Regia:
Michele Placido
Anno di produzione: 2010
Durata: 125'
Tipologia: lungometraggio
Genere: drammatico
Paese: Italia
Produzione:
Cosmo Production,
20th Century Fox Italia,
Fox International Prodcution,
Pantera Film; in collaborazione con
Babe Films,
Mandragora Movies
Distributore:
20th Century Fox Italia
Data di uscita: 21/01/2011
Formato di ripresa: 35mm
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa:
Martin McNamara – DDA Public Relations /
Twentieth Century Fox /
Angelo PerroneVendite Estere:
Fortissimo FilmsTitolo originale: Vallanzasca - Gli Angeli del Male
Altri titoli: Il Fiore del Male - Vallanzasca - Vallanzasca, Angels of Evil
Recensioni di :
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"Vallanzasca", Placido racconta il bandito della ComasinaSinossi: 1985. Vallanzasca Renato, matricola 38529H, nato a Milano il quattro maggio 1950, è rinchiuso in una cella di isolamento nel braccio di rigore della casa circondariale di Ariano Irpino.
La sua propensione per il crimine si era rivelata sin da bambino quando, a nove anni, con la sua piccola banda libera una tigre da un circo. Così piccolo, ha già la stoffa del leader. Gli altri ragazzini, Enzo, Giorgio e Antonella, la “sorellina” venuta da Napoli, pendono dalle sue labbra. E quella prima ragazzata, che gli apre le porte del carcere minorile, segnerà la sua strada per sempre. Una volta uscito, dai piccoli furti nel quartiere passerà in rapida escalation alle rapine, ai sequestri di persona, agli omicidi. Renato Vallanzasca diventa “il boss della Comasina”
1972. Quartiere Giambellino. In un locale, dove si trovava con gli amici Enzo (Filippo Timi), Nunzio (Lino Guanciale) e Rosario (Nicola Acunzo), Renato (Kim Rossi Stuart) incontra Consuelo (Valeria Solarino) che diventerà la sua compagna e la madre del suo unico figlio. In quegli anni la banda Vallanzasca si dà alla bella vita - locali di lusso, donne e champagne - in una Milano non ancora da bere in cui il mondo della mala è dominato dal potere incontrastato di Francis Turatello, detto “Faccia d’angelo” (Francesco Scianna). Un periodo d’oro che viene interrotto dal primo arresto di Renato, accusato di una rapina ad un furgone portavalori e trasferito nel carcere di San Vittore, da cui riesce ad evadere dopo 4 anni e mezzo. Intanto la banda della Comasina si allarga, con l’ingresso di Fausto (Gaetano Bruno), Sergio (Moritz Belibtreu) e Beppe (Paolo Mazzarelli) mentre il conflitto con Turatello diventa sempre più aspro. Anche il tentativo di Antonella (Paz Vega), l’ amica d’infanzia di Renato, di organizzare un incontro chiarificatore fra i due boss si risolve in un fallimento e così fra le due bande si scatena una lotta senza quartiere che mette a ferro e fuoco la città. I giornali titolano: “Il bandito Vallanzasca e Faccia d’Angelo padroni della città”. In un crescendo di violenza e brutalità, la banda Vallanzasca consuma un omicidio dopo l’altro: al casello di Montecatini perde la vita un poliziotto della stradale, nel corso di una rapina in banca viene colpito a morte un impiegato, poi – nel tentativo di rubargli l’auto – viene ucciso anche un medico che aveva commesso il solo errore di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Così la fama della efferatezza della banda continua a crescere insieme alla notorietà di Renato Vallanzasca.
A questo punto, Vallanzasca decide di fare il salto di qualità e di allargare l’attività entrando in un mercato più remunerativo e meno rischioso, quello dei sequestri di persona. Il primo ostaggio è Nicoletta (Monica Barladeanu), una bella ragazza di famiglia facoltosa che viene liberata in cambio di un riscatto. Ma poi l’uccisione di due poliziotti presso il casello di Dalmine segna il destino di Vallanzasca che, ferito e fuggito a Roma, viene arrestato dopo poco. Il periodo di detenzione nel carcere romano di Rebibbia gli offre l’occasione di un chiarimento con il nemico giurato Francis Turatello. I due approfondiscono la loro conoscenza al punto da diventare amici fraterni e in questa nuova situazione prende corpo l’idea del matrimonio di Renato che vedrà proprio “faccia d’angelo” suo testimone. I due scelgono una ragazza nel mucchio di quelle innamorate del bandito. In realtà il matrimonio servirà a sancire, davanti a tutta la mala milanese e italiana, il nuovo sodalizio tra i due ex-nemici. Le nozze fra Renato Vallanzasca e Giuliana Brusa (Federica Vincenti) vengono celebrate in carcere. Antonella è la madrina della sposa. Ma i festeggiamenti durano poco, il giorno dopo Vallanzasca viene trasferito a Milano per il processo. Gli anni successivi saranno scanditi dai passaggi da un carcere all’altro: Novara, Ariano Irpino, Asinara. Nel frattempo Turatello, a seguito di una sanguinosa faida che si scatena all’interno delle carceri, viene massacrato a Badu e’ Carros, da un gruppo di criminali probabilmente guidati da un suo ex sgherro, Donato (Lorenzo Gleijeses).
E sarà proprio durante il viaggio in nave per la Sardegna, che il boss tenta con successo l’ennesima evasione, trovando una via di fuga attraverso un oblò. Torna a Milano e – dopo una visita ai genitori - rivede Antonella, la donna che gli era stata accanto da tutta una vita.
Un incontro che prenderà una piega inattesa, per entrambi. Ma il tempo non aspetta e la latitanza di Vallanzasca si conclude in una sera d’estate.
Sito Web:
http://www.mymovies.it/vallanzascagliangelidelm...Libro sul film "Vallanzasca - Gli Angeli del Male":
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Lettera a Renato"
di Renato Vallanzasca, Antonella D'Agostino, 335 pp, Cosmopoli, 2007
prezzo di copertina: 16,00
Libro sul film "Vallanzasca - Gli Angeli del Male":
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Il Fiore del Male. Bandito a Milano"
di Renato Vallanzasca, Carlo Bonini, 277 pp, Tropea, collana I Trofei, 2009
A cinquantanove anni, trentotto dei quali trascorsi in cella, Renato Vallanzasca rimane nei ricordi di questo paese, nell'immaginario delle vecchie e delle nuove generazioni, il volto del bandito, l'emblema di una vita criminale "al massimo", l'icona violenta di una città e di un'epoca: l'inquieta e brumosa Milano degli anni Settanta. Di lui tanto si è detto e si è scritto, i contorni della cronaca sono presto sfumati nella leggenda, ed è proprio questo uno dei motivi che hanno portato l'uomo a guardarsi allo specchio, a frugare nel secchio della memoria, a incontrare Carlo Bonini per raccontare una volta per tutte la propria versione dei fatti, "la vera storia di Renato Vallanzasca". L'ex boss della Comasina ha rapinato, ha ucciso. "Per pudore" nei confronti delle sue vittime, spiega, non ha mai chiesto perdono. "Per lealtà con se stesso" e con il suo personale codice d'onore, ha sempre rifiutato di vestire i panni del collaboratore di giustizia. E con lo stesso rigore e la stessa lucidità ricostruisce il suo passato, senza cadere in compiacimenti, facili ipocrisie o repentine e sospette conversioni. È una storia di sangue, quella di Renato Vallanzasca, una storia non priva di sorprese, stravaganze e inediti retroscena, una storia che affonda le sue radici in un'infanzia ribelle, in quella che appare come una precoce vocazione al crimine.
prezzo di copertina: 16,00
Libri correlati:
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Watching Sympathetic Perpetrators on Italian Television. Gomorrah and Beyond"
di Dana Renga, 334 pp, Palgrave MacMillan, 2019
Il male rappresentato nelle fiction televisive esercita un fascino singolare sugli spettatori. Sotto i riflettori dei media internazionali negli ultimi anni, i drammi seriali di produzione italiana hanno sondato le profondità oscure del male attraverso la struttura narrativa di personaggi complessi, criminali, assassini, boss mafiosi, antieroi che hanno offerto agli spettatori una visione in prima fila dell'inferno. Dana Renga riesce egregiamente a guidarci in uno straordinario viaggio attraverso i retroscena dei polizieschi italiani che hanno alzato l'asticella della qualità provocando una vera e propria rinascita della TV italiana. Il libro esplora fiction come Romanzo criminale, Gomorra, Suburra, per citarne solo tre delle più rinomate a livello internazionale, e applica un'attenta analisi testuale per analizzare personaggi che suscitano un’attrazione empatica sollevando contemporaneamente dilemmi etici nella mente degli spettatori. In tal modo Dana Renga fornisce spunti fondamentali non solo per comprendere un aspetto chiave della cultura popolare italiana contemporanea, ma anche, più in generale, per contestualizzare il significato degli antieroi nelle fiction televisive attuali, svelando un forte collegamento tra la produzione statunitense di qualità (da I Soprano a Breaking Bad e altre) e le proposte europee
prezzo di copertina: 59,00