Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Zac - I Fiori del Male"

Cast

Con:
Pino Zac
Drahomira Biligova
Jacopo Fo
Vincenzo Gallo "Vincino"
Riccardo Mannelli
Vauro Senesi
Vincenzo Sparagna
Valter Zarroli

Soggetto:
Massimo Denaro

Sceneggiatura:
Massimo Denaro

Montaggio:
Massimo Denaro

Fotografia:
Massimo Denaro

Suono:
Hamed Momeni Ghomi (presa diretta)
Luigi Cuomo (presa diretta)
Marco Falloni (mixage)
Federico Cabula (Assistente Montaggio del Suono)

Produttore:
Massimo Denaro

Post-produzione:
Massimo Denaro

Secondo operatore macchina:
Morteza Rokhsatpanah

Assistente di produzione:
Eleonora Visalli

Assistenti alla macchina:
Cristina Denaro

Assistenti alla macchina:
Hamed Momeni Ghomi

Assistenti alla macchina:
Nazareno Manuel Nicoletti

Assistenti alla macchina:
Solmaz Vilkiji

Segretaria di Edizione:
Luz Angela

Supervisione alle Traduzioni:
Klara Buhr

Trascrizioni Audio Traduzioni:
Donatella Incardona

Zac - I Fiori del Male


Regia: Massimo Denaro
Anno di produzione: 2015
Durata: 65'
Tipologia: documentario
Genere: arte/biografico/satira
Paese: Italia
Produzione: CSC Centro Sperimentale di Cinematografia - Sede Abruzzo
Distributore: Red Couch Pictures
Data di uscita: n.d.
Formato di ripresa: Full HD
Formato di proiezione: HD, colore
Ufficio Stampa: Gabriele Barcaro
Titolo originale: Zac - I Fiori del Male
Altri titoli: Pino ZAC – Un Italien Fou dans le Vent

Sinossi: Febbraio ‘78. Dopo alcuni mesi di fatiche, brindisi e denunce, il giornale satirico Il Sale chiude improvvisamente. In trattoria a Campo de’ Fiori, Pino Zac annuncia: “l‘editore mi vuole fare fuori, ma voi dovete restare”. Tutta la redazione non ha dubbi: “il giornale ce lo facciamo noi”.
Nasce Il Male, l’unico giornale a ribaltare l’operazione santificatrice della figura di Aldo Moro operata dai media ufficiali. Pino Zac non è solo il direttore venuto dal Canard Enchaîné, è la guida, il talent scout che inaugura una nuova stagione di satira italiana che arriva sino ad oggi.
Disegnatore nato a Trapani, regista de Il Cavaliere Inesistente tratto da Italo Calvino, tra un aereo e un altro Pino Zac si rifugia quando può in Abruzzo, sua vera terra adottiva.
Febbraio 2014. Nella casa-studio a Fontecchio tutto è rimasto come nel 1985, quando Zac scompare colpito da infarto a 55 anni, sepolto sotto un silenzioso manto di polvere. Perfetta metafora della sua arte colpevolmente dimenticata.

Sito Web: http://facebook.com/pinozacfilm

Note:
Immagini di archivio: Cineteca Nazionale, Rai Teche

Video


Foto