Regia:
Valerio Vestoso
Anno di produzione: 2018
Durata: 75'
Tipologia: documentario
Genere: biografico/musicale/sociale
Paese: Italia
Produzione:
Capetown Film
Distributore:
Capetown
Data di uscita: 18/01/2018
Formato di ripresa: HD
Sistema di montaggio: Avid
Formato di proiezione: HD, colore
Ufficio Stampa:
Paolo VertiTitolo originale: Essere Gigione: L'Incredibile Storia di Luigi Ciaravola
Altri titoli: Being Gigione
Recensioni di :
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NAPOLI FILM FESTIVAL 20 - "Essere Gigione"-
ESSERE GIGIONE - L'Incredibile Storia di Luigi CiaravolaSinossi: Italia.2015.
Provate a compiere un esperimento. Recatevi in un qualsiasi paesino campano, abruzzese, molisano, lucano, laziale, e fate girare voce che l’indomani nella piazza centrale si esibirà Laura Pausini. Non si presenterà nessuno. Ora fate in questo modo: riferite alle stesse persone che tra una manciata d’ore ci sarà un concerto di Gigione. In pochi minuti una diaspora di gente occuperà la piazza, mandando in tilt le strade collaterali straripanti di auto in coda. Almeno dieci bancarelle di souvenir, zucchero filato e frittura di pesce, si disporranno lungo il perimetro che circonda il palco, sicure di incrementare clamorosamente il proprio Pil.
Chi conosce Gigione e il suo universo, sa benissimo che non c’è nulla di surreale in questo quadro. Chi non lo conosce farebbe bene a lasciarsi trasportare da questo documentario per scoprire un’Italia completamente differente da quella raccontata dall’Istat.
Sito Web:
https://www.facebook.com/esseregigione
Periodo delle riprese:
2015 - 2017"Essere Gigione: L'Incredibile Storia di Luigi Ciaravola" è stato sostenuto da:
MIBACT
Film Commission Regione Campania
Regione Lazio
Roma & Lazio Film Commission
Note:
Luigi Ciaravola, inarte Gigione, domina i palchi delle sagre e delle feste di piazza italiane, portando con sé l’universo di canzoni che ondeggiano tra il sacro e il profano, tra il doppio senso e la devozione, tra il bene e il bene. Ai suoi piedi, accecato dalle luci psichedeliche e dal miraggio di una felicità spicciola, il popolo di seconda mano, perennemente schivato dalla ribalta nazionale, perché reo confesso del più grande peccato di questo secolo. La semplicità.