Fondazione Fare Cinema
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Riccardo Copreni

25/04/1998
Monza (MB), Italia

Riccardo Copreni


Filmografia dal 2000:
2023 » corto Addio, per Adesso - Zum See: produttore
2023 » corto Foto di Gruppo: produttore
2022 » corto Addio, per Adesso: regia, soggetto, sceneggiatura
2022 » Ferite: aiuto regista
2022 » corto Forgive Us Our Trespasses: produttore
2022 » corto Il Dio dei Gatti e' Immortale: regia
2022 » corto Letizia: produttore, Ispettore di Produzione

Biografia:
Studia alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti nel corso di regia, dove si diploma nel 2020 con il cortometraggio Oscar con protagonista Mariella Valentini che viene presentato a oltre 20 diversi festival nazionali e internazionali ottenendo diversi riconoscimenti. In seguito al diploma è aiuto regista per Vittorio Rifranti (Pardo d’oro a Locarno). Dal 2022 è membro di Air3 (Associazione Italiana Registi).
È cofondatore del collettivo Eclettica per cui dirige e produce diversi cortometraggi di giovani autori milanesi presentati con successo nei principali festival di tutto il mondo, tra cui Letizia (di Francesco Manzato, 2022), Zum See (di Federico Fasulo, 2023) in concorso ad Alice nelle città e Foto di Gruppo (di Tommaso Frangini, 2023) in concorso alla Settimana della Critica alla 80esima Mostra del Cinema di Venezia e finalista ai David di Donatello come miglior cortometraggio.
È anche tra i fondatori della distribuzione internazionale di cortometraggi Gorilla Distribution.
Nel 2022 realizza due cortometraggi: Addio, per adesso in co-regia insieme ad Andrea Sbarbaro e Il dio dei gatti è immortale scritto da Gianluca Dario Rota. Nel 2023 gira il suo terzo cortometraggio, 154, ancora una volta scritto, prodotto e diretto assieme ad Andrea Sbarbaro con protagonista Giovanni Storti attualmente in fase di post-produzione.
Al momento sta lavorando sul suo esordio al lungometraggio.
Ama i pirati, i musical e 007. É interessato a raccontare il mondo dei bambini, degli adolescenti e il tema del crescere. Forse perché ha deciso di non crescere per davvero, e per lui il cinema è solo il prolungamento dei giochi dell’infanzia.
(ultima modifica: 18/04/2024)