sfrattarli e di impiantare nella vecchia struttura una nuova e più redditizia attività. I Perseveranti (lo dice il nome stesso) sono disposti a tutto pur di non rinunciare ad un luogo per loro fondamentale. Con un cavillo legale potrebbero spuntarla, ma c’è una condizione: devono mettere in scena lo spettacolo che stanno provando entro una data prestabilita. A questo punto si innesta una lotta tra i Perseveranti, che devono andare in scena, e Tommaso Baciocchi, il proprietario, che cerca di ostacolarli. Lo spettacolo da allestire è “Cavalleria Rusticana”, adattamento dall’opera lirica del livornese Pietro Mascagni e dalla novella del siciliano Giovanni Verga. Si parla di amori tradimenti e duelli, nella commedia, così come nella vita reale dei personaggi-interpreti si intrecciano amori, tradimenti e scontri estenuanti. Ad un certo punto vita reale e finzione scenica si accavallano, si aggrovigliano, si fondono quasi e tutto si complica. Alla fine però si va in scena e nella serata del fatidico debutto si ritrovano tutti i personaggi, grandi e piccoli, buoni e cattivi, vincitori e vinti nel teatrino dei Perseveranti. Molti in platea, alcuni in scena. Ed è lì che si consumerà l’ultimo atto con sorprese e coup de theatrè che entrano dalla realtà ed escono dietro le quinte della finzione, della fantasia, del desiderio.
Perché in fondo, malgrado la canzone di Bobby Solo, a questo mondo resta sempre qualcosa da fare. Foss’anche solo sognare…

Sito Web: http://

Ambientazione: Livorno

Budget: 700.000 euro

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