Perimetro Infernale


Regia: Matteo Ierimonte
Anno di produzione: 2012
Durata: 11' 17''
Tipologia: cortometraggio
Genere: horror
Paese: Italia
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di ripresa: Full HD
Camera: Macchina fotografica Canon in modalita' filmato
Formato di proiezione: HD, colore
Titolo originale: Perimetro Infernale

Sinossi: Un ragazzo studente di matematica si addormenta in una piazza, dopo una serata tormentata, passata a cercare di risolvere un teorema di geometria piuttosto complesso, in compagnia di una bottiglia di vino.. Al risveglio troverà una realtà assurda: ad ogni tentativo di uscire dalla piazza un omone minaccioso gli si parerà davanti, impedendogli di uscire. Sempre lo stesso omaccione ad ogni lato! Comprendendo di essere in trappola e in assedio in una situazione d'orrore, mentre cerca un piano di fuga gli omaccioni inizieranno ad attaccarlo, rincorrendolo per poi scomparire e tornare alla 'porta' di partenza. Ricorrerà così ai suoi studi di matematica per cercare di risolvere il teorema: in che punto della piazza gli omaccioni non potranno mai arrivare.. E sopratutto, come riuscire a scappare?

Sito Web: http://www.matteoierimonte.com/item/perimetro-i...

Note:
Cortometraggio apertamente horror, è nato dall'esigenza di fare un film in esterni: sì, incredibile come per anni mi sia sempre rinchiuso in ambienti chiusi per girare film, come location spesso ricorrono appartamenti in cui non si vede quasi mai l'esterno, o realtà astratte girate su fondali irreali.. Qui invece volevo uscire all'aria aperta, anche se inconsciamente ho realizzato una storia claustrofobica, in cui il protagonista è comunque 'chiuso dentro'!

Curiosità
Primo film che ho realizzato con una macchina fotografica Canon in modalità filmato, volevo finalmente provare questo nuovo tipo di formato, super ad alta definizione con colori quasi cinematografici, ma con costi e dimensioni alla portata di tutti.. Per ottenere il massimo da questo nuovo modo di girare per la prima volta non sono stato io il direttore della fotografia, ma ho ingaggiato Riccardo Canovai, giovane filmmakers.. Giravamo di notte, e l'obbiettivo a disposizione più luminoso era un 50mm, per questo anche non ci sono tanti campi lunghi, e tutto è più 'raccolto' attorno al protagonista, in linea con l'idea di claustrofobia della storia..


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