Fare Cinema
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locandina di "Viola come il Mare"

Cast

Interpreti:
Francesca Chillemi (Viola Vitale)
Can Yaman (Francesco Demir)
Kyshan Wilson (Farah)
Romano Reggiani (Raniero Sammartano)
Simona Cavallari (Claudia Forensi)
Chiara Tron (Tamara)
Giovanni Nasta (Turi D'Agata)
David Coco (Santo Buscemi)
Mario Scerbo (Alex)
Rossella Caggìa
Angelo Maria Sferrazza
Andrea Puglisi

Soggetto:
Elena Bucaccio
Silvia Leuzzi

Sceneggiatura:
Elena Bucaccio
Silvia Leuzzi

Musiche:
Tommaso Caputo
Santi Pulvirenti

Montaggio:
Francesco Bilotti

Costumi:
Monica Celeste

Scenografia:
Stefano Pica

Fotografia:
Antonello Emidi

Casting:
Chiara Natalucci
Flavia Toti Lombardozzi
Federica Baglioni
Manuela Cotugno

Aiuto regista:
Nicola Gidoni

Produttore:
Luca Bernabei

Post-produzione:
Rosario Ranieri

Responsabile di Produzione:
Giacomo Morici

Responsabile di Produzione:
Stefano Carelli

Line Producer:
Lorenzo Luccarini

Produttore Creativo:
Elena Bucaccio

Produttore Creativo:
Sabina Marabini

Produttore Esecutivo:
Daniele Passani

Produttore Esecutivo:
Corrado Trionfera

Story editor:
Chiara Maria Villa

Arredamento:
Rita Terenzi

Direttore di produzione:
Vincenzo Ianni Palarchio

Direttore di produzione:
Stefano Carelli

Viola come il Mare


Regia: Francesco Vicario
Anno di produzione: 2022
Durata: 100'x6 episodi
Tipologia: film-tv
Genere: criminalità/drammatico
Paese: Italia
Produzione: Lux Vide, RTI
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: HD, colore
Ufficio Stampa: Boom PR / Ufficio Stampa Mediaset
Titolo originale: Viola come il Mare

Sinossi: Viola Vitale ( Francesca Chillemi ) ha trent’anni, una bellezza prorompente e un superpotere particolare. S ente o meglio vede i sentimenti degli altri attraverso i colori. Si chiama sinestesia, è la sovrapposizione spontanea e incontrollata di più sensi, che nel caso di Viola le permette di associare colori specifici alle emozioni delle persone. La sinestesia sarà per lei un valore aggiunto. Perché il colore della persona che ha di fronte le racconta qual è il suo sentimento dominante in quel momento, la sua attitudine verso la vita. E l’attitudine verso la vita, le sensazioni più nascoste dell’animo umano, sono informazioni utili da conoscere, se stai cercando un assassino. Viola, infatti, giunta a Palermo per occuparsi di costume e società, diventerà invece giornalista di cronaca nera, lavorando a stretto contatto con l’affascina nte ispettore capo Francesco Demir ( Can Yaman ), come una sorta di profiler da serie tv americana, ma molto meno affidabile e più allegra. Casi di omicidio, caratterizzati dalla presenza di un elemento ricorrente, un leitmotiv: l’insensatezza. Perché appar entemente non hanno una spiegazione, ma sembrano frutto della casualità, della banalità del male. Perché colpiscono vittime nel pieno della loro vita, dei loro progetti. Perché spezzano le speranze di uomini e donne inconsapevoli... Viola cercherà un senso i n quei complessi racconti umani, cercherà giustizia per le vittime e, nel farlo cercherà un senso anche per se stessa. Il suo viaggio a Palermo, infatti, nasconde una ragione più importante e misteriosa: cercare il padre che non ha mai conosciuto e che, fo rse, è l’unica persona che può salvarla... La strada però è lunga e intanto Viola deve trovare il modo di collaborare con Francesco Demir, con cui non condividerà soltanto le scene del crimine, ma anche un meraviglioso terrazzo con vista sulla Cattedrale Normanna. Ogni puntata, un nuovo omicidio su cui indagheranno entrambi, lei come giornalista di nera, lui come poliziotto. Dapprima su fronti opposti, poi sempre più dalla stessa parte. Perché tra Viola e Francesco nascerà una vera collaborazione. Una coll aborazione non facile. Demir è abituato a ragionare solo con la sua testa e Viola è abituata a dire sempre la sua. Lei si fida di tutti, lui non si fida di nessuno, lei cerca il dialogo, lui tira un pugno, lei si basa sulle emozioni, lui solo sulle azioni. Bisogna trovare un equilibrio, ma, soprattutto, bisogna resistere a quell’invisibile filo d’attrazione che da subito li lega... Tra i casi di omicidio e la ricerca del padre, tra il duro lavoro in redazione e la difficile collaborazione con Francesco, Viola scoprirà la vera anima di Palermo, una città caotica ma proprio per questo bellissima. Verrà travolta dai profumi delle zagare e dei mercati, dalle sfumature del mare e della terra, dalle passioni dei siciliani, che vivono tutto con più energia. Una Sicil ia del tutto inedita. Non quella della mafia o della burocrazia che non funziona, ma la Sicilia più bella, crocevia di culture diverse, che l’hanno plasmata dall’antichità fino ad oggi e l’hanno resa un luogo privilegiato di incontro. Sarà proprio questa t erra unica a ricordare a Viola la sua vera natura, che è la stessa di ogni essere umano. Per vivere davvero, bisogna lasciarsi travolgere dalle emozioni delle persone. Perché è solo quando apri la porta e lasci entrare gli altri che smetti di sopravvivere e inizi a vivere.

Sito Web: http://

Libro sul film "Viola come il Mare":
"Conosci l'Estate?"
di Simona Tanzini, 280 pp, Sellerio Editore, collana La Memoria n. 1166, 2020
Viola, romana trapiantata a Palermo per un combinarsi di caso e di scelta, è un «volto televisivo», una giornalista tv. Ha un disturbo della percezione (lei preferisce «una particolarità»), la sinestesia: ogni cosa, ogni luogo, ogni persona che guarda si unisce, per lei, a una musica e la musica a un colore; ma non tutti, alcuni non hanno musica e quindi colore, «meglio tenersi lontani». A questo si accompagna una più grave malattia degenerativa, «neuroni bucati» che, senza disabilitarla, determinano il suo modo di muoversi e l’approccio alla realtà.
Nel pieno di un’ondata di scirocco è morta strangolata Romina, una ventenne di buona famiglia. È immediatamente sospettato Zefir, un popolarissimo cantautore.
Viola vaga per tutti i luoghi coinvolti dal crimine, conducendo la sua vita movimentata, curiosando nelle case e nelle giornate di ogni tipo di gente. Santo, l’ex caporedattore, trincerato dietro tenaci silenzi la mette in contatto con un suo amico, un poliziotto che lei chiama Zelig perché cangiante di colore, il quale sembra sfruttare le sue intuizioni, le sue visioni, l’abilità di profittare del caso. L’inchiesta diventa una storia in una prima persona insolita, né flusso di coscienza né descrizione; un registrare emozioni, eventi e coincidenze lontani, mischiati a pensieri contemporanei su se stessa, sulla città, su fatti e persone, con spirito ironia sarcasmo pena cinismo amore, sentimenti tutti orientati all’obiettivo di rubare la verità a una realtà frammentaria. Conosci l’estate? scandaglia senza trovare fondo il tema della colpa e dell’innocenza. E dietro la vicenda gialla traspare il vero cuore del romanzo: il ritratto commovente, quasi un diario, di una donna che avverte che in lei «si sta allargando il buio», che è lei «quella diversa» e perciò attraversa la vita in modo totale con tristezza e divertimento, malinconia ed entusiasmo, dolore e godimento. Di queste contraddizioni Palermo è il simbolo oltre che il luogo, «città ossimoro»: i suoi odori, la sua compassione e ferocia; e l’Altra Palermo disillusa, «più ipocrita e indifferente di prima». Ma è a Viola che non si può non voler bene.

prezzo di copertina: 14,00


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