Fondazione Fare Cinema
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Rondonia


Regia: Filippo Lilloni
Anno di produzione: 2002
Durata: 42'
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Italia
Produzione: Officinema
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di ripresa: DV Cam
Formato di proiezione: Digital Betacam, colore
Titolo originale: Rondonia

Sinossi: Nei primi anni del '900 un maresciallo dell'esercito brasiliano entra con un drappello di truppe esploratrici nelle foreste di quella parte d'amazzonia brasiliana che confina con la Bolivia. Rondon -questo il suo nome- apre per primo un cammino a nord ovest fondando la città di Ji-Paranà. Lo stato di Rondonia che sorgerà da lì a poco sarà uno dei più giovani nella confederazione degli stati brasiliani. Fin dagli anni sessanta è meta di migliaia di coloni che si spostano dalle aride terre nordestine e dai poveri pascoli del sud in cerca di fortuna. Questo esodo è facilitato dalla allora vigente classe dirigente brasiliana che divise le fitte foreste tropicali dello stato in appezzamenti per favorirne l'allevamento. Le popolazioni indigene originarie del ceppo tupì-mondè si ritirano dalle loro terre per fuggire le opere di costruzione dei coloni.
Purtroppo la statale br364 che negli anni precedenti aveva falcidiato la tribù dei Nambikwara nel Mato Grosso divide le loro terre e le loro relazioni sociali assoggettandoli al commercio di materie prime.
I primi coloni ad entrare in contatto con gli indios negli anni settanta sono i seringalistas (raccoglitori di gomma) che incontrano gli indigeni pacificamente limitandosi a raccogliere il caucciù dalle piante. Ma ben presto - tra gli anni 80 e gli anni 90- gli interessi del pascolo e del commercio di legno pregiato (Mogano, Ipè, Cedro, Caixeta) causano disastri ambientali ingentissimi.
Negli ultimi trent'anni le popolazioni indigene si sono conformate all'immagine che danno di loro missionari e coloni, quella di una alterità esotica e marginale che segue ad una conquista. Il contatto con la cultura dei bianchi ha modificato il modo degli indios di raccontarsi. Oggi alcune di queste popolazioni hanno cercato di adattare le proprie modalità di rappresentarsi in risposta a tali schemi. Dall'immagine chiusa della foresta lo sguardo dell'indio si è dovuto abituare agli spazi aperti della deforestazione, alle contaminazioni urbane, adeguandosi alla modalità occidentale dove l'immagine accompagna un discorso. La foresta amazzonica ha cessato d'essere 'cinema', pellicola organica di immagini significanti ed è diventata biogenetica per le case farmaceutiche, profitto economico per le imprese e biodiversità per gli ecologisti. Cresce l'esigenza di esprimersi in modo nuovo, simbiotico rimovendo le immagini di cultura residuale che l'Occidente gli ha ritagliato e di mettere in video le storie che gli indios si raccontano: una nuova mitopoiesi.

Sito Web: http://

Ambientazione: Rondônia

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