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Marcello Guidetti  (16/04/2007 @ 14:47)
Riconosciamo la difficoltà di fare un sulla seconda guerra mondiale senza cadere nel già visto e senza citare la numerosa filmografia sull’argomento. "Baciami Piccina", il film di Roberto Campanelli, cerca di trattare la materia in modo leggero, senza calcare la mano e senza voler dare lezioni morali anche se la presa di coscienza dei disastri del regime e il passaggio alla Resistenza sembra francamente già vista. La Storia travolge i tre protagonisti (Neri Marcoré, Vincenzo Salemme e Elena Russo) che durante il loro “viaggio di formazione” incontrano la varia umanità italiana sempre pronta ad aiutare...insomma il solito “italiani brava gente”. Certo, si tratta di un film gradevole, che vuole riproporre il genere della “commedia all’italiana” ma non aggiunge niente di nuovo e il confronto col cinema del passato si fa sempre più presente mentre ci si avvicina al finale. Avanzo qualche perplessità sulla ricostruzione degli usi dell’epoca: una sartina di paese che copia i modelli da Vogue? La fidanzata che scappa nottetempo col carabiniere?Ingenuità a parte, il film scorre liscio con qualche perplessità sul finale didascalico che suona un po’ retorico.

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