Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Vajont"

Cast

Interpreti:
Laura Morante (Tina Merlin)
Anita Caprioli (Ancilla)
Leo Gullotta (Mario Pancini)
Jorge Perugorria (Olmo Montaner)
Philippe Leroy (Giorgio dal Piaz)
Daniel Auteuil (Alberico Biadene)
Michel Serrault (Carlo Semenza)
Bruno Bilotta (Remo, l'Operaio)
Federica Martinelli (Margherita)
Eleonora Martinelli (Giannina)
Paco Reconti (Bertolissi)
Jean Christophe Brétigniere (Edoardo Semenza)
Nicola Di Pinto (Francesco Penta)
Maurizio Trombini (Ingegnere Desidera)
Antonio Fabbri (Professor Ghetti)
Maria Cristina Mastrangeli (Elena)
Pietro Ghislandi (Ingegnere Francesco Sensidoni)
François Montagut (Aldo Merlin)
Massimo Vanni (Roncacci)
Massimo Sarchielli (Don Carlo)
Davide Dal Fiume (Battistini)
Gianluca Casanova (Egisto)
Emiliana Franzone (Signora Semenza)
Maurizio Norcel (Greco)
Claudio Giombi (Celeste)
Pietro Martinelli (Ermete)
Valentino De Mio (Toni)
Fabio Grossi (Frosini)
Giuseppe Casagrande (Filippin)
Luca Zanfron (Bepi Zanfron)
Marie Beltrami (Lucia)
Italo Filippin (Virgilio)
Sandro Buzzatti (Caporedattore)
Roberto Andreucci (Avvocato Merlin)
Luisa Marzotto (Madre di Giannina)
Mauro Corona (Pietro Corona)
Valerio Massimo Manfredi (Presidente della Corte)
Paolo Maurensig (Giudice)
Toni Sirena (Giudice)
Bortolo Filippin (Olmo Montaner da Vecchio)

Soggetto:
Renzo Martinelli
Pietro Calderoni

Sceneggiatura:
Renzo Martinelli
Pietro Calderoni

Musiche:
Francesco Sartori

Montaggio:
Massimo Quaglia

Costumi:
Luigi Bonanno

Scenografia:
Francesco Frigeri

Effetti:
Riccardo Russo (III)
Stefano Marinoni
Guido Pappada'
Marina Di Patrizi
Emanuele Comotti
Stefano Ballirano
Alex Ongaro
Sergio Cremasco
Ivan Parillo
Armando Lombardo
Marcello Buffa
David Bush
Renato Agostini
Stefano Corridori
Maurizio Corridori
Silvano Scasseddu
Marco Ticozzelli
Marco Moneta
Fabrizio Carraro

Fotografia:
Blasco Giurato

Suono:
Fabio Venturi
Paolo Amici
Stefano Varini
Roberto Arcangeli
Stefano Fiore
Piero Parisi
Angelo Raguseo
Stefano Di Fiore
Roberto Cappannelli

Casting:
Fabiola Banzi

Aiuto regista:
Daniele Cascella
Luca Di Molsetta

Produttore:
Renzo Martinelli

Produttore Esecutivo:
Laura Sussanne Ruedeberg

Vajont


Regia: Renzo Martinelli
Anno di produzione: 2001
Durata: 115'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico/politico
Paese: Francia/Italia
Produzione: Martinelli Film Company Int., Rai Cinema, Canal +, SDP Films, Les Productions Bagheera
Distributore: 01 Distribution
Data di uscita: 19/10/2001
Ufficio Stampa: Studio PUNTOeVIRGOLA / 01 Ufficio Stampa
Vendite Estere: Blue Star Movies
Titolo originale: Vajont
Altri titoli: Vajont - La Diga del Disonore

Sinossi: Un grande cast per un’eccezionale ricostruzione della catastrofe del Vajont, arricchita da spettacolari effetti speciali mai utilizzati prima in una pellicola italiana. Il 9 ottobre 1963 alle ore 22.39, 260 milioni di metri cubi di roccia si staccano dal monte Toc, dietro la diga del Vajont, riversandosi nel lago artificiale e facendo innalzare un’onda alta 250 metri. L’acqua piombò nella valle spazzando via Longarone, i paesi sottostanti e le vite di duemila persone. Una catastrofe annunciata, più volte denunciata dalla giornalista Tina Merlin. Un’apocalisse causata dall’arroganza di uomini sordi alla voce della natura.

Sito Web: http://www.vajont.net

Ambientazione: Belluno / Casso, Erto e Casso (Pd) / Cimolais (Pd) / Roma (Cinecittà) / Venezia / Vittorio Veneto (Tv)

"Vajont" è stato sostenuto da:
Comune di Vajont


Libri correlati:
"Vajont 9 ottobre '63"
di Marco Paolini, 120 pp, Einaudi, collana Einaudi tascabili Stile libero Video, 2002
Libro con videocassetta sulla strage
prezzo di copertina: 19,00


Libri correlati:
"Vajont. Ottobre 1963"
di Bruno Pittarello, 88 pp, Cierre Edizioni, collana Varie, 2004
prezzo di copertina: 18,00


Note:
Il disastro del Vajont è avvenuto il 9 ottobre 1963 quando sulla linea di confine tra le provincie di Udine e Belluno, ove sorge un bacino artificiale di 150 milioni di metri cubi d’acqua creato da un delle più alte dighe del mondo che sbarra la strada al torrente Vajont, un movimento franoso sulle pendici del Toc ha creato una ondata che ha spostato 50 milioni di metri cubi d’acqua verso la valle del Piave superando la diga. L'acqua ha distrutto con il suo impeto i paesi di Frasègn, Le Spesse, Cristo, Longarone, Pirago, Fornace, Villanova, Faè, i borghi di Castellavazzo, Ceva, Prada, Marzana e San Martino e danneggiato le città Soverzene e Belluno. I morti furono quasi duemila e tutta la tragedia avvenne in appena 4 minuti.

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